ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01541

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 123 del 21/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/11/2013
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/11/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 29/11/2013
Stato iter:
18/03/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/03/2014
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Resoconto OLIVERO ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/11/2013

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 29/11/2013

DISCUSSIONE IL 18/03/2014

SVOLTO IL 18/03/2014

CONCLUSO IL 18/03/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01541
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Giovedì 21 novembre 2013, seduta n. 123

   OLIVERIO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   gli eccezionali eventi meteorici che in questi giorni stanno colpendo i territori insulari della regione Sardegna e quelli costieri ed interni del litorale Jonico hanno prodotto effetti drammatici anche in Calabria;
   tra la notte e le prime ore del 19 novembre 2013, un violento nubifragio si è abbattuto nelle zone della costa Jonica e in particolare nel catanzarese e in particolare tra i territori dei comuni di Taverna, Sorbo San Basile, Albi, Fossato Serralta, Pentone, Magisano, Zagarise, Soveria Simeri, Simeri Cricchi, Sellia Marina, Sellia, provocando allagamenti, interruzioni, frane di strade e riversamenti di fango. In molti comuni le scuole sono rimaste chiuse. Gli acquedotti e la rete idrica hanno subito danni strutturali, facendo perdere in alcuni casi la potabilità delle acque;
   particolarmente colpita è stata l'area della Presila Catanzarese, dove rimane chiusa per ingenti danni la strada provinciale SP 25 che collega il capoluogo di regione ai centri montani e pedemontani. L'onda di piena del fiume Alli, in particolare, ha cancellato centinaia di metri della predetta arteria stradale, rendendo impossibile in transito all'unica strada di collegamento veloce di quei territori alla città di Catanzaro. I disagi per l'economia dell'area presilana saranno ingenti e aumenteranno nel tempo a causa del persistente allungamento del tratto che poggerà totalmente sulla strada statale 179, una strada che non garantisce assolutamente visto l'aumento del traffico veicolare, una viabilità accettabile e tempi di collegamento celeri che possano garantire anche il fronteggiare situazioni di emergenze in fatto di salute ed approvvigionamento economico di beni materiali. Da una stima delle perdite si parla di diversi milioni di euro che rapportati ad un'economia fragile e con poca vocazionalità rappresenterebbero un collasso per le popolazioni dell'intera area;
   nella giornata del 19 novembre 2013, l'amministrazione provinciale di Catanzaro ha già provveduto alla richiesta al Governo della dichiarazione dello stato calamità per gli eventi che hanno interessato il territorio provinciale di Catanzaro;
   la necessità d'intervento non deve limitarsi a porre rimedio alla situazione di crisi, ma ad azioni incisive d'intervento idraulico sul bacino idrografico del fiume Alli, al fine di risolvere una situazione che rappresenta perenne motivo di spesa vista l'attuazione di interventi tamponanti e mai risolutivi;
   in tale richiesta sono stati rappresentati gli ingenti danni alle infrastrutture viarie, alle attività produttive e al comparto agricolo con conseguente domanda di risorse finanziarie statali non essendo stato possibile fronteggiare con risorse ordinarie, che peraltro da troppo tempo non vengono trasferite, gli enormi danneggiamenti provocati dalle esondazioni, dagli allagamenti e dagli smottamenti;
   la fragilità del territorio della regione Calabria e del Catanzarese in particolare, è una condizione nota alle istituzioni governative ed è un problema di particolare rilevanza;
   al riguardo, va ricordato che al fine di realizzare una programmazione coordinata sull'intero territorio nazionale, sono stati sottoscritti con le regioni gli accordi di programma e i relativi atti integrativi, ai sensi dell'articolo 2 della legge n. 191 del 2009, che hanno finanziato i piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più alto rischio idrogeologico. I suddetti accordi individuano e finanziano interventi urgenti per la messa in sicurezza della popolazione e del territorio individuati dalle regioni e sottoposti alla valutazione della direzione generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche, coinvolgendo le autorità di bacino ed il dipartimento della protezione civile;
   tali interventi sono volti prioritariamente alla salvaguardia della vita umana attraverso la riduzione del rischio idraulico, di frana e di difesa della costa, prevalentemente mediante la realizzazione di nuove opere nonché con azioni di manutenzione ordinaria e straordinaria;
   in merito al riconoscimento dello stato di emergenza, pur avendo già rappresentato che ne ricorre la sussistenza dei presupposti, la richiesta potrà essere sottoposta all'attenzione del Consiglio dei ministri solo dopo che il dipartimento della protezione civile avrà acquisito il dossier tecnico da cui risulti una prima stima economica dei danni e delle opere necessarie per la messa in sicurezza del territorio, in ottemperanza alla direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 ottobre 2012 recante indirizzi per lo svolgimento delle attività propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei ministri da adottare ai sensi dell'articolo 5, comma 1 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e per la predisposizione delle ordinanze di cui al medesimo articolo 5 alla luce di quanto disposto dal decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012 n. 100;
   appare necessario definire e concludere con la massima urgenza l’iter amministrativo statale finalizzato all'adozione della delibera dello stato d'emergenza per la provincia di Catanzaro e della presila catanzarese da parte del Consiglio dei ministri, così come è avvenuto per la Sardegna –:
   se non intendano attivarsi con la massima sollecitudine affinché possa essere deliberato lo stato di emergenza per il territorio della presila Catanzarese colpita dalle eccezionali avversità del 19 novembre 2013, in tale ambito individuando le risorse finanziarie destinate ai primi interventi infrastrutturali di emergenza nelle more della ricognizione in ordine agli effettivi ed indispensabili fabbisogni;
   se nell'ambito degli accordi di programma e i relativi atti integrativi, che hanno finanziato ai sensi dell'articolo 2, comma 240, della legge n. 191 del 2009 piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più alto rischio idrogeologico, siano previsti, ed in caso affermativo quale sia il relativo stato dei fatti, finanziamenti per interventi di messa in sicurezza in favore del territorio della provincia di Catanzaro. (5-01541)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 18 marzo 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-01541

  Per quanto indicato nell'interrogazione n. 5-01541 presentata dall'onorevole Oliverio, con la quale si chiede la dichiarazione dello stato di emergenza per i danni causati dal maltempo che ha colpito la regione Calabria nel novembre 2013 e nel contempo di conoscere se negli accordi di programma siano previsti stanziamenti per la messa in sicurezza del territorio della provincia di Catanzaro, si rappresenta quanto segue.
  La Regione Calabria, a seguito degli eventi alluvionali che hanno interessato il territorio regionale nei giorni dal 15 al 16 e dal 18 al 19 novembre 2013, con nota del 20 novembre 2013, ha richiesto la deliberazione dello stato di emergenza e, in relazione a ciò, con nota del 29 novembre 2013, il Dipartimento della Protezione Civile ha invitato la Regione Calabria ad integrare la richiesta formulata in conformità alle indicazioni impartite dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 ottobre 2012 recante «Indirizzi per lo svolgimento delle attività propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri da adottare ai sensi dell'articolo 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modifiche e integrazioni, alla luce del decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, convertito, con modificazioni dalla legge 12 luglio 2012, n. 100» secondo la procedura richiamata dallo stesso onorevole interrogante. Il predetto Dipartimento, acquisita la documentazione richiesta ed esperiti i sopralluoghi con propri funzionari nei giorni 22 e 24 gennaio 2014, ha ritenuto opportuno richiedere alla predetta Regione una integrazione sulla stima del danno, con nota del 29 gennaio scorso, ad oggi senza riscontro. Non appena in possesso degli elementi integrativi richiesti, il Dipartimento di Protezione Civile attiverà con immediatezza i procedimenti successivi.
  Riguardo, invece, alle attività di prevenzione del rischio idrogeologico, in attuazione a quanto disposto dal Governo con la Legge Finanziaria 2010 (articolo 2, comma 240, legge n. 191 del 2009), inerente la realizzazione di piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico in tutto il territorio nazionale, il Ministero dell'ambiente, già dai primi mesi del 2010, ha avviato le procedure per dare attuazione alle citate disposizioni normative, avviando una serie di consultazioni con tutte le regioni interessate coinvolgendo le Autorità di bacino competenti, nonché il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
  Le consultazioni avviate con le regioni si sono concluse con la sottoscrizione di specifici accordi di programma, che individuano e finanziano gli interventi prioritari diretti a rimuovere le situazioni a più alto rischio idrogeologico, e, per favorire l'accelerazione dell'attuazione degli stessi, per ogni regione, è stato nominato, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, un commissario straordinario delegato all'attuazione degli interventi (articolo 17 del decreto-legge n. 195 del 2009, convertito dalla legge n. 26 del 2010).
  In particolare, l'Accordo di Programma stipulato con la Regione Calabria è stato firmato il 25 novembre 2010, registrato alla Corte dei Conti il 17 gennaio 2011, per l'importo complessivo di euro 220.000.000,00, di cui euro 110.000.000,00 da parte del Ministero dell'ambiente ed euro 110,000.000,00 da parte della Regione Calabria, per il finanziamento di complessivi 185 interventi.
  Riguardo al territorio della provincia di Catanzaro, figurano complessivamente n. 34 interventi per un importo complessivo pari ad euro 37.900.000,00.
  In merito a quale sia lo stato di avanzamento di tali interventi, i dati di sintesi tratti dal documento del 9 dicembre 2013 del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica – Unità di Verifica degli Investimenti Pubblici (UVER), mostrano che:
   per un intervento è stata fatta la progettazione esecutiva per un importo complessivo di euro 1.000.000,00;
   per tre interventi è stata eseguita la progettazione definitiva per un importo complessivo di euro 2.600.000,00;
   per ventiquattro interventi è stata eseguita la progettazione preliminare per un importo complessivo di euro 24.700.000,00.

  Non sono ancora disponibili invece i dati per gli altri sei interventi, per un importo complessivo di euro 9.600.000,00.
  Le criticità riscontrate nel corso dell'attuazione del programma, sono numerose e distribuite tra i diversi livelli decisionali. Una prima annotazione riguarda la dimensione del Programma, caratterizzato da 185 interventi, corrispondenti al 36 per cento del totale degli interventi della delibera 8/2012.
  Altro importante elemento di criticità è rappresentato dalle difficoltà riscontrate nella collaborazione tra la struttura commissariale e le Amministrazioni locali, in particolare con la stessa Regione Calabria. Solo il 30 ottobre 2013, dopo una fase di negoziazione durata oltre un anno, si è giunti alla firma della Convenzione quadro tra il Commissario ed il Dipartimento Lavori Pubblici della Regione, atto preliminare al successivo trasferimento delle risorse di competenza regionale.
  In riferimento al trasferimento delle risorse, va anche evidenziato il ritardo con il quale sono state rese disponibili le somme nella contabilità speciale intestata al Commissario. La quota di risorse del Ministero dell'ambiente, pari ad euro 39.071.177,08, sono state versate nella contabilità commissariale in diverse tranche tra giugno 2011 e gennaio 2013. La quota di competenza regionale, pari ad euro 180.928.822,24, pur non essendo mai stata versata al Commissario in assenza di una Convenzione, è divenuta «disponibile» solo a febbraio 2013, dopo che, con nota del Ministero dello sviluppo economico del 11 febbraio 2013, veniva chiarita la possibilità di impegnare le risorse assegnate dalla delibera anche in assenza della disponibilità di cassa.
  Per completezza di informazione, si segnala che la stipula della Convenzione, pur se avvenuta in grande ritardo, dovrebbe consentire una migliore collaborazione tra la struttura commissariale ed i dipartimenti regionali oltre al superamento delle criticità finanziarie dovute al mancato trasferimento della quota di risorse al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione regionali.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CATANZARO - Prov,CALABRIA

EUROVOC :

idrologia

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protezione civile

circolazione stradale

protezione dell'ambiente