ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01529

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 122 del 20/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: GINATO FEDERICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 20/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 20/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01529
presentato da
GINATO Federico
testo di
Mercoledì 20 novembre 2013, seduta n. 122

   GINATO e SBROLLINI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   il decreto legislativo n. 112 del 1998 sul decentramento amministrativo e sul trasferimento di funzioni dallo Stato agli enti territoriali ha suddiviso tra comuni e province funzioni amministrative in ambito scolastico, in precedenza a carico dello Stato; tale norma si ritiene stia producendo un effetto di frammentazione delle scelte che riguardano l'istituzione, l'aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole rendendo difficile una programmazione organica, di ampio respiro e soprattutto condivisa dai soggetti interessati: enti locali, dirigenti scolastici, famiglie, studenti;
   in data 30 ottobre 2013 la commissione d'ambito distrettuale di Vicenza ha approvato a maggioranza, con il voto contrario del comune di Vicenza e del comune di Monticello Conte Otto, la proposta di dimensionamento scolastico che coinvolge sette istituti scolastici superiori della città di Vicenza (l'I.I.S.A. Canova, l'I.T.I.S. Rossi, l'I.I.S. Montagna, l'Ist A. Da Schio, l'I.T.A.S. Boscardin, l'I.T.C. Piovene, l'I.P.S.I.A. Lampertico);
   la proposta, ora all'esame della regione Veneto, prevede che: l'istituto Montagna diventi liceo artistico unificato, assorbendo i licei artistici del Boscardin e del Canova; l'istituto Boscardin assorba l'indirizzo tecnico costruzioni del Canova e aggiunga al biotecnologico anche l'indirizzo chimico-tecnico del Rossi e il chimico-professionale del Lampertico; l'istituto Da Schio perda l'indirizzo turismo che verrebbe trasferito all'istituto Piovene; l'istituto Lampertico acquisisca l'indirizzo socio-sanitario del Montagna; l'istituto Rossi perda l'indirizzo chimico tecnico;
   tale riorganizzazione, motivata dalla necessità di razionalizzare i costi e di reperire spazi per gli istituti in crescita, non prevede, all'esame della documentazione resa pubblica dalla provincia, una quantificazione dei risparmi reali;
   tale cambiamento verrebbe assunto anche per gli studenti che già hanno intrapreso un indirizzo di studio, prospettando il rischio di disagi e disorientamento negli studenti e nelle famiglie che al momento dell'iscrizione hanno stipulato con la scuola scelta un patto formativo basato su un determinato percorso, che tiene conto delle identità storiche e delle specificità didattiche dei singoli istituti; inoltre gli studenti dell'ultimo anno della scuola secondaria inferiore, che attualmente seguono percorsi di orientamento scolastico, vivono una situazione di ulteriore difficoltà costretti ad effettuare l'iscrizione alla scuola secondaria superiore senza poter avere piena conoscenza della dislocazione ed organizzazione degli istituti;
   il riordino implica una attenta valutazione delle dotazioni dei diversi edifici scolastici, in particolare i laboratori didattici specificamente destinati alle diverse specializzazioni, il cui spostamento ad altra sede necessita di spese per salvaguardare e ripristinare attrezzature e superfici, il tutto in tempi sufficientemente rapidi per garantire il regolare svolgimento delle attività scolastiche e assicurare la qualità dell'offerta formativa;
   la provincia di Vicenza, negli ultimi 10 anni, sembra non aver riservato investimenti all'edilizia scolastica degli istituti superiori della città e della provincia, i quali si trovano da tempo in una situazione di criticità a causa della ristrettezza degli spazi in proporzione al numero degli studenti iscritti, tale condizione imporrebbe un intervento della provincia affinché si costruissero nuovi plessi e si ristrutturassero quelli esistenti che non rispondono alle norme di sicurezza in vigore;
   la provincia di Vicenza è ora commissariata e priva di un organo di indirizzo politico legittimato ad assumere decisioni programmatorie di così radicale ed ampia portata –:
   se il Ministro ritenga tale proposta coerente con le linee guida fissate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca relativamente agli istituti tecnici-professionali;
   se intenda attivarsi per verificare che le dotazioni per lo svolgimento dell'attività didattica siano garantite nel quadro di tale piano;
   se intenda attivarsi perché i tempi di realizzazione della riorganizzazione siano tali da garantire la necessaria progressività e il conseguente rispetto del patto formativo sottoscritto dalle famiglie e dagli studenti;
   se ritenga opportuno assumere un'iniziativa di riforma delle funzioni amministrative in ambito scolastico che vada nel senso della concentrazione nel quadro di una visione organica e omogenea, garantendo pienamente l'attività didattica, confrontandosi con i soggetti coinvolti.
(5-01529)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 1998 0112

EUROVOC :

orientamento scolastico

decentramento

istituto di istruzione

norma di sicurezza

studente