ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01528

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 122 del 20/11/2013
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/02547
Firmatari
Primo firmatario: GRANDE MARTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 20/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01528
presentato da
GRANDE Marta
testo di
Mercoledì 20 novembre 2013, seduta n. 122

   GRANDE. — Al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
   l'Iran, a seguito delle controversie relative al programma nucleare, è da tempo sottoposto a pesantissime sanzioni, pur rappresentando uno dei principali produttori mondiali di petrolio e gas;
   si tratta di sanzioni che, allo stato dell'arte, incidono assai pesantemente sulla stabilità economica di un Paese che – come noto – si regge per l'80 per cento sulle esportazioni di idrocarburi e che per puro paradosso puniscono pure quei partner commerciali (anche di vecchia data, proprio come l'Italia) che dipendono, in parte più o meno significativa, dagli approvvigionamenti energetici. In particolare, in base agli ultimi dati ISTAT disponibili, nei primi sette mesi del 2012, le importazioni dell'Iran dall'Italia hanno registrato una diminuzione del 19,83 per cento rispetto l'analogo periodo del 2011, per un valore di 835,42 milioni di euro. Le esportazioni iraniane hanno anche esse mostrato una diminuzione del 30 per cento, per un valore di 2,19 miliardi di euro: dati allarmanti per la zoppicante economia italiana che aveva pur tuttavia registrato, di converso, il triplicarsi dell'interscambio da 2 a 7 miliardi di euro nel periodo 1999-2011, cioè negli anni che hanno preceduto il divieto dell'Unione europea che ha di fatto determinato il blocco di tutti i trasferimenti tra banche europee e società iraniane e il congelamento degli asset di 34 aziende legate alla Repubblica islamica; va considerato che la dimensione del mercato iraniano e la configurazione del tessuto industriale presentano un elevato potenziale di crescita in grado di assorbire settori importanti dell'offerta italiana, soprattutto in presenza di una popolazione giovanile di età inferiore a 18 anni pari al 50 per cento del totale (fonte Italian Embassy in Teheran); va tenuto conto dello stato asfittico in cui versa l'economia italiana –:
   alla luce degli eventi di questi giorni (colloqui 5+1 a Ginevra) e dovendo partire dall'assunto che si possano raggiungere dei risultati politicamente soddisfacenti, quali siano le linee strategiche che il nostro Paese intende porre in essere al fine del recupero, in tempi auspicabilmente brevi, delle quote commerciali italiane con l'Iran; in particolare, volendo partire dalla necessità di dover allentare la morsa – oggettivamente troppo stretta – delle sanzioni, se sia possibile predisporre autonome ed incisive azioni, sia pure in un quadro prudenziale che il Ministro ha recentemente indicato nei confronti delle aperture della nuova dirigenza politica iraniana, di sostegno alle nostre aziende che necessitano in ogni caso di un concreto stimulus politico da parte del nostro Governo, considerato che, diversamente, con l'indebolimento della proposta italiana in un mercato per il quale è da prevedersi una grande espansione e verso cui l'Italia è sempre stata un valido ed apprezzato interlocutore, presto il nostro Paese si ritroverà a parlare di un'ulteriore, grande «occasione persa», vedendosi costretto a registrare l'ennesimo penoso regresso. (5-01528)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Iran

approvvigionamento d'energia

industria petrolifera

relazione commerciale

gas naturale