ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01507

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 121 del 19/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: MOSCA ALESSIA MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VACCARO GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
BATTAGLIA DEMETRIO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
CRIMI' FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
CULOTTA MAGDA PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
FARINA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
GIULIETTI GIAMPIERO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
GOZI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
GREGORI MONICA PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
GUERINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
PASTORINO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
MOSCATT ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013
VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI delegato in data 19/11/2013
Stato iter:
20/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/11/2013
Resoconto BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 20/11/2013
Resoconto MOAVERO MILANESI ENZO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI EUROPEI)
 
REPLICA 20/11/2013
Resoconto GUERINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/11/2013

SVOLTO IL 20/11/2013

CONCLUSO IL 20/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01507
presentato da
MOSCA Alessia Maria
testo di
Martedì 19 novembre 2013, seduta n. 121

   MOSCA, VACCARO, AMATO, BATTAGLIA, BERLINGHIERI, BONOMO, CASELLATO, CRIMÌ, CULOTTA, GIANNI FARINA, GIACHETTI, GIULIETTI, GOZI, GREGORI, GIUSEPPE GUERINI, IACONO, MANFREDI, PASTORINO, MOSCATT e VENTRICELLI. — Al Ministro per gli affari europei. — Per sapere – premesso che:
   il semestre di presidenza italiano dell'Unione europea, previsto a partire dal 1o luglio 2014, rappresenterà una tappa importante tanto per il nostro Paese quanto per l'Europa; un'opportunità per risalire dal rango di Paese periferico a quello di Paese fondatore dell'Unione europea, per rinnovare l'impegno europeista, rilanciare il ruolo dell'Italia quale protagonista dell'Unione e riaffermare l'idea di un'Europa in grado di conseguire l'unione politica, nell'ambiziosa prospettiva degli Stati Uniti d'Europa, per tornare ad essere un attore decisivo nello scenario internazionale;
   l'Italia quale attore protagonista del processo di integrazione europea sarà chiamata a scelte importanti. A tal fine, occorre che il nostro Paese arrivi all'appuntamento con le carte in regola sia dal punto di vista del rispetto delle politiche di rigore del bilancio, sia per quanto attiene al processo di adeguamento dell'ordinamento interno a quello europeo, disinnescando il numero ancora alto di procedure di infrazione a carico del nostro Paese, per mancato recepimento e violazione di norme europee – nonostante il netto miglioramento raggiunto con l'approvazione nel luglio 2013 delle due leggi, «europea» e di «delegazione europea» 2013, e l'imminente presentazione al Parlamento delle cosiddette «leggi europee-bis»;
   il recupero della credibilità italiana in sede europea, di cui si stanno vedendo i primi frutti, è condizione imprescindibile per acquisire maggiore forza e determinazione nel rilanciare l'idea di un'Europa sociale, orientata allo sviluppo e alla crescita inclusiva e sostenibile, insieme alla promozione di un vero e proprio «compact per la crescita e il lavoro», di cui la strategia per favorire la ricerca e l'occupazione giovanile ne costituisce il momento fondante;
   con riferimento ai dati di febbraio 2013, in Italia il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 37,8 per cento (ISTAT – 2 aprile 2013). Il tasso di inattività è pari al 36,1 per cento, di cui 26 per cento maschile e 46,1 per cento femminile; i giovani NEET (giovani da 15 a 29 anni che non lavorano e non studiano) sono in forte aumento da alcuni anni (20,5 per cento nel 2009; 22,1 per cento nel 2010 e 22,7 per cento nel 2011 e la quota è più elevata tra le donne, con il 24,4 per cento rispetto al 18,2 per cento degli uomini);
   gli strumenti predisposti in ambito europeo per rilanciare la ricerca e l'innovazione (Horizon 2020, al quale dovrebbe far seguito una vera e propria Maastricht della ricerca, con destinazione di maggiori finanziamenti europei) e contrastare l'alto tasso di disoccupazione in tutta Europa (Youth Guarantee), incentrati sui progetti di garanzia per i giovani e su forme di partenariati fra soggetti interessati, insieme al pieno utilizzo di risorse del fondo sociale europeo e delle politiche di coesione (l'accordo generale sul quadro finanziario pluriennale europeo a tale scopo ha destinato circa sei miliardi) rappresentano un primo passo importante ma non ancora sufficiente dal punto di vista dell'impegno finanziario e della tempistica idonea a liberare con celerità le risorse necessarie;
   per recepire la strategia europea – con particolare riferimento alla raccomandazione del Consiglio e della Commissione europea dell'aprile 2013, e alla comunicazione della Commissione COM(2013) 447 final del 19 giugno 2013, di cui la Youth Guarantee rappresenta la proposta più importante – occorre che piani interni di programmazione e implementazione affrontino alcuni nodi cruciali del sistema italiano, tra cui rileva la riforma dei centri per l'impiego –:
   quali iniziative il Governo intenda promuovere, in vista del semestre italiano di presidenza europeo, per rafforzare le politiche economiche di rilancio degli investimenti, di riattivazione della crescita, dell'innovazione, della ricerca e soprattutto dell'occupazione giovanile, per sostenere politiche sociali e di contrasto di vecchie e nuove povertà, in Italia e in ambito europeo, e quali ulteriori misure intenda mettere in campo per ridurre al minimo il numero di procedere di infrazione, tra cui rilevano quelle in materia ambientale, ancora pendenti a carico del nostro Paese. (5-01507)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

lavoro giovanile

finanziamento comunitario

promozione degli investimenti

disoccupazione

politica economica