ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01493

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 121 del 19/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: MUCCI MARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE 19/11/2013
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/11/2013
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 19/11/2013
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 19/11/2013
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 19/11/2013
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 19/11/2013
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 19/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 19/11/2013
Stato iter:
20/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/11/2013
Resoconto MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 20/11/2013
Resoconto GIORDANI SIMONETTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 20/11/2013
Resoconto MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/11/2013

SVOLTO IL 20/11/2013

CONCLUSO IL 20/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01493
presentato da
MUCCI Mara
testo di
Martedì 19 novembre 2013, seduta n. 121

   MUCCI, PRODANI, FANTINATI, DA VILLA, DELLA VALLE, PETRAROLI, CRIPPA e VALLASCAS. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   l'Italia annovera sul suo territorio quarantanove luoghi che fanno parte dell'Unesco World Heritage, lista in cui il Belpaese detiene il primato assoluto di presenza, con il 5 per cento sul totale mondiale, oltre ai quattro associati alla categoria dei beni «immateriali». Un grande patrimonio collocato sul territorio di 302 comuni: quasi tutte le grandi aree urbane da Roma a Genova, Venezia, Firenze, Torino, Milano e Napoli; molte città di medie dimensioni, da Pisa a Siena a Verona a Ferrara e Mantova; poi, un gran numero di piccoli comuni collocati in contesti di grande pregio artistico o naturalistico, come la Costiera Amalfitana, la Val d'Orcia e le Cinque Terre;
   il fatto di rientrare nel novero dei luoghi più significativi dell'umanità ha un ovvio effetto positivo sul prestigio e sulla notorietà internazionale di ambiti territoriali che, in molti casi, sarebbero altrimenti relativamente poco visibili nonché sull'aumento dei flussi turistici;
   nei territori menzionati vi sono circa 23.000 strutture ricettive e circa 710.000 posti letto, pari al 15 per cento del totale dell'offerta esistente in Italia;
   l'Istituto nazionale di ricerche turistiche ha cercato di verificare in concreto l'impatto sulla domanda turistica determinato dal fatto di essere un «sito Unesco» e i dati elaborati confermano che nei siti Unesco le performance sono generalmente migliori. Sia nel 2011 che nel 2012 e nei primi sei mesi di quest'anno, il tasso di occupazione delle camere è stato sempre nettamente maggiore rispetto a quello delle altre mete di viaggio, con poche eccezioni, in tutti i mesi dell'anno; le differenze (nell'ordine del +15-20 per cento) si manifestano nei mesi prima e dopo l'estate. La comparazione dell'andamento delle vendite delle camere da gennaio 2011 a giugno 2013 nei «siti Unesco» e in quelle nelle altre destinazioni conferma che questi ultimi riescono a destagionalizzare in maniera rilevante la domanda, con presenze proporzionalmente numerose anche in autunno e primavera. Nei «siti Unesco», inoltre, oltre il 71 per cento delle strutture ricettive prevede il booking on-line, contro il 64 per cento di quelle collocate nelle destinazioni «normali». Si evidenzia, dunque, una maggiore diffusione delle tecnologie e migliori competenze di gestione avanzata delle relazioni con i clienti;
   a fronte di questi dati positivi, non sembra però corrispondere un vantaggio anche per quanto riguarda la spesa dei turisti. La differenza della spesa media sul territorio è di meno del 5 per cento (pari ad appena 3 euro in valore assoluto); ancora minore, nel caso della spesa per alloggi. Più significativa è la maggior spesa per il viaggio, a testimonianza che il differenziale di attrattività dei «siti Unesco» risulta forte nel caso della domanda internazionale;
   nonostante i Siti Unesco italiani attirino flussi di turismo, anche stranieri, superiori alla media, non si registrano entrate rispondenti alle attese –:
   quali interventi intenda adottare affinché il riconoscimento di «patrimonio dell'umanità non sia sfruttato solo in termini di mera comunicazione di uno stato in essere ma venga considerato un volano per tutto il turismo nazionale, tutelato e gestito attraverso la delineazione di strategie di marketing e di digitalizzazione dell'offerta che facilitino i turisti nella programmazione del proprio viaggio e li invoglino alla visita del nostro paese con l'obiettivo di aumentare la spesa dei turisti nei siti di maggior prestigio, attuando in particolare un'azione sinergica e una gestione condivisa tra governo, parlamento, istituzioni locali e imprese affinché si abbia uno sviluppo organico dell'offerta territoriale.
(5-01493)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01493

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'onorevole Mucci ed altri colleghi onorevoli chiedono quali interventi il Ministero intenda adottare affinché il riconoscimento dei siti italiani quali «patrimonio dell'umanità» diventino un volano per il turismo nazionale.
  Vorrei innanzitutto precisare che il turismo non costituisce un obiettivo primario della Convenzione sul Patrimonio Mondiale UNESCO che nasce con finalità di protezione. Nasce con l'intento proprio di conservare per trasmettere alle generazioni future.
  Si concorda tuttavia sul fatto che nella gran parte dei casi il turismo nei luoghi inseriti nella Lista sia diventato una importantissima conseguenza. A seconda dei casi il turismo può essere visto sia come uno strumento di valorizzazione, anche socio economica, del territorio sia come fattore di rischio per la conservazione dei precipui valori posti a base del riconoscimento internazionale conferito ad un sito. Ciò accade, ad esempio, nel caso del turismo di massa, possibile causa di erosione antropica dei beni o di una eccessiva mercificazione culturale.
  Per scongiurare tali rischi tutte le attività di sviluppo, ivi comprese quelle legate al turismo, devono essere inquadrate in una logica di sostenibilità, come pure indicato dalla recente raccomandazione UNESCO sul Paesaggio Urbano Storico.
  Spesso i siti UNESCO costituiscono ambiti complessi ove una pluralità di soggetti, istituzionali e non, è coinvolta nella gestione.
  È pertanto indispensabile la messa a punto di un sistema di coordinamento delle attività che confluisce, in genere, in uno specifico piano di gestione. Il piano di gestione, appunto, è lo strumento più idoneo per incentivare le attività di «sistema». Attività che mettano in rete anche diversi siti UNESCO, vicini per territorio o per affinità tematica o creino sinergia con attività di valorizzazione del patrimonio intangibile, sono particolarmente significative ai fini dello sviluppo turistico e alla diffusione dei suoi benefici.
  Vorrei però sottolineare che resta per noi fondamentale il modo in cui il patrimonio viene comunicato e fruito e dunque la messa a disposizione di corrette chiavi di lettura del patrimonio, in grado di superare logiche strettamente consumistiche.
  Questi sono gli argomenti su cui lavora lo stato parte italiano, nella sua totalità ed in particolare il MiBACT, nel suo ruolo di coordinamento generale e supporto tecnico-scientifico per l'attuazione delle Convenzioni UNESCO del 1972 sul patrimonio naturale e culturale e del 2003 sul patrimonio immateriale.
  Ed è nel rispetto di questo ruolo che tutte le iniziative in materia di turismo saranno intraprese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

infrastruttura turistica

indennita' e spese

Unesco

turismo

comune

zona urbana