ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01470

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 118 del 14/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: DE MICHELI PAOLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/11/2013
Stato iter:
19/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/12/2013
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 19/12/2013
Resoconto DE MICHELI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/11/2013

DISCUSSIONE IL 19/12/2013

SVOLTO IL 19/12/2013

CONCLUSO IL 19/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01470
presentato da
DE MICHELI Paola
testo di
Giovedì 14 novembre 2013, seduta n. 118

   DE MICHELI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   RetItalia internazionale è la società di informatica in house dell’«Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane», ex ICE;
   gli impiegati di RetItalia internazionale operano da circa 35 anni per la mission dell'ICE e, grazie alle competenze di tali professionisti dell’Information Technology, la società è stata in grado di offrire servizi professionali integrati, in un ampio spettro di aree tematiche, attraverso un approccio basato sull'utilizzo di metodologie, conoscenze e innovative tecnologie informatiche;
   in data 22 gennaio 2013 l'Agenzia ICE ha deliberato la vendita di RetItalia internazionale per un contratto quinquennale pari a 15 milioni di euro, 3 milioni di euro annui, ma tale valore economico non consente la sopravvivenza lavorativa di più della metà del personale poiché il costo della società è pari a circa 4,3 milioni di euro;
   sono fortissime le preoccupazioni dei lavoratori di RetItalia internazionale, legate al rischio concreto della perdita del posto di lavoro per almeno la metà del personale nell'immediato e dell'assoluta incertezza sul prossimo futuro per l'altra metà;
   per salvaguardare l'occupazione dei 65 lavoratori, gli investimenti, le risorse e le conoscenze professionali, e per scongiurare la dispersione del patrimonio informatico conseguenti all'eventuale alienazione della società, la soluzione meno rischiosa potrebbe essere quella di mantenere RetItalia internazionale nel circuito della pubblica amministrazione;
   tra maggio e giugno 2013 si sono tenute alcune riunioni con i vertici ICE e, a luglio, anche con il Ministero dello sviluppo economico, i quali hanno assicurato che, prima della pubblicazione del bando di gara per la vendita di RetItalia internazionale, avrebbero informato la rappresentanza sindacale di RetItalia sulle eventuali eccedenze emerse dalla relazione dell’advisor che ha redatto la due diligence e il bando stesso;
   tuttavia, a quanto consta all'interrogante, la rappresentanza sindacale non è stata informata né su quanto è emerso dall'analisi effettuata, né sulle strategie da adottare per la salvaguardia dei posti di lavoro degli impiegati di RetItalia internazionale;
   la mancanza di trasparenza e la vaghezza delle informazioni in relazione al mantenimento dei livelli occupazionali, in occasione dell'incontro con ICE e con l’advisor avvenuto il 24 settembre 2013, hanno destato ulteriori preoccupazioni sulla piena collocazione di tutti i lavoratori della società;
   il contratto e il bando di gara sono stati consegnati già i primi di settembre, rispettivamente all'Agenzia per l'Italia digitale e all'AVCP, ma le uniche informazioni in possesso dei lavoratori sono: la conferma del valore economico del contratto, pari a 3 milioni di euro inclusa IVA, vale a dire circa 2,3 milioni, insufficienti per la garanzia dei livelli occupazionali; l'esclusione dal bando e dal contratto di due progetti di rilievo e di carattere strategico, assegnati nel 2011 e nel 2012 dal Ministero dello sviluppo economico (il portale made in Italy, un sistema di vetrine virtuali e commercio elettronico dei prodotti italiani sul mercato internazionale) e l’international trade hub-Italia (un portale sponsorizzato dal «tavolo strategico nazionale per la trade facilitation» che consente alle imprese italiane di accedere da un unico punto a i tutti processi relativi all'internazionalizzazione); la pubblicazione a breve del bando di gara;
   rispetto al trattamento riservato a Buonitalia, partecipata al 10 per cento dall'Agenzia-ICE, si ritiene fortemente iniquo il trattamento riservato a RetItalia internazionale (partecipata al 100 per cento dall'Agenzia-ICE), per la quale sembra non essersi palesata un'analoga volontà di individuare soluzioni per la salvaguardia di tutti i lavoratori;
   per tutto quanto sopra esposto è urgente una pausa di riflessione che fermi la corsa alla pubblicazione del bando di gara, sospendendo la vendita di RetItalia internazionale, al fine di trovare soluzioni volte alla salvaguardia completa dei posti di lavoro –:
   per quali ragioni si stiano per compromettere 65 posti di lavoro in un momento in cui in Italia la disoccupazione sta ancora aumentando, rischiando anche la perdita di competenze e conoscenze importanti per la pubblica amministrazione;
   quali iniziative intenda assumere al fine di trovare le opportune soluzioni per garantire l'occupazione dei lavoratori di RetItalia. (5-01470)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 dicembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01470

  La spesa per il contratto di servizio ICE-Retitalia Internazionale Spa è stata necessariamente sottoposta a riduzione nel corso degli ultimi anni, a seguito dei progressivi e rilevanti decrementi del bilancio di funzionamento e di attività promozionale sia dell'ex ICE-Istituto nazionale per il commercio estero che dell'attuale ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, con una radicale ristrutturazione e tagli netti nella pianta organica, nei fondi di funzionamento e promozionali e nella struttura organizzativa.
  Invero, in una logica di forte contenimento della spesa pubblica italiana, la legge di stabilità n. 228 del 24 dicembre 2012 ha previsto un'ulteriore riduzione del 13 per cento delle risorse finanziarie destinate ai costi di funzionamento dell'Agenzia nel 2013.
  Lo stanziamento complessivo dell'ICE-Agenzia è quindi passato da circa 90 milioni a circa 79,4 milioni di euro per il 2013. A tale proposito, si osserva che, data l'insufficienza delle risorse disponibili, a fronte di costi non comprimibili, si è resa necessaria un'integrazione eccezionale, operata dal Ministero dell'economia e delle finanze, a seguito di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 474, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, per l'ammontare di 10 milioni di euro, in aggiunta all'originaria allocazione di 9.226.000 euro.
  Inoltre, allo stato attuale, lo stanziamento previsto per l'anno 2014 sul relativo capitolo è pari a 9,125 milioni di euro, meno del 50 per cento di quanto previsto per l'esercizio in corso (è il capitolo sulle spese di funzionamento). In questo già difficile contesto finanziario, si inserisce quanto disposto per le pubbliche amministrazioni dall'articolo 4, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, il cosiddetto «spending review», nei confronti delle società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni e che abbiano conseguito nell'anno 2011 un fatturato da prestazione di servizi a favore delle pubbliche amministrazioni superiore al 90 per cento dell'intero fatturato.
  In virtù di tale norma, l'ICE-Agenzia doveva quindi procedere nei confronti di RetItalia Internazionale Spa, alternativamente, nei seguenti modi: sciogliere la società entro il 31 dicembre 2013, oppure procedere all'alienazione, con procedure di evidenza pubblica, delle partecipazioni detenute alla data di entrata in vigore del suddetto decreto, entro il 30 giugno 2013, e alla contestuale assegnazione, alla stessa partecipata, del servizio per cinque anni, non rinnovabili; infine, terza possibilità, mantenere la società, purché la stessa svolgesse servizi d'interesse generale, anche aventi rilevanza economica, o gestisse banche dati strategiche per il conseguimento di obiettivi economico-finanziari, individuate in relazione alle esigenze di tutela della riservatezza e della sicurezza dei dati.
  Il consiglio di amministrazione dell'ICE-Agenzia ha ritenuto che l'opzione di cui al primo punto, ciò sciogliere la società, non fosse conveniente, tenuto conto che la società ha un valore economico sul mercato. Inoltre, lo scioglimento della società avrebbe in alcun modo assicurato i livelli occupazionali e la tenuta dei progetti già avviati, non garantendo la continuità operativa dell'ICE-Agenzia.
  L'ICE-Agenzia ha, inoltre, ritenuto che l'opzione di cui al terzo punto, ciò mantenere la società, purché la stessa svolgesse servizi di interesse generale, non fosse percorribile, poiché la società RetItalia Internazionale Spa non svolge attività strategica per l'ICE-Agenzia con l'accezione indicata dall'articolo 4 della legge n. 135 del 2012, che ha convertito il decreto-legge «spending review». Infatti, poiché ente strumentale, RetItalia Internazionale Spa ha il compito di provvedere «allo sviluppo e all'integrazione delle strutture informatiche centrali e periferiche dell'ICE, nonché alle relative attività di sviluppo, conduzione tecnica e di manutenzione». Tali funzioni non rientrano nelle specifiche eccezioni previste dalle disposizioni in argomento, in quanto la società non svolge, a parere dell'ICE medesima, «servizi d'interesse generale, anche aventi rilevanza economica, o gestisce banche dati strategiche per il conseguimento di obiettivi economico-finanziari».
  Relativamente alle banche dati, va precisato che i dati trattati da RetItalia Internazionale Spa sono quelli relativi alla normale gestione istituzionale di un'amministrazione pubblica (rilevamento presenze, stipendi, software contabilità e così via) e che la banca dati relativa agli operatori economici, conservata e trattata sotto l'aspetto software, non può essere considerata «strategica» ed è direttamente alimentata dal personale dell'ICE-Agenzia in Italia e presso gli uffici della rete estera.
  Per quanto riguarda la salvaguardia dei posti di lavoro del personale di RetItalia Internazionale, si fa presente che, già nel mese di luglio 2013, era stata data la disponibilità da parte di ICE a un incontro congiunto con le organizzazioni sindacali e la direzione di RetItalia, in presenza dell’advisor, che non ha ottenuto riscontro da parte delle organizzazioni sindacali stesse. Si tiene a precisare che il mandato dell’advisor esulava da qualsiasi valutazione circa la presenza di eventuali eccedenze di personale, ma era limitato alla valutazione dell'azienda e alla predisposizione del contratto per servizi informatici associato all'alienazione. Si evidenzia inoltre che, contemporaneamente all'avvio della procedura di alienazione, è stato compiuto ogni sforzo per verificare la possibilità di fare transitare parte di funzioni e relativo personale a strutture informatiche di altra pubblica amministrazione, sforzi che, finora, non hanno prodotto esito favorevole.
  Pertanto, a seguito delle citate norme, secondo quanto riferito dall'Agenzia ICE, emerge come l'alienazione di RetItalia Internazionale Spa sia un atto dovuto per legge e tutte le disposizioni in merito sono state rispettate.
  Alla luce di quanto sopra esposto, risulta evidente che il mancato avvio della procedura di gara, non assicurerebbe la tutela dei lavoratori, salvaguardandone le conoscenze maturate, la tenuta dei progetti già avviati e l'opportuna continuità operativa anche in merito all'integrazione e interconnessione dei servizi e dei sistemi informativi con amministrazioni ed entità esterne; tali aspetti sono invece di specifica salvaguardia nel bando di gara e relativo contratto di servizio.
  Nel limite di quanto consentito dalla legge, l'ICE-Agenzia sta tutelando il personale di RetItalia Internazionale Spa attraverso un'apposita clausola di preferenza nel bando che sarà accordata, in sede di gara, alle offerte di acquisto che conterranno piani di tutela dei livelli occupazionali.
  Si precisa che nel bando di gara non è stato possibile inserire i citati progetti «ITH» e «E-trade». Si ritiene che l'agenzia abbia tenuto correttamente conto dell'attuale situazione dei progetti di cui trattasi, il cui futuro sviluppo, terminata la fase di start up, è in fase di ripensamento da parte del Ministero dello sviluppo economico, sulla base di valutazioni di opportunità e di compatibilità finanziaria.
  Si informa, infine, che in data 13 novembre scorso è stato pubblicato il bando di procedura aperta per l'alienazione della partecipazione detenuta in RetItalia Internazionale Spa e la contestuale assegnazione per cinque anni del servizio di gestione e sviluppo del sistema informatico. Il termine di scadenza per la presentazione delle offerte è stato fissato per il 9 gennaio 2014 alle ore 12.

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