ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01464

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 118 del 14/11/2013
Trasformazioni
Trasformato il 02/07/2014 in 4/05350
Firmatari
Primo firmatario: ARLOTTI TIZIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 14/11/2013
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 14/11/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/12/2013
Stato iter:
02/07/2014
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/11/2013

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 11/12/2013

TRASFORMA IL 02/07/2014

TRASFORMATO IL 02/07/2014

CONCLUSO IL 02/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01464
presentato da
ARLOTTI Tiziano
testo di
Giovedì 14 novembre 2013, seduta n. 118

   ARLOTTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la provincia di Rimini ha avviato da tempo una sperimentazione per misurare il vento nel mare Adriatico, in particolare davanti alla coste di Rimini sulla piattaforma metanifera dell'Eni Azalea B;
   gli esiti della campagna di misurazione sono la premessa indispensabile per valutare la fattibilità economica ed ambientale di una wind farm in mare, in un'area che presenta caratteristiche che possono concretamente favorire l'installazione di un parco eolico off-shore;
   dal 2012 la provincia di Rimini partecipa inoltre al progetto europeo 4Power, approvato e finanziato nell'ambito della azioni dell'iniziativa Interreg IV C dell'Unione europea, che riunisce 11 partner di 9 diversi Stati dell'Unione europea, prevede l'analisi delle migliori pratiche relative allo sviluppo dell'eolico off shore e lo scambio di esperienze tra partner che hanno già avviato la produzione di energia da fonte eolica, studiando i modelli legislativi e le norme degli incentivi che finanziano, in diversi modi, la crescita delle rinnovabili;
   in occasione del meeting del progetto europeo 4POWER, dal 6 all'8 novembre scorsi, è stato fatto il punto sullo sviluppo dell'eolico off shore in Europa, dove sono già centinaia le turbine istallate che producono quote significative di energia rinnovabile, a costi contenuti e con evidenti vantaggi in materia di ambiente: nei primi 6 mesi si è già installato oltre 1 GW di potenza, circa il doppio rispetto allo stesso periodo del 2012 e quasi quanto si è realizzato nell'intero anno passato;
   l'Italia, però, resta tuttora fuori da questo sviluppo e la situazione è complicata spesso dalle questioni amministrative legate all'iter di approvazione dei progetti: l’iter amministrativo per il rilascio di una valutazione di impatto ambientale arriva a durare tre o quattro anni e poi magari essere rimesso in discussione o fermato da un ricorso al tribunale amministrativo per poi ricominciare di nuovo, senza sapere quando e come verrà definitivamente approvato;
   ad oggi non risulta realizzato ancora un solo parco eolico, ed esiste una sola autorizzazione rilasciata per un parco nelle acque della Sicilia –:
   se il Governo non ritenga opportuno lavorare per ottenere uno schema chiaro del sistema autorizzativo che superi i limiti della legislazione vigente, definisca i tempi delle procedure e approvi specifiche regole per la realizzazione degli impianti eolici offshore, al fine di uscire da una situazione di conflitti e polemiche causata dalla totale assenza di qualsiasi riferimento per la valutazione degli impianti;
   se non sia necessario intervenire sul sistema degli incentivi per le rinnovabili, assumendo iniziative per fissare una durata certa e stabile per un numero significativo di anni (almeno 10) e destinando una quota (10/15 per cento) al territorio su cui gli impianti vengono realizzati, introducendo un vantaggio fiscale e/o economico quale misura equa a vantaggio dello sviluppo delle rinnovabili;
   se non ritenga fondamentale la partecipazione delle comunità locali nei processi di decisione circa i progetti che riguardano l'eolico, con l'approvazione di norme simili a quello che in Francia è il public debat, per cui su un'opera si presenta il progetto, con dati certi e documentati, si discute, si argomenta, si ascoltano i tecnici, chi è favorevole e chi è contrario, si valuta attraverso un organismo autonomo e indipendente e poi si decide tenendo conto dei pareri dei suggerimenti e di quanto è emerso nella fase della discussione. (5-01464)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

MARE ADRIATICO

EUROVOC :

detrazione fiscale

prezzo dell'energia

energia eolica

impatto ambientale

energia rinnovabile

protezione dell'ambiente

risorse rinnovabili