ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01452

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 117 del 13/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2013
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2013
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 13/11/2013
Stato iter:
14/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/11/2013
Resoconto GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 14/11/2013
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 14/11/2013
Resoconto GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/11/2013

SVOLTO IL 14/11/2013

CONCLUSO IL 14/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01452
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Mercoledì 13 novembre 2013, seduta n. 117

   GALLINELLA, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, GAGNARLI, L'ABBATE, LUPO e PARENTELA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   lo sfruttamento indebito in ambito internazionale delle denominazioni riconosciute alle produzioni agroalimentari italiane, soprattutto mediante la contraffazione on line, è ormai una vera e propria emergenza; dati aggiornati evidenziano che il commercio on line nel settore alimentare risulta quello in maggior crescita, tanto che si stima, per il 2013, un balzo del 18 per cento;
   tale situazione genera ancor più preoccupazione alla luce delle nuove iniziative che potrebbero essere intraprese a breve dalla società americana ICANN, ovvero l'autorità che genera il rilascio dei suffissi internet ed evidenzia la necessità di rivedere la governance di internet in cui il modello «multistakeholders», particolarmente rilevante nel tema dei domini di primo livello, fa sì che il ruolo dei Governi, come dimostrano le difficoltà negoziali nell'ambito del Governmental Advisory Committee (GAC) non sia determinante;
   come ormai noto, la citata ICANN, organizzazione privata di diritto californiano, ha attivato le procedure per assegnare, dietro pagamento, a soggetti privati e indipendentemente se siano – ad esempio viticoltori – o utilizzatori riconosciuti delle denominazioni, domini di primo livello generico tra i quali: «wine» e «vin», oltre a «food» e «organic»;
   i titolari dei suddetti domini potrebbero infatti, attraverso l'abbinamento a domini di secondo livello, registrare indirizzi come «baroloclassico.wine» o anche «prosciuttodiparma.food» e sovrapporli agli indirizzi dei prodotti originali generando totale confusione nelle piattaforme di commercio elettronico con danni incalcolabili per il sistema di qualità agroalimentare italiano;
   è indispensabile assicurare che l'assegnazione di nomi generici, accordati in via esclusiva a privati e senza particolari garanzie, quali domini di primo livello, sia improntata al rispetto delle norme dell'OMC posto che, il loro utilizzo, peraltro esclusivo, ha implicazioni commerciali, di relazioni tra Paesi e di immagine con effetti devastanti in ambito commerciale internazionale e in grado di attivare infiniti e costosi contenziosi;
   richieste di assegnazione di domini provengono da società stabilite in Paesi dichiarati «paradisi fiscali», coperte da anonimato societario e potenzialmente in grado di riciclare denaro di dubbia provenienza; una volta perfezionate, le assegnazioni si trasformano poi in monopoli con rendite potenzialmente illimitate;
   l'iniziativa in parola contrasta con i principi della proprietà intellettuale che vietano la concessione di un diritto di privativa industriale che abbia ad oggetto un termine di uso comune;
   ad oggi risultano depositati quasi 2.000 dossier, di cui 4 legati al settore del vino (1 dossier su «.vin» e 3 dossier su «wine»), che risulta uno dei più danneggiati dall'eventuale assegnazione dei domini; i 4 candidati infatti non hanno alcun legame con il settore ed hanno già annunciato la loro intenzione di vendere ai migliori offerenti i nomi dei domini di secondo livello;
   dal 17 al 21 novembre prossimi si riunirà il GAC a Buenos Aires;
   quali azioni intenda intraprendere il Ministro interrogato al fine di impedire l'introduzione di nomi generici a dominio internet, in particolare riferiti al comparto agroalimentare, e la loro assegnazione a soggetti privati non utilizzatori delle denominazioni, a garanzia di tutela del sistema agroalimentare di qualità nazionale e se non ritenga urgente promuovere a livello unionale un'azione comune a difesa della posizione della «non concedibilità» dei nomi generici. (5-01452)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 14 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-01452

  Il coordinamento nazionale delle Amministrazioni competenti in materia di tutela delle denominazioni di origine è stato attivato per effetto della forte azione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali anche sulla base di quanto espresso in occasione della presentazione delle linee programmatiche alle Commissioni riunite Agricoltura della Camera e del Senato lo scorso 12 giugno, dove è stato dichiarato l'impegno di questa Amministrazione per una immediata presa di posizione contraria alle concessioni ICANN dei nomi generici.
  In tale contesto quindi sono state fornite le seguenti istruzioni ai competenti Uffici del Ministero:
   1. preservare i diritti di proprietà intellettuale acquisiti, con particolare riferimento ai marchi e alle indicazioni geografiche (denominazioni di origine e indicazioni geografiche) registrati, salvaguardando gli enormi interessi nazionali da ulteriori fenomeni di sfruttamento indebito della loro reputazione anche in internet;
   2. bloccare la procedura di assegnazione dei nuovi domini generici di primo livello, in cui è sono presenti «.wine», «.vin», «.food» (anche in ideogrammi), «.pizza», «.organic», impedendo che si raggiunga il consenso di tutti i rappresentanti degli Stati partecipanti al GAC – Governamental Advisory Committee – necessario per adottare le decisioni, anche in collaborazione con altri Paesi sensibili ed interessati a tali questioni quali, ad esempio, Francia, Spagna, Svizzera e la stessa Commissione europea;
   3. ripensare la governance di internet, con la definizione di regole condivise a livello internazionale, prima di qualunque decisione su potenziali e future assegnazioni.

  Appare evidente, quindi, che la questione gTLDs – generic Top Level Domains – di ICANN è ben nota a questo Ministero ed è, quindi, strategica per il sistema di qualità agroalimentare italiano, per le sue evidenti implicazioni negative per i produttori italiani e per consumatori/navigatori del mondo, trattandosi di un'iniziativa squisitamente di natura commerciale a vantaggio di pochi che acquisirebbero il diritto di esclusività e di monopolio dell'uso dei termini generici e, verosimilmente, a danno dei produttori e dei consumatori.
  Si ricorda che nell'incontro di coordinamento dello scorso 9 luglio, il Vice Ministro dello sviluppo economico Catricalà, che ha la delega per il settore delle comunicazioni, ha adottato integralmente come posizione del Governo gli elementi sopra esposti, in vista della sessione di Durban del GAC, gruppo consultivo del Board di ICANN.
  Inoltre, in preparazione della sessione del GAC di Buenos Aires dal 17 al 21 novembre 2013, lo scorso 28 ottobre, questo Ministero ha inviato all'ISCOM – Istituto Superiore delle Telecomunicazioni – che rappresenta l'Italia nel GAC e a tutte le altre Amministrazioni ed Enti nazionali competenti, la propria posizione di contrarietà in merito alla procedura di possibile assegnazione da parte ICAAN, ente privato di diritto californiano, di nuovi domini di primo livello in Internet relativamente a tutti i termini generici di settori di competenza di questa Amministrazione.
  Al momento non si ha esatta contezza delle decisioni dell'ISCOM, ma si può ragionevolmente ipotizzare che tale Ente, non essendo intervenuti fatti nuovi da indurre a un'eventuale riflessione circa l'atteggiamento della delegazione italiana a Buenos Aires e sulla base della posizione del Governo, proseguirà in linea con gli obiettivi sopra esposti, manifestando la contrarietà dell'Italia alle assegnazioni di «.wine, .vin, .food (anche in ideogrammi), .pizza e .organic» come domini generici di primo livello.
  In riferimento al coinvolgimento europeo si segnala, infine, l'autorevole presa di posizione, in parte soddisfacente, del Commissario europeo all'agenda digitale che in una lettera indirizzata all'ICANN del 12 settembre 2013, afferma che l'assegnazione dei nuovi domini può avvenire solo in accordo con le regole dell'Unione europea.
  Si assicura fin d'ora che questa Amministrazione continuerà a vigilare e ad agire a difesa degli interessi e dei diritti delle imprese italiane a tutti livelli istituzionali, contro la «non concedibilità» dei citati nomi che potrebbero, altresì, divenire un pericoloso precedente con ripercussioni negative non solo sul settore agroalimentare ma, in prospettiva, sull'economia nazionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

riciclaggio di denaro

prodotto agricolo

settore agricolo

commercio elettronico

contraffazione

viticoltura

politica commerciale comune