ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01371

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 111 del 05/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: PETRINI PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/11/2013
Stato iter:
06/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/11/2013
Resoconto PETRINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 06/11/2013
Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 06/11/2013
Resoconto PETRINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/11/2013

SVOLTO IL 06/11/2013

CONCLUSO IL 06/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01371
presentato da
PETRINI Paolo
testo di
Martedì 5 novembre 2013, seduta n. 111

   PETRINI e CAUSI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   SACE BT Spa, una società assicurativa del gruppo SACE, vigilata dall'IVASS, che opera nei rami credito, cauzioni e ADB, specializzata nella gestione e copertura dei rischi sul mercato domestico e all'esportazione;
   la Compagnia di assicurazione affianca le imprese italiane che intendono cogliere nuove opportunità di crescita in mercati poco conosciuti e consolidare posizioni già raggiunte;
   nel mese di giugno la direzione commerciale e la direzione tecnica della Compagnia hanno inviato una lettera agli intermediari del ramo credito volta a individuare una lista dei massimali su cui effettuare cancellazioni a partire dal 1o luglio;
   l'intervento, volto al contenimento dei rischi sensibili, è dovuto – secondo quanto riportato dalla SACE BT – al permanere della difficile situazione economica e all'allontanamento delle prospettive di ripresa, che dovrebbero concretizzarsi non prima del 2014, che hanno reso necessario un contenimento delle insolvenze nella seconda parte di quest'anno e nel 2014;
   l'obiettivo è quello di prevenire e contenere i mancati pagamenti che potrebbero manifestarsi nei prossimi mesi; a tal fine la Compagnia ha posto in essere una profonda attività di verifica dei propri rischi volta ad intercettare le posizioni critiche;
   il Governo si è espresso in più occasioni la volontà di sostenere l'internazionalizzazione e l'export, delle imprese italiane attraverso il sostegno nell'accesso al credito da parte delle PMI;
   tale sostegno non può tuttavia prescindere dalla necessità di intervento anche sul piano del rilascio delle garanzie e delle coperture assicurative relativi ai rischi di credito connessi al commercio sui mercati esteri;
   in data 9 novembre 2012 Cassa depositi e prestiti Spa (CDP) ha acquistato l'intero capitale sociale di SACE dal Ministero dell'economia e delle finanze, avendo esercitato l'opzione di acquisto di cui all'articolo 23-bis del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135;
   l'operazione di aggregazione si è concretizzata, lo scorso 3 luglio, con una nuova convenzione relativa al sistema «Export Banca» tra le società del gruppo Cassa depositi e prestiti (CDP), e l'Associazione bancaria italiana (ABI) che regola le operazioni a supporto dell'internazionalizzazione e delle esportazioni delle imprese italiane e prevede il supporto finanziario del sistema bancario (ABI) e di CDP, la garanzia di SACE –:
   quali interventi intenda mettere in atto, per i profili di propria competenza, al fine di migliorare le condizioni di accesso al credito, in particolare per le imprese di piccole e medie dimensioni, anche prevedendo azioni volte al potenziamento del rilascio delle garanzie e delle coperture assicurative relative ai rischi di credito connessi al commercio sui mercati esteri, in un'ottica di internazionalizzazione delle imprese. (5-01371)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-01371

  Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'onorevole Petrini ed altri, nel far riferimento al ridimensionamento dell'attività di assicurazione del credito all'esportazione da parte di SACE, chiedono al Governo quali iniziative intenda assumere per migliorare le condizioni di accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese.
  Al riguardo, si rappresenta che Cassa depositi e prestiti, ABI e SACE, già dall'aprile 2011, hanno sottoscritto una prima Convenzione Export-Banca («Convenzione») in attuazione della normativa di cui all'articolo 8 del decreto-legge 1o luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102 e del successivo decreto attuativo del Ministro dell'economia e delle finanze del 22 gennaio 2010 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 9 aprile 2010, poi prorogata ed estesa a SIMEST dall'aprile del 2012, al fine di sviluppare delle sinergie per il sostegno delle esportazioni e dell'internazionalizzazione delle imprese italiane. A tale Convenzione Cassa Depositi e Prestiti ha associato un plafond per la concessione di finanziamenti nell'ambito del sistema Export Banca, inizialmente d'ammontare pari a 2 miliardi di euro, ampliato a 4 miliardi di euro nel settembre 2012, e in considerazione del positivo impatto dello strumento sul sistema, aumentato nel luglio del 2013 a 6 miliardi di euro.
  A seguito dell'ingresso di SACE e SIMEST nel Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, di concerto con ABI, nell'ambito della nuova Convenzione sottoscritta lo scorso mese di luglio, e resa efficace a partire dal 31 ottobre 2013, si è deciso di perfezionare i processi ed estendere le operazioni finanziabili, anche con l'obiettivo di ottimizzare l'impiego degli strumenti che il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti rende disponibili a supporto delle imprese. In particolare, con riferimento alle piccole e medie imprese («PMI»), s'intende canalizzare le operazioni di finanziamento per l'internazionalizzazione, assistito da garanzia SACE, su strumenti già attivi come il «Plafond Piccole e medie imprese» di Cassa Depositi e Prestiti, che, grazie all'elevato livello di standardizzazione ed all'efficienza dei connessi processi amministrativi, meglio risponde alle esigenze di tali imprenditori.
  Il «Plafond Piccole e medie imprese» ha già distribuito, per il tramite delle banche, oltre 12 miliardi di euro al sistema produttivo italiano e inoltre, a breve, si ha intenzione di ampliarne l'operatività sia alle cosiddette «Imprese Mid. Cap» (ossia imprese con numero di dipendenti compreso tra le 250 e le 3.000 unità) che alle «Reti di Piccole e medie imprese», per favorire la crescita dimensionale delle imprese italiane, così ponendo le basi per ulteriori eventuali sviluppi delle attività sui mercati esteri, in un'ottica di maggiore internazionalizzazione.
  Tra gli altri strumenti fondamentali gestiti dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti a sostegno dell'export e dell'internazionalizzazione delle imprese italiane si fa presente che SACE ha sviluppato apposite convenzioni con il sistema bancario, mirate a facilitare l'ottenimento del credito da parte di Piccole e medie imprese e SIMEST gestisce il Fondo ex lege 295/73 («Fondo 295») a sostegno dell'export e dell'internazionalizzazione mediante contributi in conto interessi su contratti di finanziamento all'esportazione concessi dalle banche italiane e straniere e il Fondo ex lege 394/81 («Fondo 394»), che di recente ha visto l'introduzione di una riserva di destinazione delle risorse pari al 70 per cento annuo a favore delle Piccole e medie imprese.
  Si soggiunge inoltre, che dal 2009 a oggi sono state predisposte o potenziate numerose iniziative per mitigare le difficoltà di accesso al credito delle imprese. Il Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese ha rappresentato il principale canale di accesso a garanzie pubbliche. Dal 2009 al 2012 il Fondo ha concesso garanzie su oltre 31 miliardi di euro di prestiti; nei primi nove mesi del 2013 il volume è stato pari a oltre 7 miliardi, in netta crescita rispetto allo stesso periodo del 2012.
  La sospensione parziale dei rimborsi dei prestiti da parte di imprese con buone prospettive economiche e prive di gravi anomalie nella restituzione dei finanziamenti è stato un altro strumento ampiamente utilizzato negli ultimi anni; nel corso del 2013 è stata siglata una terza «moratoria» dall'ABI e dalle associazioni delle imprese.
  Infine, il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione ha rappresentato un altro canale attraverso cui sostenere le esigenze di liquidità delle imprese. Attualmente sono stati rimborsati alle imprese quasi 14 miliardi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

piccole e medie imprese

allargamento del mercato

credito industriale

mercato estero

esportazione