Legislatura: 17Seduta di annuncio: 107 del 29/10/2013
Primo firmatario: BARBANTI SEBASTIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 29/10/2013 PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 29/10/2013 RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 29/10/2013 PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 29/10/2013 VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/10/2013
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 29/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 30/10/2013 Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 30/10/2013 Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 30/10/2013 Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 30/10/2013
SVOLTO IL 30/10/2013
CONCLUSO IL 30/10/2013
BARBANTI, LUIGI GALLO, PESCO, RUOCCO, PISANO e VILLAROSA. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
la sezione del tribunale civile di Torre Annunziata, con sentenza del 10 maggio 2013, ha dichiarato il fallimento della «società di fatto» costituita dai signori Michele Iuliano, fondatore della «Deiulemar Compagnia di Navigazione S.p.A.», Maria Luigia Lembo e Giovanna Iuliano, rispettivamente vedova e figlia di Michele Iuliano, dai fratelli Angelo, Pasquale e Micaela Della Gatta e da Lucia Boccia, vedova di Giovanni Battista Della Gatta, co-fondatore della suddetta «Deiulemar Compagnia di Navigazione S.p.A.», dal terzo co-fondatore della medesima Giuseppe Lembo e suo figlio Leonardo Lembo;
diversamente da quanto affermato in sede di risposta all'interpellanza urgente n. 2/00031 dalla Consob sulla base della documentazione in suo possesso, dalle prescrizioni della suddetta sentenza si desume che l'esclusiva operatività della «Deiulemar Compagnia di Navigazione S.p.A.», non sia ascrivibile all'ex amministratore unico Michele Iuliano ma alla richiamata «società di fatto», alla quale risulta altresì ascrivibile tutta la contabilità, regolare ed irregolare, della società;
dalle indagini effettuate dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Torre Annunziata si evince che, dal 2005 al 2012, sui conti correnti dell'ex amministratore delegato Michele Iuliano e dei suddetti soggetti riconducibili alla «società di fatto», si riscontrano flussi finanziari per circa 400 milioni di euro;
il decreto legislativo n. 231 del 2007, in attuazione della direttiva 2005/60/CE, conferisce all'Unità di informazione finanziaria (UIF), istituita presso la Banca d'Italia, l'analisi dei flussi finanziari al fine di individuare e prevenire fenomeni di riciclaggio di denaro, nonché l'analisi finanziaria delle operazioni sospette segnalate;
l'articolo 41 del decreto legislativo n. 231 del 2007 prevede una procedura per la segnalazione, obbligatoria, delle operazioni sospette;
in sede di risposta all'interpellanza n. 2/00031 il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti ha affermato che l'Unità di informazione finanziaria ha ricevuto dai soggetti obbligati alla collaborazione attiva, a partire dal 1o gennaio 2008, unitamente all'Ufficio italiano dei cambi, numerose segnalazioni di operazioni sospette che sono state oggetto di analisi finanziaria ed inviate al nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza, alla direzione investigativa antimafia e all'autorità giudiziaria;
non si ha conoscenza se le comunicazioni effettuate all'Unità di informazione finanziaria dai soggetti obbligati alla collaborazione attiva corrispondano ai flussi finanziari accertati dalla magistratura –:
se, sulla base delle comunicazioni effettuate all'Unità di informazione finanziaria da parte dei soggetti obbligati alla collaborazione attiva, al Ministro interrogato risulti che siano state poste in essere tutte le azioni prescritte dalla normativa vigente, e, in caso contrario, quali iniziative di competenza intenda assumere.
(5-01317)
Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione l'On. Barbanti ed altri, con riferimento alla vicenda della società Deiulemar Compagnia di Navigazione S.p.A., chiedono se l'Unità di informazione finanziaria e la Banca d'Italia abbiano posto in essere tutte le azioni prescritte dalla normativa vigente.
Al riguardo, la Segreteria del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio, sentite la Banca d'Italia e l'UIF, ha precisato che l'Ufficio Italiano Cambi, sin dal 1999, e successivamente l'Unità d'Informazione Finanziaria, dal 1o gennaio 2008, hanno ricevuto numerosissime segnalazioni di operazioni sospette sulla vicenda Deiulemar che, ovviamente, sono state via via inviate agli Organi investigativi (Guardia di Finanza e DIA), per il relativo approfondimento investigativo e l'eventuale inoltro alla Magistratura.
In particolare, la Banca d'Italia ha confermato di aver prestato, nell'ambito della propria competenza, ampia collaborazione agli organi inquirenti e alle competenti Procure nell'ambito delle indagini condotte nei confronti della citata società. Inoltre, alla Banca d'Italia è stato notificato – in qualità di parte offesa – il decreto con il quale è stato disposto il giudizio immediato nei confronti degli ex esponenti e di alcuni soci della Deiulemar per diverse ipotesi di reato, fra le quali la raccolta abusiva del risparmio e il riciclaggio. La Banca d'Italia si è costituita in giudizio.
La UIF, anch'essa interpellata, ha comunicato che l'Ufficio Italiano dei Cambi e, a partire dal 1o gennaio 2008, la UIF stessa hanno ricevuto dai soggetti obbligati alla collaborazione attiva numerose segnalazioni di operazioni sospette relative alla Deiulemar Compagnia di Navigazione S.p.A. e soggetti a essa collegati.
Tali segnalazioni sono state oggetto di analisi finanziaria e inviate al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza e alla Direzione Investigativa Antimafia, corredate delle relative relazioni tecniche (articolo 47, decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231).
La UIF ha, inoltre, trasmesso all'Autorità giudiziaria le segnalazioni di operazioni sospette ricevute sui soggetti sottoposti a indagini, nonché le informative ottenute nell'ambito dei rapporti di collaborazione internazionale fra Financial Intelligence Unit.
La Segreteria del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio ha, infine, precisato che le informazioni in possesso della UIF sono coperte da segreto d'ufficio anche nei confronti della pubblica amministrazione, fatti salvi i casi di comunicazione espressamente previsti dalla legislazione vigente (articolo 9, decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231).
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