ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01316

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 107 del 29/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: CAPEZZONE DANIELE
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 29/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 29/10/2013
Stato iter:
30/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/10/2013
Resoconto CAPEZZONE DANIELE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 30/10/2013
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 30/10/2013
Resoconto CAPEZZONE DANIELE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/10/2013

SVOLTO IL 30/10/2013

CONCLUSO IL 30/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01316
presentato da
CAPEZZONE Daniele
testo di
Martedì 29 ottobre 2013, seduta n. 107

   CAPEZZONE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   le modifiche apportate alla disciplina sulla rateazione delle somme iscritte a ruolo dall'articolo 52, comma 1, lettera a), del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, consentono al debitore che, per ragioni estranee alla propria responsabilità, si trovi in una comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica, di richiedere l'ampliamento della rateazione, fino a un massimo di centoventi rate mensili;
   in tale contesto il comma 3 del predetto articolo 52, stabilisce, che «Con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge, sono stabilite le modalità di attuazione e monitoraggio degli effetti derivanti dall'applicazione del meccanismo di rateazione di cui al comma 1, lettera a)»;
   l'attuazione della predetta norma, e la conseguente facoltà di fruire dei più ampi termini di rateazione, pertanto, sarà possibile solo dopo l'emanazione del decreto ministeriale, che, tuttavia, al momento, non è stato adottato, nonostante siano passati ormai più di due mesi dall'entrata in vigore della legge di conversione del citato decreto-legge n. 69;
   la problematica relativa alla mancata attuazione delle predette modifiche normative è stata di recente oggetto di ripetuti atti di sindacato ispettivo;
   dapprima la questione è stata affrontata dall'interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-01055, svolta presso la Commissione Finanze della Camera il 16 ottobre scorso, in risposta alla quale il rappresentante del Governo si è limitato ad affermare che «sono in fase avanzata gli approfondimenti necessari alla stesura del provvedimento in argomento» e che «l'Agenzia delle entrate ed Equitalia S.p.A. stanno collaborando con il Dipartimento delle finanze ed il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato alla predisposizione di una bozza di decreto»;
   successivamente, sul tema è intervenuta l'interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-01259, svolta presso la Commissione Finanze della Camera il 24 ottobre scorso, in risposta alla quale il rappresentante del Governo ha affermato che «lo slittamento dei termini di adozione del decreto, (...), è derivato dalla complessità delle misure tecnico-operative volte ad assicurare che il nuovo meccanismo di rateazione sia inserito e coerentemente raccordato alle variegate disposizioni già vigenti in materia»;
   le giustificazioni addotte a motivazione del notevole ritardo accumulato appaiono evidentemente del tutto insufficienti, se non addirittura pretestuose, soprattutto ove si consideri che la complessità della materia era ben conosciuta dall'Esecutivo almeno dall'entrata in vigore delle citate norme;
   come già anticipato in sede di replica alle richiamate interrogazioni, in assenza di una compiuta e soddisfacente risposta da parte del Governo, è necessario riproporre ulteriormente il quesito, anche al fine di sottolineare l'esigenza imprescindibile che l'Esecutivo emani il predetto decreto attuativo, rendendo finalmente effettivamente operativa la normativa;
   occorre infatti sottolineare come la mancata attuazione delle norme in materia di rateazione recate dall'articolo 52 del decreto-legge n. 69 del 2013, oltre a costituire una grave ed illegittima disapplicazione delle scelte compiute dal legislatore, nonché un segnale di scarsa attenzione per il ruolo del Parlamento, rappresentati soprattutto una violazione inaccettabile dei diritti che tale normativa attribuisce all'amplissima platea dei contribuenti interessati dalla più ampia facoltà di rateazione –:
   se intenda finalmente fornire al Parlamento indicazioni chiare e definitive in ordine all'emanazione del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze previsto dal comma 3 dell'articolo 52 del decreto-legge n. 69 del 2013, dando in tal modo doverosa, seppur tardiva, attuazione alla normativa in materia di rateazione dei debiti tributari di cui all'articolo 52 comma 1, lettera a), del predetto decreto-legge n. 69. (5-01316)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 30 ottobre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-01316

  In merito alla richiesta circa i tempi di emanazione del decreto del Ministro dell'Economia e delle finanze di cui al comma 3, dell'articolo 52, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, si fa presente che sono in corso le finali verifiche tecniche e valutazioni sullo schema di provvedimento destinato all'emanazione.

Classificazione EUROVOC:
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