ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01283

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 104 del 24/10/2013
Abbinamenti
Atto 5/00579 abbinato in data 30/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO GIANCARLO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 24/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/10/2013
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 24/10/2013
Stato iter:
30/01/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/01/2014
Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 30/01/2014
Resoconto GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/10/2013

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/11/2013

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/01/2014

DISCUSSIONE IL 30/01/2014

SVOLTO IL 30/01/2014

CONCLUSO IL 30/01/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01283
presentato da
GIORDANO Giancarlo
testo presentato
Giovedì 24 ottobre 2013
modificato
Martedì 12 novembre 2013, seduta n. 116

   GIANCARLO GIORDANO, PIAZZONI, COSTANTINO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
l'Accademia nazionale di danza è una istituzione di alta cultura per lo studio delle discipline coreutiche, inserita nel compartimento dell'AFAM — alta formazione artistica, musicale e coreutica dal 1999 — di importanza e prestigio che non hanno eguali sul territorio nazionale, essendo l'unica istituzione pubblica in grado di rilasciare in materia, in Italia, diplomi accademici di I e II livello equipollenti alla laurea universitaria;
l'acclarato valore nazionale e l'indubbia considerazione in campo internazionale dell'Accademia sono gravemente compromessi da una sconcertante e reiterata serie di irregolarità sedimentatesi negli anni, segnalate in oltre venti atti di sindacato ispettivo presentati in diverse legislature e sfociate il 3 dicembre 2012 in una significativa protesta da parte degli studenti e del corpo docente, nonché riportate all'attenzione dell'opinione pubblica da diversi quotidiani nazionali e mediante una apposita conferenza stampa, tenutasi il 19 febbraio 2013 presso la Camera dei deputati;
le violazioni dalle quali è scaturita la plateale protesta sopra citata sono tutte riconducibili alla gestione dell'Accademia operata dalla direttrice Margherita Parrilla, tutt'ora in carica a seguito della nomina «per chiara fama» stabilita il 3 ottobre 1996 dal Ministro della pubblica istruzione pro tempore, Luigi Berlinguer, e ciò a scapito del regolare procedimento di elezione tramite collegio dei docenti che aveva già allora nominato un proprio direttore, ma soprattutto senza alcuna considerazione delle previsioni sulla durata di tale incarico, contenute nell'articolo 4 comma 2 dello statuto dell'Accademia nazionale di danza, il quale, rinviando al decreto del Presidente della Repubblica n. 132 del 28 febbraio 2003, stabilisce chiaramente una durata della carica in esame per un arco temporale di 3 anni, con possibile conferma consecutiva per un solo ulteriore mandato della stessa durata;
la questione riguardante l'eventuale dichiarazione di decadenza dalla carica di direttore dell'Accademia nazionale di danza per superamento del doppio mandato, non ha, a oggi, trovato una soluzione, così come non hanno trovato una soluzione e una risposta le numerose denunce di irregolarità nella conduzione e nella gestione dell'istituzione in esame, da parte della direttrice Parrilla, sebbene anche queste ultime siano state portate più volte all'attenzione del Ministro interrogato;
nello specifico, sono state denunciate: la mancanza di un regolamento didattico; l'inadeguata manutenzione della struttura, la quale ha comportato il verificarsi di diversi piccoli infortuni a scapito degli studenti; l'attivazione, senza le precipue autorizzazioni, del «triennio tecnico compositivo» presso il teatro «Carlo Gesualdo» di Avellino; l'anomalo conferimento di incarichi di collaborazione, in violazione dell'articolo 7, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001; promozioni ad anni successivi del corso di studi e possibilità di accedere all'esame finale, garantita in favore di studenti che non avrebbero superato gli esami, o, peggio ancora, che non avrebbero neanche frequentato i corsi;
quest'ultima presunta violazione ha portato la Procura di Roma a contestare alla direttrice Parrilla il reato di falso in atto pubblico;
tra le irregolarità di cui sopra, occorre sottolineare come l'istituzione del «triennio tecnico compositivo» di Avellino, sia avvenuta, come denunciato dalle Organizzazioni sindacali, non solo senza le necessarie deliberazioni da parte degli Organi incaricati del potere di vigilanza e ratifica, ma addirittura in contrasto rispetto alle decisioni assunte in sede al CNAM — il quale con deliberazione n. 53, del 6 giugno 2012, aveva espresso parere negativo in merito, rilevando poi, con successiva deliberazione n. 56, del 15 novembre 2012, incongruenze nella documentazione e ribadendo il proprio diniego alla richiesta di autorizzazione del corso — rischiando ciò di esporre l'erario ad un danno di natura finanziaria e, soprattutto, i potenziali iscritti al concreto rischio di partecipare a un percorso didattico «giuridicamente inesistente»;
il quadro sopra descritto è aggravato dalla criticità della situazione economica e finanziaria in cui versa la Fondazione accademia (FANO), criticità anche essa legata a una gestione anomala e personalistica della stessa, operata dalla direzione, che ha causato l'apertura di un procedimento penale per appropriazione indebita dei beni della fondazione a carico dell'attuale direttrice dell'Accademia;
occorre ricordare come la sconcertante serie di violazioni sopra citate abbia determinato una serie di verifiche e ispezioni che hanno spesso accertato una pluralità di irregolarità e carenze, l'ultima delle quali — avvenuta nei mesi scorsi — ha avuto dei riscontri che, seppur non esaustivi, si desumono chiaramente in una lettera del 18 ottobre, indirizzata dal Direttore generale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca — Afam, dottor Bruno Civello, al direttore dell'Accademia nazionale di danza, in cui si ammette l'emersione di: «una situazione di grave irregolarità, ulteriormente aggravata da una prassi consolidata che ha permesso agli studenti dei corsi normali di arrivare a sostenere l'esame finale del corso dell'ottavo anno pur non avendo conseguito la promozione agli esami teorici degli anni precedenti»;
se ciò non bastasse, il giorno 14 ottobre 2013, alle porte del nuovo anno accademico, il presidente dell'Accademia, Giuseppe Furlanis, nominato con decreto ministeriale in data 3 aprile 2013, si è dimesso dall'incarico, constatando amaramente come la serie lunghissima di problematiche didattiche e amministrative, sedimentatesi negli anni, nonché le elevate tensioni interne all'istituzione, paralizzino irrimediabilmente il funzionamento di quest'ultima –:
se i riscontri dell'ultima Commissione ispettiva, nominata il 20 giugno 2013 dal direttore generale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca — Afam, abbiano evidenziato, oltre a quanto riportato nelle citata lettera del dottor Bruno Civello, ulteriori irregolarità e violazioni nella gestione e conduzione dell'Accademia nazionale di danza;
quali iniziative intenda intraprendere per assicurare il regolare svolgimento del nuovo anno accademico, porre fine alla serie di irregolarità e violazioni denunciate in premessa, salvaguardare gli studenti del «triennio tecnico compositivo» di Avellino e, in particolare, se non ritenga opportuno intervenire per uniformare l'Accademia nazionale di danza alle altre istituzioni dell'alta formazione artistica e musicale, in modo da garantire un percorso democratico e interno all'istituzione, capace di ripristinare e preservare il valore formativo ed il prestigio dell'istituzione stessa.
(5-01283)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 gennaio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-01283

  Rispondo congiuntamente alle interrogazioni presentate dall'Onorevole Buonanno e dall'Onorevole Giordano, riguardanti l'Accademia nazionale di danza.
  Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha seguito con particolare attenzione le gravi difficoltà di gestione che hanno interessato la suddetta istituzione e ha tempestivamente assunto i provvedimenti necessari.
  Come è stato ricordato dall'Onorevole interrogante, il 20 giugno 2013 il Ministero ha disposto una verifica ispettiva sull'Accademia nazionale di danza, tesa a far luce sia sulla gestione amministrativa, che sull'organizzazione delle attività didattiche e artistiche e sulle modalità di attribuzione degli incarichi di docenza. I risultati di tale ispezione hanno effettivamente evidenziato irregolarità e carenze sotto il profilo amministrativo, contabile, e anche di programmazione dell'attività didattica e artistica.
  Per questa ragione, il Ministro ha deciso di designare un commissario straordinario – nella persona del Maestro Bruno Carioti, nominato con nota del 13 novembre scorso – al quale sono state affidate tutte le competenze attribuite dallo Statuto dell'Accademia agli organi di governo monocratici e collegiali.
  La gestione commissariale si protrarrà fino al 31 ottobre 2014. Si confida che in tale lasso di tempo possano essere risolte le questioni più urgenti, quali lo stato di conflittualità che ha caratterizzato la gestione dell'istituzione e le irregolarità amministrative e contabili che sono state riscontrate. Sotto il profilo più strettamente didattico, la designazione del commissario straordinario è intervenuta prima dell'inizio dell'anno accademico, per assicurare il regolare avvio dello stesso e la programmazione delle relative attività, nonché per assicurare la conclusione dei percorsi di studio già precedentemente programmati.
  Per quanto riguarda il corso di laurea triennale in discipline coreutiche tecniche compositive e scuola di coreografia presso il teatro Carlo Gesualdo di Avellino, va premesso che il regolamento sull'autonomia statutaria, regolamentare e organizzativa delle istituzioni artistiche e musicali (decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2003, n. 132) all'articolo 2, comma 1, lettera i), prevede espressamente la possibilità di un'articolazione sul territorio dell'attività dell'Accademia nazionale di danza attraverso convenzioni con enti pubblici e privati. L'attivazione del suddetto corso è intervenuta in una fase di difficoltà connessa alle vicende descritte. La nomina del Commissario straordinario ha riportato una situazione di ordinata gestione: il corso di laurea è stato integrato con gli insegnamenti che non erano stati previsti al momento dell'attivazione e, a salvaguardia del percorso compiuto dagli studenti nell'anno accademico 2012/2013, i crediti conseguiti sono stati interamente recepiti nel nuovo iter formativo.
  Quanto alla necessità segnalata dall'onorevole Giordano, di garantire che l'Accademia nazionale di danza sia organizzata e gestita secondo modalità che ne preservino il valore formativo ed il prestigio, si assicura che, una volta chiusa la gestione commissariale, sarà prestata la massima attenzione alla ricostituzione di un sistema di governo in grado di garantire tali fondamentali esigenze.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

AVELLINO,AVELLINO - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

gestione

insegnamento superiore

arti dello spettacolo

universita'

studente