ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01276

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 103 del 23/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: FIANO EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2013
LAFORGIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2013
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2013
RAMPI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2013
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2013
CIMBRO ELEONORA PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2013
MAURI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2013
CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2013
PREZIOSI ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2013
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2013
MALPEZZI SIMONA FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 23/10/2013
Stato iter:
28/10/2013
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/10/2013

RITIRATO IL 28/10/2013

CONCLUSO IL 28/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01276
presentato da
FIANO Emanuele
testo di
Mercoledì 23 ottobre 2013, seduta n. 103

   FIANO, QUARTAPELLE PROCOPIO, LAFORGIA, POLLASTRINI, RAMPI, COVA, CIMBRO, MAURI, CHAOUKI, PREZIOSI, PELUFFO e MALPEZZI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   sembra destinata a peggiorare la situazione in atto da giorni presso la stazione centrale di Milano, dove continuano a riversarsi profughi siriani, risaliti dal sud e dal centro Italia, in parte provenienti da Lampedusa, in parte dalla Calabria, e diretti verso i Paesi del Nord Europa;
   secondo gli ultimi dati riportati da notizie a mezzo stampa vi sarebbero almeno già 200 profughi censiti, e un altro centinaio in arrivo, accampati alla stazione di Milano in attesa che si apra una qualche possibilità di varcare la frontiera e raggiungere così i loro parenti che già da tempo vivrebbero in Paesi come la Danimarca o la Svezia;
   il 19 ottobre 2013, a fronte dell'aggravarsi della situazione, il comune di Milano ha istituito un'unità di crisi e predisposto un piano per l'accoglienza dei cittadini siriani in transito a Milano e diretti verso il Nord Europa, siglando una convenzione con la prefettura che prevede che gli oltre duecento siriani presenti in stazione centrale (36 nuclei familiari e 58 persone singole) siano ospitati temporaneamente in due strutture della città, in via Novara e via Aldini, dove riceveranno assistenza e pasti;
   tuttavia, lo stesso comune di Milano ha lamentato l'assenza di un adeguato intervento di coordinamento a livello nazionale, volto a fronteggiare l'emergenza dei profughi siriani, sottolineando altresì di essere stati lasciati soli dal Governo nazionale e dall'Unione europea a farsi carico dell'accoglienza, salvo il contributo economico fornito dal Ministero dell'interno – attraverso la prefettura – e pari a 30 euro al giorno per ogni persona accolta;
   nonostante la presenza sul campo di diverse organizzazioni di volontariato, la situazione sembra destinata a peggiorare anche alla luce del fatto che tutti questi profughi non dispongono di alcun titolo di viaggio, e sono dunque impossibilitati a muoversi, se non clandestinamente, mentre fonte di particolare preoccupazione è data dalla presenza di numerose donne con neonati;
   da notizie a mezzo stampa sembrerebbe che la malavita abbia peraltro già in parte fiutato l'affare e si sarebbero verificati casi in cui sarebbero stati offerti passaggi in auto a 700 euro per Monaco o 850 euro per Berlino, mentre decine di famiglie sarebbero state intercettate in Austria e riaccompagnate in Italia;
   proprio alla luce del fatto che Milano rappresenta semplicemente una via di transito o una tappa intermedia, nessuno dei suddetti profughi sembrerebbe intenzionato a richiedere il riconoscimento dello status di rifugiato; tuttavia, poiché si tratta di persone già identificate in Italia, essi non possono fare domanda di asilo in nessun altro Paese europeo, pena l'essere rimandati indietro. Sono quindi persone vincolate all'Italia, nell'attesa e nella speranza che possa aprirsi una via che consenta loro di varcare legalmente la frontiera e raggiungere il Nord Europa –:
   quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare per coordinare a livello nazionale le azioni di assistenza sul territorio, la gestione dell'accoglienza e per scongiurare il ripetersi di onerosi, quanto inefficaci, viaggi della speranza gestiti dalla malavita organizzata, e se e quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare, anche in accordo con i principali Paesi europei, al fine di trovare quanto prima una via istituzionale che preveda il riconoscimento di una protezione giuridica che consenta a questi migranti di varcare legalmente le frontiere e raggiungere i Paesi di destinazione. (5-01276)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MILANO - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

sicurezza pubblica

Siria

asilo politico

amministrazione locale

profugo

volontariato