ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01236

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 98 del 16/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: VIGNALI RAFFAELLO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/10/2013
Stato iter:
17/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/10/2013
Resoconto VIGNALI RAFFAELLO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 17/10/2013
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 17/10/2013
Resoconto VIGNALI RAFFAELLO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/10/2013

SVOLTO IL 17/10/2013

CONCLUSO IL 17/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01236
presentato da
VIGNALI Raffaello
testo di
Mercoledì 16 ottobre 2013, seduta n. 98

   VIGNALI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   RetItalia internazionale è la società di informatica, in house all'Agenzia ICE, «Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane». Gli impiegati di RetItalia internazionale operano da più di 30 anni per la mission dell'ICE e grazie alle competenze di tali professionisti dell’information technology, RetItalia internazionale è stata in grado di offrire servizi professionali integrati, in un ampio spettro di aree tematiche, attraverso un approccio basato sull'utilizzo di metodologie, conoscenze e innovative tecnologie informatiche;
   il 22 gennaio 2013 l'Agenzia ICE ha deliberato la vendita di RetItalia internazionale per un contratto quinquennale pari a 15 milioni di euro (IVA inclusa), ossia 3 milioni annui (IVA inclusa). Tale valore economico non consente la sopravvivenza lavorativa di più della metà del personale di RetItalia internazionale, poiché il costo della società è pari a circa 4,3 milioni di euro (IVA esclusa); in relazione alle limitate risorse rese disponibili dall'Agenzia ICE, le professionalità e lo stesso patrimonio informatico, in gestione a RetItalia internazionale, rischiano di andare dispersi in conseguenza dell'alienazione della società;
   per ovviare a ciò, salvaguardare gli investimenti fatti, capitalizzare le risorse e le conoscenze professionali disponibili, si ritiene che la soluzione meno rischiosa per l'integrità del patrimonio informatico e la salvaguardia dei livelli occupazionali, dei 65 lavoratori della società, sia quella di mantenere RetItalia internazionale nel circuito della pubblica amministrazione;
   si è appreso con soddisfazione che il Viceministro Calenda si è occupato in prima persona della situazione drammatica degli impiegati di RetItalia internazionale contribuendo attivamente ad alleggerire una cassa integrazione estremamente penalizzante avviata a maggio del 2012;
   nelle riunioni con l'Agenzia ICE e il Viceministro Calenda è stato assicurato ai rappresentanti sindacali che sarebbero stati informati circa le eventuali eccedenze emerse dalla relazione dell'advisor che ha redatto la due diligence e il bando di gara, al fine di trovare soluzioni che consentissero la piena collocazione di tutti i lavoratori di RetItalia internazionale, non trascurando di sondare e percorrere anche soluzioni alternative alla vendita, assolutamente prima della pubblicazione del bando di gara per la vendita di RetItalia internazionale;
   ciò nonostante i rappresentanti sindacali non sono stati informati né su quanto è emerso dalla analisi effettuata, né sulle strategie da adottare per la salvaguardia dei 65 posti di lavoro degli impiegati di RetItalia internazionale;
   risulta che l'incontro con ICE e con l’advisor, avvenuto il 24 settembre 2013 ha destato ulteriori notevoli preoccupazioni sulla piena collocazione di tutti i lavoratori della società;
   le agitazioni sono legate all'assenza di riscontri certi in merito alla salvaguardia di tutti i posti di lavoro a due settimane circa dall'emissione del bando di gara per la vendita della società con:
    a) un contratto allegato al bando di gara, pari a 3 milioni di euro inclusa IVA, vale a dire circa 2,3 milioni che risulta insufficiente per la garanzia dei livelli occupazionali;
    b) l'esclusione dal bando e dal contratto dei seguenti due progetti di rilievo e di carattere strategico, assegnati nel 2011 e nel 2012 dal Ministero dello sviluppo economico:
     1. il portale «made in Italy», un sistema di vetrine virtuali e commercio elettronico dei prodotti italiani sul mercato internazionale;
     2. l’international trade hub-Italia, un portale sponsorizzato dal «tavolo strategico nazionale per la trade facilitation» che consente alle imprese italiane di accedere da un unico punto a tutti i processi relativi all'internazionalizzazione –:
   per quali ragioni non si siano trovate soluzioni che consentano la piena salvaguardia dei posti di lavoro, prima di procedere alla consegna del bando di gara all'autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e se si intendano assumere iniziative per la sospensione della pubblicazione del suddetto bando di gara al fine di trovare soluzioni per la piena occupazione dei lavoratori di RetItalia internazionale e, non per ultimo, mantenere competenze e conoscenze all'interno del circuito della pubblica amministrazione. (5-01236)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 ottobre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01236

  La spesa per il contratto di servizio ICE-ReteItalia Internazionale Spa è stata necessariamente sottoposta a riduzione nel corso degli ultimi anni, a seguito dei progressivi e rilevanti decrementi del bilancio di funzionamento e di attività promozionale sia dell'ex ICE-Istituto nazionale per il Commercio Estero che dell'attuale ICE-Agenzia.
  In una logica di forte contenimento della spesa pubblica italiana, la legge di stabilità n. 228 del 2012 ha previsto un'ulteriore riduzione del 13 per cento delle risorse finanziarie destinate ai costi di funzionamento dell'Agenzia per il 2013. Lo stanziamento complessivo dell'ICE-Agenzia (capitoli 2530 e 2532 del cd. «stato di previsione» del Ministero dello Sviluppo Economico) è quindi passato dai circa 90 milioni di euro (ultima previsione di bilancio per il 2011 dell'ex ICE) a circa 79,4 milioni di euro per il 2013. A tal proposito, si osserva che data l'insufficienza delle risorse disponibili, a fronte di costi non comprimibili, si è resa necessaria un'integrazione eccezionale, operata dal MEF, a seguito di quanto stabilito dall'articolo 1 c. 474 della Legge 24.12.12 n.228 (Legge di stabilità 2013), per l'ammontare di 10.000.000 di euro in aggiunta all'originaria allocazione di 9.226.000 euro.
  Inoltre, allo stato attuale, lo stanziamento previsto per l'anno 2014 sul Capitolo 2530 del Bilancio – MISE – spese di funzionamento, è pari a 9,125 milioni di euro, meno del 50 per cento di quanto previsto per l'esercizio in corso.
  In questo già difficile contesto finanziario, si inserisce quanto disposto per le Pubbliche Amministrazioni dall'articolo 4 comma 1 del decreto-legge 6.7.2012 n. 95, convertito con modificazioni nella Legge n.135 del 7.08.2012 («Spending Review») nei confronti delle società controllate direttamente o indirettamente dalle PA (di cui all'articolo1, comma 2, del D.Lgs n.165/2001) e che abbiano conseguito nell'anno 2011 un fatturato da prestazione di servizi a favore delle PA superiore al 90 per cento dell'intero fatturato.
  In virtù di tale norma, l'ICE-Agenzia doveva quindi procedere nei confronti di RetItalia Internazionale spa, alternativamente:
   1) sciogliere la società entro il 31 dicembre 2013;
   2) procedere all'alienazione, con procedure di evidenza pubblica, delle partecipazioni detenute alla data di entrata in vigore del suddetto decreto, entro il 30.06.2013, e alla contestuale assegnazione, alla stessa partecipata, del servizio per cinque anni, non rinnovabili;
   3) mantenere la società, purché la stessa svolgesse servizi di interesse generale, anche aventi rilevanza economica o gestisse banche dati strategiche per il conseguimento di obiettivi economico-finanziari, individuate in relazione alle esigenze di tutela della riservatezza e della sicurezza dei dati;

  Il CdA dell'ICE-Agenzia ha ritenuto che l'opzione di cui al punto 1) non fosse conveniente tenuto conto che la Società ha un valore economico sul mercato. Inoltre, lo scioglimento della società non avrebbe in alcun modo assicurato i livelli occupazionali e la tenuta dei progetti già avviati, non garantendo la continuità operativa dell'ICE-Agenzia.
  L'ICE-Agenzia ha inoltre ritenuto che l'opzione di cui al punto 3) non fosse percorribile poiché la società RetItalia Internazionale Spa non svolge attività strategica per l'ICE-Agenzia con l'accezione specificata dall'articolo 4 della L. 135/2012 (conversione del D. L. 95/12 – Spending Review).
  Infatti, in quanto ente strumentale, RetItalia Internazionale spa ha il compito di provvedere «allo sviluppo e all'integrazione delle strutture informatiche centrali e periferiche dell'ICE nonché alle relative attività di sviluppo, conduzione tecnica e di manutenzione».
  Per quanto riguarda la salvaguardia dei posti di lavoro del personale di RetItalia Internazionale, si fa presente che, già nel mese di luglio 2013, era stata data la disponibilità da parte di ICE ad un incontro congiunto con le OO.SS. e la direzione di Retitalia, in presenza dell'advisor, che non ha ottenuto riscontro da parte delle OO.SS stesse. Si tiene a precisare che il mandato dell'advisor esulava da qualsiasi valutazione circa la presenza di eventuali eccedenze di personale ma era limitato alla valutazione dell'azienda ed alla predisposizione del contratto per servizi informatici associato alla alienazione.
  Si evidenzia inoltre che, contemporaneamente all'avvio della procedura di alienazione, è stato compiuto ogni sforzo per verificare la possibilità di far transitare parte di funzioni e relativo personale a strutture informatiche di altra P.A., sforzi che, finora, non hanno purtroppo prodotto esito favorevole.
  Pertanto, a seguito delle citate norme, emerge come l'alienazione di RetItalia Internazionale spa sia un atto dovuto per legge.
  Alla luce di quanto sopra esposto, risulta evidente che il mancato avvio della procedura di gara non assicurerebbe la tutela dei lavoratori, salvaguardandone le conoscenze maturate, la tenuta dei progetti già avviati e l'opportuna continuità operativa anche in merito all'integrazione e interconnessione dei servizi e dei sistemi informativi con Amministrazioni ed entità esterne; tali aspetti sono invece di specifica salvaguardia nel bando di gara e relativo contratto di servizio. Nel limite di quanto consentito dalla legge, l'ICE-Agenzia sta tutelando il personale di ReteItalia Internazionale Spa attraverso un'apposita clausola di preferenza nel bando che sarà accordata, in sede di gara, alle offerte di acquisto che conterranno piani di tutela dei livelli occupazionali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

impresa

strumento internazionale

contratto

commercio elettronico

cassa integrazione

denominazione di origine

piena occupazione