ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01186

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 94 del 10/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: AIRAUDO GIORGIO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/11/2013
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/11/2013
LAVAGNO FABIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/11/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 10/10/2013
Stato iter:
12/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/11/2013
Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 12/11/2013
Resoconto LAVAGNO FABIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/10/2013

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/11/2013

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/11/2013

DISCUSSIONE IL 12/11/2013

SVOLTO IL 12/11/2013

CONCLUSO IL 12/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01186
presentato da
AIRAUDO Giorgio
testo presentato
Giovedì 10 ottobre 2013
modificato
Martedì 12 novembre 2013, seduta n. 116

   AIRAUDO, DI SALVO, PLACIDO, LAVAGNO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
la ABIT Piemonte Cons. Coop. Soc. Agr., è una importante realtà produttiva del Piemonte sia per numero di occupati che per qualità produttiva. L'azienda svolge attività di produzione trasformazione e commercializzazione di prodotti lattiero caseari, occupando complessivamente 105 dipendenti;
la Cooperlat (Gruppo Tre Valli) proprietaria del marchio ABIT, ha deciso che quest'ultima non produrrà più il latte piemontese nella sede di Grugliasco con la conseguente perdita di 97 posti di lavoro;
il territorio perderebbe così il marchio storico ABIT con il suo valore commerciale di qualità portando in Lombardia la lavorazione del latte Piemontese, con la paradossale conseguenza che il latte percorrerà oltre 300 chilometri per essere confezionato e riportato in Piemonte;
l'azienda ha chiesto l'avvio di procedura di mobilità per 97 dipendenti lo scorso 20 luglio 2013 per cessazione dell'attività produttiva e di logistica interna — con conseguente esternalizzazione e appalto di quest'ultimo servizio — e per razionalizzazione della struttura commerciale;
i rappresentanti sindacali hanno espresso forti preoccupazioni per l'incertezza sulle prospettive dell'azienda, la quale ha fatto sapere che potrebbe far rientrare nello stabilimento di Grugliasco (Torino), alcune delle produzioni a suo tempo esternalizzate. Tuttavia si tratta solo di intenzioni alle quali non è seguito alcun fatto concreto, come ad esempio il ritiro o in subordine la sospensione della procedura di mobilità come richiesto dalle rappresentanze sindacali;
in questo scenario critico per i lavoratori e per lo sviluppo economico del Piemonte diventa urgente salvaguardare le eccellenze produttive attraverso la condivisione di un piano industriale che possa mettere in sicurezza sia la produzione che l'occupazione –:
se non ritenga opportuno convocare le parti e gli enti locali per esaminare la vertenza e cercare soluzioni che scongiurino l'esternalizzazione della produzione e ulteriori tagli al personale che andrebbero a indebolire una situazione occupazionale e produttiva già molto critica. (5-01186)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 12 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-01186

  Passo ad illustrare l'interrogazione dell'Onorevole Airaudo concernente la situazione produttiva ed occupazionale della ABIT Piemonte, azienda lattiero-casearia di Grugliasco (TO).
  La vicenda, secondo quanto appreso dalla Regione Piemonte, ha avuto inizio il 22 luglio scorso, allorquando l'ABIT ha avviato la procedura di mobilità per 97 dipendenti su 104, con l'obiettivo di cessare l'attività produttiva ed esternalizzare tutte le produzioni mantenendo soltanto gli addetti per gestire la parte commerciale.
  Tuttavia, al fine di prolungare il tempo utile per ricercare soluzioni volte a salvaguardare produzione e livelli occupazionali, lo scorso 8 agosto, le Parti hanno sottoscritto un accordo con il quale hanno convenuto la sospensione dei termini di cui all'articolo 4, comma 6, della legge n. 223/1991 ed hanno convenuto che la scadenza dei 45 giorni previsti da tale articolo si sarebbe verificata il 30 settembre 2013.
  La fase sindacale della procedura, seppur correttamente esperita, ha avuto, tuttavia, esito negativo.
  La Regione Piemonte ha reso noto di aver organizzato diversi tavoli aventi natura tecnico/politica, al fine di verificare la possibilità di individuare soluzioni alternative ai licenziamenti dei lavoratori in esubero, nonché una serie di interventi utili a favorire prospettive di occupazione e di reddito sul territorio.
  In siffatto contesto, lo scorso 7 novembre, presso i competenti Uffici della Regione Piemonte, le Parti hanno raggiunto un accordo con il quale la ABIT Piemonte ha manifestato la volontà di mantenere presso lo stabilimento di Grugliasco, oltre a quelle commerciali, le attività relative alla produzione del latte fresco e della panna, nonché quelle della logistica.
  Conseguentemente, l'organizzazione del lavoro dello stabilimento passerà a 40 unità lavorative dalle attuali 104.
  Al fine di limitare l'impatto sul piano occupazionale, dovuto alla parziale cessazione dell'attività produttiva del sito di Grugliasco, le Parti hanno individuato nel trattamento straordinario di integrazione salariale per crisi aziendale (CIGS) lo strumento più idoneo per gestire le eccedenze.
  Nella stessa sede, le Parti hanno previsto la costituzione di una cabina di regia presieduta dalla Regione Piemonte, con la partecipazione dei rappresentanti delle Istituzioni locali e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, con il compito di farsi parte attiva in tutte le opportunità di ricollocamento del personale, nonché di monitoraggio e verifica degli strumenti messi in atto per tutelare l'occupazione e la professionalità dei lavoratori del sito di Grugliasco.
  Da ultimo, nel rilevare che, ad oggi non è stato richiesto dalle Parti Sociali alcun incontro per l'esame della situazione occupazionale, sono comunque in condizione di assicurare la massima attenzione del Governo e di garantire la più ampia disponibilità ad aprire, qualora richiesto, un tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte al fine di individuare le soluzioni più idonee per i lavoratori dell'azienda in parola, mettendo in campo tutti gli strumenti previsti dalla normativa vigente a salvaguardia dei livelli occupazionali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

soppressione di posti di lavoro

Piemonte

politica industriale

esternalizzazione

commercializzazione

sviluppo economico

prodotto agricolo