ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01115

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 89 del 02/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: ARGENTIN ILEANA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 02/10/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01115
presentato da
ARGENTIN Ileana
testo di
Mercoledì 2 ottobre 2013, seduta n. 89

   ARGENTIN. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   il caso Stamina ha avuto ed ha tuttora un risvolto mediatico enorme come del resto lo ebbe a suo tempo il caso Di Bella;
   tutto è cominciato circa più di un anno fa, quando a Brescia un giudice del tribunale del lavoro disapplicò un'ordinanza dell'Aifa che aveva sospeso i trattamenti in corso negli ospedali civili di Brescia basati sull'infusione di cellule staminali mesenchimali per curare malattie neurodegenerative. L'ordinanza dell'Aifa derivava da un'ispezione che l'Agenzia aveva fatto nei locali dove venivano prodotte le cellule staminali da infondere ritenendo di non trovare condizioni igieniche compatibili con la sicurezza dei trattamenti per i pazienti. Il giudice di Brescia, sovvertendo quell'ordinanza, stabiliva che la paziente, una bambina, poteva continuare a ricevere le terapie;
   con la legge n. 57 del 23 maggio 2013 è stato convertito il decreto-legge 25 marzo 2013 recante disposizioni urgenti in materia sanitaria dove si dispone l'impiego di medicinali per terapie avanzate preparati su base non ripetitiva e l'impiego terapeutico dei medicinali sottoposti a sperimentazione clinica. Esso contiene una serie di disposizioni dirette, in primo luogo, ad autorizzare le strutture pubbliche in cui sono stati avviati, anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto-legge, trattamenti su singoli pazienti con medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali mesenchimali a completare i trattamenti medesimi, sotto la responsabilità del medico proscrittore;
   sempre con tale legge si prevede in capo al Ministero della salute, coadiuvato dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) e del Centro nazionale trapianti (CNT), una sperimentazione clinica anche in deroga alla normativa vigente della durata di 18 mesi coordinata dall'Istituto superiore di sanità (ISS), concernente l'impiego di medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali mesenchimali a condizione che i predetti medicinali siano preparati in conformità alle linee guida di cui all'articolo 5 del regolamento (CE) n. 1394/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 novembre 2007;
   il comitato scientifico, nominato in seguito dal Ministro della salute ha consegnato, ai primi di settembre, allo stesso Ministro della salute la propria relazione relativa alla sperimentazione pervenendo alla conclusione che la «metodica è sfornita di dati scientifici oggettivi e misurabili, su cui si fonda la Medicina anche in materia di produzione di cellule staminali». Ed ha inoltre puntualizzato come le cure cosiddette «compassionevoli» devono riferirsi «esclusivamente alla normativa vigente che, proprio a salvaguardia dei pazienti, non consente il ricorso a trattamenti per i quali non esistono sufficienti garanzie di sicurezza e almeno qualche evidenza di possibile efficacia, neppure in casi di estrema gravità e in assenza di alternative terapeutiche»;
   di fatto, in seguito a tale bocciatura, il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, ha depositato al Tar del Lazio un ricorso per contestare la composizione del comitato di esperti ove secondo lui erano stati chiamati medici che in gran parte già si erano espressi in maniera contraria al metodo Stamina –:
   quali fossero specificatamente i compiti fissati dalla legge per il comitato scientifico nominato dal Ministro della salute in vista della prevista sperimentazione del metodo Stamina e se tra questi compiti vi fosse la valutazione scientifica del metodo;
   se ritenga opportuna una valutazione in astratto del metodo e della sperimentazione senza aver mai valutato i pazienti che negli ultimi due anni si sono sottoposti alla infusione di staminali a Brescia;
   se e quanto si possano considerare imparziali le valutazioni del comitato scientifico i cui membri si sono espressi negativamente sul metodo Stamina ancor prima di poterlo concretamente valutare.
(5-01115)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BRESCIA - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

medicinale

prodotto farmaceutico

terapeutica

ricerca medica

citologia

cellula staminale

relazione