ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01114

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 89 del 02/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 02/10/2013
Stato iter:
08/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/10/2013
Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 08/10/2013
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/10/2013

DISCUSSIONE IL 08/10/2013

SVOLTO IL 08/10/2013

CONCLUSO IL 08/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01114
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Mercoledì 2 ottobre 2013, seduta n. 89

   CIPRINI, TERZONI, GALLINELLA, TRIPIEDI, ROSTELLATO, COMINARDI, BECHIS, BALDASSARRE, RIZZETTO e LUPO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la Merloni spa è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria e i Commissari giudiziari hanno presentato al Ministero un programma avente per oggetto la cessione dei complessi aziendali facenti capo al gruppo Antonio Merloni ai sensi dell'articolo 27 del decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270;
   le parti in data 19 marzo 2010 siglavano un primo accordo di programma per la reindustrializzazione dell'area interessata definendo le risorse nazionali, comunitarie e regionali a disposizione; l'accordo del 19 marzo 2010 prevedeva i seguenti obiettivi:
    a) tutelare l'apparato produttivo esistente;
    b) assicurare il rilancio delle attività;
    c) salvaguardare l'occupazione;
   con atto di cessione del 27 dicembre 2011 la J.P. Industries spa ha acquisito la proprietà degli stabilimenti della Merloni ed una parte dei dipendenti (700) del gruppo sono stati ricollocati, mentre altri 1510 lavoratori rimanevano in carico alla azienda in amministrazione straordinaria con trattamento di Cassa integrazione guadagni straordinaria nelle sedi di Fabriano e Nocera Umbra;
   il 18 ottobre 2012 è seguita la sottoscrizione di un Atto integrativo siglato tra Ministero dello sviluppo economico, Regione Umbria e Marche per la «rimodulazione» degli interventi con l'obiettivo di a) riassorbire il maggior numero possibile di personale diretto attualmente in CIGS; b) favorire la piena utilizzazione degli stabilimenti produttivi della Antonio Merloni, con particolare riferimento alla quota parte dello stabilimento di Gaifana, oggetto del diritto di opzione alla vendita o alla locazione concesso dalla società J.P. Industries spa; c) sostenere il rilancio delle piccole e medie imprese dell'indotto;
   la cessione del complesso aziendale (compresi gli stabilimenti di Nocera Umbra e Fabriano) della Merloni spa in amministrazione straordinaria alla società J.P. Industries è stata oggetto di una controversia giudiziaria innanzi al tribunale di Ancona intrapresa da numerose banche creditrici nei confronti dell'acquirente J.P. Industries e della stessa Merloni spa in amministrazione straordinaria; le banche, unitamente al Comitato operaio Metalmeccanici Umbri, hanno chiesto ed ottenuto dal tribunale di Ancona la nullità delle operazioni di cessione del complesso aziendale per violazione delle norme di cui agli articoli 62 e 63 del decreto legislativo n. 270 del 1999 sui criteri normativi di determinazione del prezzo dell'azienda;
   a tal proposito in data 6 agosto 2013 veniva presentata una interrogazione a risposta immediata in Commissione (5-00857), con la quale – poiché già si prospettava il rischio concreto derivante dalle gravi ricadute sociali, economiche e occupazionali nel caso di annullamento della suddetta vendita – si chiedeva al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, in sintesi, quali iniziative e/o misure intendesse assumere per salvaguardare la produzione, i livelli occupazionali e per garantire il sostegno del reddito ai lavoratori che si trovano in CIGS e ormai prossimi alla scadenza dell'ammortizzatore sociale (12 novembre 2013), anche in considerazione della gravità della situazione oggetto di esame da parte dell'autorità giudiziaria;
   il Governo si limitava ad elencare una serie di iniziative e/o interventi e/o proposte volti alla ricollocazione dei lavoratori ma senza nulla precisare in merito a misure di precauzione a tutela dell'occupazione e degli stabilimenti di fronte agli effetti economici ed occupazionali derivanti dal rischio della prospettata nullità della cessione alla J.P. Industries;
   oggi – con la dichiarazione di nullità dell'atto di cessione del complesso aziendale – il quadro di incertezza e precarietà si è ulteriormente aggravato ed è fortissima la preoccupazione delle sorti degli stabilimenti umbri marchigiani e dei lavoratori sia per la prossima scadenza della Cassa integrazione guadagni straordinaria (12 novembre 2013) sia per futuro dell'intero complesso aziendale di cui già si è denunciato il progressivo ridimensionamento e/o «smantellamento» dei macchinari –:
   quali concrete iniziative il Ministro intenda assumere, in particolare attivando strumenti di sostegno al reddito e di ammortizzazione sociale, al fine di fronteggiare le ricadute sociali derivanti dalla sopravvenuta nullità dell'atto di cessione aziendale e per salvaguardare i livelli occupazionali, anche in considerazione della imminente scadenza della Cassa integrazione guadagni straordinaria (12 novembre 2013) in capo ai lavoratori non assunti. (5-01114)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 8 ottobre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-01114

  Passo ad illustrare l'interrogazione dell'onorevole Ciprini concernente la situazione aziendale e occupazionale della Antonio Merloni Spa.
  Il 27 dicembre 2011 la Antonio Merloni Spa in amministrazione straordinaria ha ceduto con effetto dal 1o gennaio 2012, alla J.P. Industries il ramo di azienda destinato allo svolgimento dell'attività di design, produzione e commercializzazione di elettrodomestici.
  Conseguentemente dal 1o gennaio 2012 la J.P. Industries è subentrata nei contratti di lavoro con 700 dipendenti in forza presso la società cedente, ha avviato gli investimenti previsti ed ha ottenuto, dai competenti uffici del Ministero che rappresento, la concessione del trattamento di CIGS per ristrutturazione aziendale per il periodo dal 1o gennaio 2012 al 31 dicembre 2013 per tutti i predetti 700 lavoratori.
  Nell'ottobre del 2012, il tribunale di Ancona ha dichiarato la cessazione dell'esercizio di impresa relativa alla procedura di amministrazione straordinaria della Antonio Merloni Spa.
  Il successivo 22 novembre 2012 la società Merloni e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto, presso i competenti uffici del Ministero che rappresento, un accordo per il ricorso alla CIGS – ai sensi dell'articolo 3 comma 1 della legge n. 223 del 1991 – per il periodo dal 13 novembre 2012 al 12 novembre 2013 per un numero massimo di 1.479 lavoratori delle sedi di Fabriano (Ancona) e Nocera Umbra (Perugia). Con decreto direttoriale del 24 dicembre 2012, i competenti uffici del Ministero che rappresento hanno autorizzato la corresponsione del predetto trattamento di integrazione salariale.
  Informo, inoltre, che il tribunale di Ancona, a seguito di ricorso presentato da un pool di banche con capofila UNICREDIT con provvedimento del 20 settembre 2013, ha dichiarato la nullità della cessione del complesso aziendale, la nullità del precedente contratto preliminare e di ogni eventuale ulteriore atto conseguente e successivo, disapplicando le autorizzazioni amministrative rilasciate in proposito.
  Il Ministero dello sviluppo economico – interessato della questione – ha fatto sapere che la sentenza non è immediatamente esecutiva, stante l'avvenuto deposito da parte dei commissari straordinari del reclamo in appello e che il predetto dicastero è intenzionato a proporre appello.
  Il Ministero dello sviluppo economico ha assicurato, inoltre, il proprio impegno affinché l'attività aziendale prosegua nelle more della definizione del contenzioso giudiziale.
  Il Governo è quindi attivo nel seguire la vicenda con tutti gli strumenti che l'ordinamento pone a sua disposizione, al fine di evitare che la recente pronuncia giudiziaria possa compromettere la continuità aziendale e i livelli occupazionali.
  Per quanto riguarda, in particolare, la salvaguardia dei livelli occupazionali a seguito della predetta pronuncia, sottolineo che è necessario esaminare il recente pronunciamento giudiziario in tutti i suoi aspetti al fine di individuarne i possibili effetti sui lavoratori e sulle aziende interessate e di attivare le conseguenti misure per la salvaguardia dei livelli occupazionali e di sostegno al reddito.
  In linea di massima, con riferimento ai lavoratori già dipendenti della Merloni per i quali dovesse essere disposta la presa in carico da parte dell'amministrazione straordinaria, i competenti uffici del Ministero che rappresento potranno valutare eventuali richieste provenienti dalla medesima amministrazione straordinaria al fine di inserire i suddetti lavoratori nel programma di CIGS tuttora in corso presso la Merloni (allo stato, in scadenza a novembre 2013), naturalmente nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa in materia di CIGS.
  In conclusione, pur dando atto dei recenti sviluppi in sede giudiziaria che rischiano di rendere più difficoltoso il quadro operativo, confermo che il Governo intende attivare tutti gli strumenti che l'ordinamento pone a sua disposizione per salvaguardare i livelli di occupazione e di reddito dei lavoratori interessati.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 1999 0270

EUROVOC :

politica occupazionale

cassa integrazione

stabilimento

piccole e medie imprese

societa' per azioni

conservazione del posto di lavoro