ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01113

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 89 del 02/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
CATALANO IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 02/10/2013
Stato iter:
03/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/10/2013
Resoconto BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 03/10/2013
Resoconto CIRILLO MARCO FLAVIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 03/10/2013
Resoconto BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/10/2013

SVOLTO IL 03/10/2013

CONCLUSO IL 03/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01113
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo di
Mercoledì 2 ottobre 2013, seduta n. 89

   DE ROSA, BUSTO, DAGA, MANNINO, SEGONI, TERZONI, TOFALO, ZOLEZZI, DE LORENZIS, D'INCÀ, PARENTELA, BECHIS, NICOLA BIANCHI, AGOSTINELLI, D'UVA, SCAGLIUSI, CATALANO e LOREFICE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   sono stati riscontrati numerosi casi di depositi di eternit deteriorato in presso alcuni civici di via Campazzino, (coperture che disperdono fibre) ed attualmente inseriti nelle procedure del protocollo di gestione amianto del 2008, siglato tra il comune di Milano, la polizia locale, l'asl e l'arpa;
   sono stati censiti diversi scarichi abusivi in Roggia (Cavo Ticinello) perpetrati da molti anni, anche questi accertati da verbali della polizia provinciale (l'ultimo intervento è del 22 novembre 2012) e segnalati in molte occasioni;
   la sorveglianza risulta essere minima: non ci sono videocamere né un sufficiente numero di guardie ecologiche o pattuglie delle polizia locale per impedire sospetti scarichi idrici abusivi in tutta l'area e nelle rogge;
   i rifiuti appaiono visibili nei fossati della parte di via Campazzino del parco agricolo sud e di recente, il 26 marzo 2013, è stata posta in essere un'altra azione di sequestro della polizia provinciale per accumulo di rifiuti speciali, plastiche e lastre eternit della stessa via;
   da anni e con estrema frequenza vengono reiterati accumuli abusivi di rifiuti in tutta la zona del parco tra via Selvanesco e via Campazzino, con continui interventi di Amsa;
   esiste da molti anni, in via Selvanesco (circa 10 mila metri quadrati) una grande discarica abusiva comprendente materiali come lastre di eternit, rifiuti farmaceutici, gomme, plastiche, granulato veicolare detto «fluff» ed altre sostanze nocive;
   tale discarica viene spesso incendiata, dando origine a nubi tossiche che invadono soprattutto gli spazi dei quartieri attigui «Le Terrazze e Gratosoglio», come abbondantemente segnalato dai giornali. Tali nubi con tutta probabilità formano diossina, favorendo il deposito di veleni anche sui terreni circostanti, agricoli e non agricoli –:
   se il Ministro interrogato, in relazione al rischio del verificarsi di un danno ambientale ex articolo 300 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, intenda predisporre, anche per il tramite del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente, ai sensi dell'articolo 197, comma 4, del decreto legislativo 152 del 2006, una verifica e un'analisi complessiva e distinta delle sostanze inquinanti con campionature dei terreni agricoli e delle acque presenti in questa sezione di territorio, principalmente delle acque del Cavo/Roggia Ticinello e anche della Roggia della Costa, della Roggia Scarpogna, della Roggia Triulza, della Roggia Grande, del Cavo Selvanesco e del Cavo Gaggiolo, al fine di acquisire elementi in merito agli interventi di bonifica necessari al recupero dell'area. (5-01113)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 ottobre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-01113

  Con riferimento all'interrogazione a risposta immediata presentata dagli onorevoli De Rosa ed altri, si rappresenta, prioritariamente che l'articolo 20 della legge 23 marzo 2001 n. 93 ha stanziato complessivi euro 934.967,59 per la realizzazione di una mappatura completa della presenza di amianto sul territorio nazionale nonché per la realizzazione degli interventi di bonifica urgente.
  Il 50 per cento della suddetta somma è stata assegnata e già trasferita alle Regioni per la realizzazione della citata mappatura, il restante 50 per cento è stato trasferito ai rispettivi Soggetti beneficiari per alcuni interventi di bonifica ritenuti di particolare urgenza.
  Il richiamato decreto ministeriale n. 101 prevede che le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano effettuino in una prima fase la mappatura dell'amianto sul proprio territorio e successivamente individuino le situazioni a maggior rischio.
  La norma prevede, inoltre, che i risultati della mappatura siano organizzati avvalendosi di sistemi informativi territoriali (decreto ministeriale n. 101 del 2003 articolo 3) e trasmessi annualmente, entro il 30 giugno, dalle Regioni al Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare. Sono stati così mappati, ad oggi, circa 34.000 siti interessati dalla presenza di amianto in 19 regioni. Le regioni Calabria e Sicilia non hanno trasmesso alcun dato.
  Da tale mappatura è emersa la presenza di numerose situazioni di interesse pubblico quali presenza di amianto in scuole, ospedali e case di cura, caserme, biblioteche e, in generale, uffici aperti al pubblico.
  Dalla consultazione della Banca Dati non emerge tra le varie situazioni censite dalla Regione Lombardia, il caso evidenziato dagli interroganti. A legislazione vigente, le attività di messa in sicurezza di emergenza, caratterizzazione e bonifica relativamente a detti 34.000 siti rimangono di competenza regionale.
  Fanno eccezione tutte le situazioni che ricadono all'interno della perimetrazione dei SIN, che sono, invece, di competenza del Ministero dell'Ambiente.
  Circa la situazione specifica posta dagli onorevoli interroganti, si rappresenta che l'area di via Selvanesco-via Campazzino è una vasta porzione di territorio agricolo ubicata nella parte sud di Milano dove insistono, attualmente, due distinti insediamenti nomadi: il primo costituito da una decina di nuclei familiari (circa 60 persone di origine bosniaca) che vivono in roulotte e case prefabbricate; il secondo, poco distante, formate da altrettanti nuclei familiari di origine rumena, che alloggiano in roulotte e abitazioni di legno.
  Da tempo l'area versa in una situazione di degrado, accentuata dalla presenza di rifiuti di varia tipologia e dal frequente svilupparsi di roghi e incendi, e anche se nel corso degli anni sono stati eseguiti a cura del Comune e dei proprietari sgomberi di materiale vario e di eternit, nonché bonificate alcune aree, il bilancio definitivo è di un degrado incrementato nel tempo.
  Il fenomeno dello sversamento abusivo di rifiuti nella zona in trattazione è stato oggetto di attenzione anche da parte della Autorità Giudiziaria, che ha portato a condanne pecuniarie.
  Anche la Prefettura di Milano, il 28 ottobre 2009, su segnalazione dei proprietari di alcuni fondi ubicati nella zona, ha affrontato la questione in sede di riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia, dove si è convenuti di interessare le competenti istituzioni (Comune di Milano, Provincia di Milano, Regione Lombardia) del fenomeno dello sversamento abusivo di rifiuti nell'area di cui trattasi, affinché venissero intraprese adeguate iniziative di contrasto.
  Il 7 giugno 2012, su segnalazione del comune di Milano, la Prefettura ha provveduto ad interessare il dipartimento dell'ARPA di Milano ai fini delle verifiche di competenza in ordine ad eventuali rischi per la pubblica incolumità, dovuti alla presenza di sostanze potenzialmente tossiche nei campi agricoli della zona e nell'ambito della riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia, tenutasi lo scorso 18 settembre, si è disposta l'effettuazione di servizi ambientali nell'area anche con l'ausilio del Corpo Forestale dello Stato e dell'ARPA.
  Nel corso di accertamenti sul campo dello scorso venerdì 27 settembre, eseguiti dalla ASL di Milano congiuntamente alla Polizia Locale e Settore Ambiente del Comune, e di sabato 28 settembre, che hanno visto la presenza della ASL, dell'ARPA, della Polizia Locale, dell'Ente Parco Sud, del WWF, di Parlamentari Cinque Stelle, è stata ispezionata l'area del Parco in corrispondenza del civico 57 di via Salvanesco, riscontrando un degrado tale da promuovere la richiesta al Comune dell'emanazione di una ordinanza volta al contenimento dei rischi.
  È stato ritenuto necessario anche un approfondimento della valutazione delle condizioni di inquinamento da estendere al sottosuolo e ai numerosi corsi di acqua presenti in zona: in particolare l'ARPA, l'ASL, la Guardia di Finanza e la Provincia dovranno completare il censimento della presenza di rifiuti nell'intera zona Campazzino/Selvanesco, con particolare riferimento ai rifiuti speciali o tossici e all'eternit.
  Nel corso di una ulteriore riunione di coordinamento, tenutasi presso la Prefettura il 1o ottobre scorso, si è definito che sarà il Sindaco di Milano il soggetto che dovrà emanare una ordinanza contingibile ed urgente, ai sensi dell'articolo 54 del TUEL, nei confronti degli attuali occupanti dell'area e il Questore ha il compito di predispone le modalità operative e la calendarizzazione dell'intervento di sgombero ai fini della successiva bonifica dell'area.
  Da ultimo, si rappresenta che, anche in tempi recenti, il Servizio Igiene Alimentare e Nutrizione della ASL ha esplicato e ha in programma di effettuare attività di vigilanza nelle aziende agricole del Parco Agricolo Sud del Comune di Milano, al fine di valutare requisiti, processi e sistemi di autocontrollo, nonché campionamenti e accertamenti analitici, senza dimenticare che, paradossalmente, alcune di queste aziende producono «prodotti biologici».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 2006 0152

GEO-POLITICO:

MILANO - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

sostanza tossica

terreno agricolo

polizia locale

deposito dei rifiuti

agente inquinante

discarica abusiva