ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01105

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 88 del 01/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: CIMBRO ELEONORA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 01/10/2013
TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO 01/10/2013
LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 01/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 01/10/2013
Stato iter:
25/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/10/2017
Resoconto GIRO MARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 25/10/2017
Resoconto CIMBRO ELEONORA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/10/2013

DISCUSSIONE IL 25/10/2017

SVOLTO IL 25/10/2017

CONCLUSO IL 25/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01105
presentato da
CIMBRO Eleonora
testo di
Martedì 1 ottobre 2013, seduta n. 88

   CIMBRO, QUARTAPELLE PROCOPIO, TIDEI e LOCATELLI. — Al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
   il 10 settembre 2013 il quotidiano britannico Daily Mail ha riferito che una sposa-bambina di otto anni è morta dissanguata nello Yemen per le ferite interne riportate dopo la sua prima notte di nozze con il marito, un 40enne al quale la piccola Rawan era stata venduta dal padre;
   secondo i dati diffusi dalle Nazioni Unite, attualmente si registrano circa 60 milioni di casi di unioni matrimoniali dove la sposa è una minorenne costretta a sposare un uomo, che nella maggior parte dei casi, è molto più anziano di lei. La macabra pratica del matrimonio di minorenni permette ai genitori di saldare debiti o di ricevere un compenso in denaro: più è giovane la ragazza, più alto è il prezzo corrisposto alla famiglia della promessa sposa;
   secondo un rapporto di Human Rights Watch del 2011 in Yemen il 14 per cento viene dato in matrimonio prima dei 15 anni e il 52 per cento prima dei 18 anni; nel periodo 2000-2011, il 34 per cento delle donne in 41 Paesi in via di sviluppo tra e 20 e i 24 anni si è sposata prima del compimento del 18o anno di età. Secondo le Nazioni Unite per i prossimi 10 anni 25.000 bambine ogni giorno saranno costrette a sposarsi nel mondo. 100 milioni di ragazze si sposeranno prima di compiere 18 anni;
   nel 2009 la maggioranza dei parlamentari yemeniti ha votato a favore della fissazione dell'età minima per contrarre matrimonio a 17 anni, ma l'opposizione conservatrice ha fatto ricorso a una procedura parlamentare per bloccare la proposta di legge a tempo indeterminato. Attualmente nello Yemen non è prevista un'età minima per contrarre matrimonio; nel 1999 il Parlamento yemenita ha abrogato l'articolo 15 della legge nazionale sullo status personale, che fissava l'età minima per contrarre matrimonio a 15 anni per i bambini e le bambine. L'unica protezione rimasta è il divieto di avere rapporti sessuali con le bambine prima che abbiano raggiunto la pubertà;
   lo Yemen è parte di vari trattati e convenzioni internazionali che proibiscono il matrimonio in età infantile e che impegnano gli Stati parte a prendere provvedimenti per eliminare la pratica. Tra questi si annoverano la Convenzione sui diritti del fanciullo e la Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna;
   i governi di Canada, Olanda, e Ghana, a cui si è unita anche l'Italia, hanno portato il tema delle spose bambine all'attenzione dell'Assemblea Generale dell'Onu organizzando a margine della assemblea generale l'evento too young to wed una campagna contro il matrimonio forzato e precoce;
   nell'occasione il Ministro Emma Bonino ha affermato che «Finora, le Nazioni Unite hanno affrontato la questione nell'ambito delle “Omnibus Resolutions”, considerandola in un ampio contesto», che comprende la lotta alla violenza contro le donne e agli abusi sui bambini. «Ma la questione è troppo importante perché sia solo una tra tante in una lista. Dobbiamo unire le nostre voci assieme alle vittime dei matrimoni precoci e forzati e fornire un quadro politico e legale per proteggerle» –:
   quali iniziative il Governo intenda intraprendere nelle sedi internazionali e nei rapporti diplomatici bilaterali con lo Yemen per assicurare il rispetto delle Convenzioni internazionali a tutela dei minori e in particolare a trasporre in norme nazionali vincolanti la condizione della maggiore età per contrarre validamente matrimonio. (5-01105)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-01105

  L'Italia attribuisce grande importanza alla promozione e alla tutela dei diritti dei minori, che sono temi prioritari per la nostra politica estera in materia di diritti umani.
  Per quanto riguarda in particolare il tema dei matrimoni contratti con minori, siamo in prima linea nella campagna internazionale per porre fine ai matrimoni precoci e forzati, che costituiscono una pratica dannosa che viola i diritti umani.
  A questo proposito, promuoviamo e partecipiamo attivamente ai negoziati sulle risoluzioni dell'Assemblea Generale e del Consiglio Diritti Umani dell'ONU in materia. L'ultima risoluzione sul tema è stata adottata per consenso lo scorso giugno dal Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite. L'Italia ha partecipato attivamente al negoziato, essendo parte del core group che presenta la risoluzione, e ha co-sponsorizzato il testo. Nella risoluzione, tra l'altro, si sollecitano gli Stati ad adottare, applicare e armonizzare leggi e politiche finalizzate a prevenire ed eliminare la pratica dei matrimoni precoci e forzati.
  Lo scorso dicembre anche l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato per consenso una risoluzione (biennale) sul tema, che il nostro Paese ha co-sponsorizzato. Anche in questo caso il testo è stato presentato da un gruppo transregionale di Paesi, animato da Canada e Zambia. Nella risoluzione si evidenzia, tra l'altro, l'esigenza che gli Stati innalzino l'età minima per contrarre matrimonio all'interno dei propri ordinamenti.
  L'Italia è attiva per porre fine ai matrimoni precoci e forzati anche attraverso le attività di cooperazione allo sviluppo. Il documento triennale di programmazione e di indirizzo 2016-2018 per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo, approvato dal Comitato Interministeriale per la Cooperazione allo Sviluppo (CICS), annovera la lotta a questa pratica tra le priorità tematiche della cooperazione italiana nell'ambito della lotta alle diseguaglianze, la protezione dei minori e l’empowerment femminile.
  Con riferimento allo Yemen, l'Italia segue con molta attenzione la situazione dei diritti umani nel Paese in conflitto e, nello specifico, la diffusione del fenomeno dei matrimoni precoci e forzati. In risposta alla crisi umanitaria e di conflitto in atto nel Paese, alimentata dal conflitto civile in cui lo Yemen è precipitato dopo il colpo di Stato della fine del 2014, l'Italia ha recentemente disposto in favore dello United Nations Population Fund (UNFPA) un finanziamento di 350.000 euro per la realizzazione di interventi nel settore della salute riproduttiva delle donne e delle ragazze in giovane età, per la prevenzione e l'assistenza alle vittime della violenza di genere, attraverso servizi di consulenza, di cure ostetriche di urgenza, cliniche mobili, distribuzione di kit igienici. Gli interventi in questione si svolgono nei Governatorati di Al Hudaydah, Ibb e Taiz. Il progetto si colloca nell'ambito di un più ampio pacchetto di interventi di emergenza che realizzeremo in Yemen utilizzando le risorse (5 milioni di euro) annunciate in occasione della Conferenza dei donatori dello Yemen tenutasi a Ginevra il 25 aprile scorso.
  L'Italia continuerà a sostenere le iniziative internazionali volte a prevenire e contrastare i matrimoni precoci e forzati. Pur tenendo conto delle difficoltà che la situazione di conflitto interna dello Yemen presenta in ragione del conflitto civile, l'Italia intende portare avanti, anche in coordinamento con i partner UE, ogni possibile azione volta ad assicurare che siano rispettate le norme internazionali in materia di diritti dei minori e per incoraggiare l'adozione di appropriate norme volte ad innalzare nel Paese l'età minima per contrarre matrimonio nel proprio ordinamento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

matrimonio

Yemen

lotta contro la discriminazione

diritti umani

condizione della donna

diritti del bambino

convenzione internazionale

violenza sessuale