ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01092

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 86 del 27/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2013
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2013
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2013
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2013
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2013
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2013
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2013
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2013
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 27/09/2013
Stato iter:
08/10/2013
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/09/2013

RITIRATO IL 08/10/2013

CONCLUSO IL 08/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01092
presentato da
CENNI Susanna
testo di
Venerdì 27 settembre 2013, seduta n. 86

   CENNI, OLIVERIO, TERROSI, COVA, ZANIN, LUCIANO AGOSTINI, TENTORI, ANTEZZA, BRAGA e MARIANI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   sabato 15 giugno 2013 a Vivaro (Pordenone) seimila metri quadrati sono stati seminati con mais geneticamente modificato MON810 creando un altissimo rischio di contaminazione nel nostro Paese; gli agenti del Corpo forestale regionale, giunti sul luogo per effettuare i controlli necessari e accertare la regolare etichettatura delle sementi impiegate, come previsto dalla normativa in vigore, si sono visti negare l'accesso al terreno seminato e, pertanto, non hanno potuto procedere al prelievo di campioni del prodotto per condurre analisi specifiche;
   è importante sottolineare che in Friuli Venezia Giulia è in atto ormai da due anni un tentativo forzoso di introduzione delle colture OGM da parte di alcuni agricoltori che espone a forti rischi di contaminazione le produzioni agricole del territorio senza alcun rispetto della volontà popolare dei cittadini italiani che, in numerose occasioni, hanno già da tempo dichiarato la propria contrarietà all'introduzione di coltivazioni OGM sul territorio nazionale;
   il Parlamento è intervenuto sulla questione dell'avvenuta semina di mais geneticamente modificato, approvando una risoluzione ed una mozione con cui ha impegnato il Governo ad assumere iniziative immediate, al fine di evitare ogni forma di possibile contaminazione ambientale e delle produzioni agricole locali;
   anche la Conferenza delle regioni e delle province autonome, con l'ordine del giorno dell'11 luglio 2013, ha espresso forte preoccupazione per il rischio di contaminazione delle colture biologiche e convenzionali in seguito alle avvenute semine di mais MON810 in Friuli Venezia Giulia, e ha sollecitato il Governo ad adottare provvedimenti di divieto per la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul territorio nazionale;
   il Governo ha, quindi, adottato un decreto interministeriale l'11 luglio 2013 nel quale ha disposto che «la coltivazione di varietà di mais MON810, provenienti da sementi geneticamente modificate è vietata nel territorio nazionale, fino all'adozione di misure comunitarie di cui all'articolo 54, comma 3 del regolamento (CE) 178/2002 del 28 gennaio 2002 e comunque non oltre diciotto mesi dalla data del presente provvedimento»; il suddetto decreto è entrato in vigore l'11 agosto 2013, il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale;
   tuttavia ad oggi il decreto non risulta ancora applicato, poiché il territorio in cui sono avvenute le semine di mais MON810 non è stato né bonificato né sono stati messi in sicurezza i campi coltivati da prodotti non OGM dalle sicure contaminazioni dovute dalla fioritura del mais transgenico che oramai si trova ad un punto di maturazione tale da essere trebbiato;
   inoltre da notizie di stampa risulterebbe che siano molti di più i terreni coltivati ad OGM in Friuli perché l'agenzia regionale per lo sviluppo rurale Ersa rispondendo a una specifica richiesta di europarlamentari italiani ha dichiarato che «oltre ai già noti terreni coltivati con mais Ogm Mon 810 da Giorgio Fidenato a Vivaro (Pn) e a Mereto di Tomba (Ud) seminati il 15 giugno scorso, ve ne sono altri 5 sempre nel comune di Vivaro seminati il 14 aprile», confermando il tentativo forzoso di introduzione delle colture OGM in atto nella regione;
   la totale assenza di interventi di messa in sicurezza dei campi dagli OGM da parte del Corpo forestale regionale sembrerebbe causata dalla diversa interpretazione data dalla magistratura circa l'efficacia applicativa del decreto interministeriale di divieto di coltivazione di mais geneticamente modificato MON 810, ritenuto, secondo parte della magistratura, non applicabile alle semine avvenute anteriormente all'entrata in vigore del decreto interministeriale –:
   come il Governo intenda procedere per affrontare e risolvere la questione esposta in premessa, in particolare per quel che riguarda la messa in sicurezza delle produzioni agricole del territorio del Friuli Venezia Giulia dalle contaminazione OGM derivanti dalla coltivazione del mais MON 810;
   se siano state avviate indagini in relazione alle semine non autorizzate di OGM;
   se il Ministro sia a conoscenza di ulteriori coltivazioni di mais geneticamente modificato MON 810 in altri territori della regione Friuli così come risulterebbe dai dati forniti dall'agenzia regionale per lo sviluppo rurale (Ersa);
   se non ritenga, per quanto di propria competenza, che possa prodursi un danno ambientale in conseguenza della reiterata presenza in campo di colture ogm;
   se non si ritenga urgente attivarsi in sede comunitaria affinché si proceda all'approvazione di strumenti normativi che prevedano il divieto di coltivazione degli ogm da parte degli Stati membri anche per motivi diversi da quelli legati alla valutazione degli effetti negativi per la salute e per l'ambiente, in applicazione, come già avviene in altri Paesi, del principio di precauzione e di salvaguardia. (5-01092)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

FRIULI-VENEZIA GIULIA

EUROVOC :

pianta transgenica

organismo geneticamente modificato

cerealicoltura

rischio sanitario

prodotto agricolo

produzione vegetale

sementi