ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01090

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 86 del 27/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: L'ABBATE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2013
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2013
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 27/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 27/09/2013
Stato iter:
05/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/12/2013
Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 05/12/2013
Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/09/2013

SOLLECITO IL 31/10/2013

DISCUSSIONE IL 05/12/2013

SVOLTO IL 05/12/2013

CONCLUSO IL 05/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01090
presentato da
L'ABBATE Giuseppe
testo di
Venerdì 27 settembre 2013, seduta n. 86

   L'ABBATE, SCAGLIUSI, DE LORENZIS e BRESCIA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   il diritto all'istruzione è garantito dall'articolo 26 della «Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo», dall'articolo 28 della «Convenzione sui diritti dell'infanzia», dagli articoli 3, 30, 33, 34 e 177, comma 2, lettera m) della Costituzione italiana;
   le prerogative dello Stato italiano per garantire il diritto all'istruzione e alla formazione sono ribadite dall'articolo 2, comma 1, lettere a) e c), della legge 28 marzo 2003, n. 53 «Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale»;
   si apprende dagli organi di stampa (nella fattispecie La Gazzetta del Mezzogiorno del 13 settembre 2013, pag. IX, articolo «Il trasloco in un ex-convento fa insorgere alunni e docenti») della precaria situazione in cui si ritrovano oggi, a causa di un concatenarsi di spostamenti tra istituti primari e istituti secondari, gli alunni ed i docenti dell'Istituto tecnico economico «Vito Sante Longo» sito in Monopoli (Bari);
   genitori, studenti, corpo docenti e personale dell'istituto si sono riuniti in un comitato denominato «diritto allo studio»;
   la nuova collocazione prevista per l'Istituto tecnico economico «Longo» è l'ex-convento «S. Domenico», situato in pieno centro, in una viuzza stretta, senza parcheggio e incapace a contenere la biblioteca di 3.000 volumi, le attrezzature informatiche nonché mette a rischio il recepimento degli 85.000 euro previsti dal progetto PON «Giovani in tour», essendo il finanziamento connesso alla precedente sede scolastica;
   in attesa che i lavori di ristrutturazione e risistemazione del «nuovo» istituto di destinazione vengano conclusi, gli studenti sono costretti a frequentare le lezioni, con un orario dimezzato, presso il consociato Istituto tecnico tecnologico «L. Da Vinci»;
   il citato comitato «diritto allo studio» ha richiesto di verificare l'esistenza del certificato di prevenzione incendi ai vigili del fuoco e di certificare l'agibilità del «S. Domenico»; di verificare l'esistenza e la validità del certificato di conformità degli impianti elettrici e termici all'ispettorato del lavoro; di verificare che i lavori in corso siano idonei e rispettosi della storicità dell'edificio alla soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Puglia; ha presentato ricorso al TAR Puglia con «diffida per la sospensione del trasferimento coattivo IISS Monopoli»; ha presentato soluzioni alternative al trasloco nella sede «S. Domenico» informandone il medesimo Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca la cui risposta, a firma del dirigente Mario Trifiletti, è stata indirizzata al presidente della provincia di Bari invitandolo ad «addivenire ad una soluzione che non comporti il verificarsi dei disagi che potrebbero eventualmente derivare dall'effettuazione di doppi turni disposti dal medesimo dirigente scolastico presso la sede dell'Istituto tecnico industriale» a cui non è seguito alcun provvedimento da parte dell'ente locale;
   il dirigente scolastico professor Gaetano Di Gennaro, ha inviato una prima missiva in data 7 agosto 2013 informando il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca della delicata situazione che mette a rischio l'offerta formativa dell'istituto in questione; ha inviato una seconda missiva al dirigente generale dell'ufficio scolastico regionale, in data 30 agosto 2013, sulle problematiche relative alle fasi di trasloco ed ha ribadito le soluzioni alternative, prospettate nelle tre conferenze dei servizi tenutesi presso il Comune di Monopoli nei primi mesi del 2013, in una terza missiva indirizzata al presidente della provincia in data 2 settembre 2013;
   i docenti dell'istituto, in una missiva indirizzata al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ed al dirigente generale dell'ufficio scolastico regionale, hanno denunciato l'impossibilità «per la piena esplicazione dell'offerta formativa e dell'ordinario svolgimento dell'attività didattica a causa del trasferimento coatto» dell'istituto;
   insistono sul territorio del comune barese altre strutture pubbliche attualmente non utilizzate, come il caso dell'ex sede del tribunale appena trasferito nel comune di Rutigliano (Bari) con il decreto Cancellieri, la sede ENAIP oramai dismessa o l'ex sede dello stesso istituto tecnico tecnologico –:
   se il Ministro interrogato sia effettivamente a conoscenza della situazione in cui vertono studenti, docenti e personale dell'IISS «Vito Sante Longo» di Monopoli (Bari);
   se il Ministro interrogato non intenda agire in maniera rapida e tempestiva per garantire il diritto ad una completa, degna ed efficace istruzione degli studenti dell'IISS «V.S. Longo», sia quelli del settore economico che quelli del settore tecnologico che ora accolgono i colleghi presso la loro sede, contemplando le soluzioni alternative al trasferimento coattivo presso l'inidonea sede dell'ex convento «S. Domenico», offerte sia dal comitato «diritto allo studio» sia da dirigente scolastico stesso in conferenza dei servizi. (5-01090)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 dicembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-01090

  Va innanzitutto ricordato che, ai sensi dell'articolo 3 della legge 11 gennaio 1996, n. 23, la competenza per la realizzazione, la fornitura e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici, è in capo ai comuni, per quanto riguarda gli edifici da destinare a sede di scuole materne, elementari e medie (oggi scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado), e alle province, per quelli da destinare a sede di istituti e scuole secondarie di secondo grado.
  La decisione sul trasferimento dell'Istituto tecnico economico «Vito Sante Longo» presso la sede dell’ex convento «San Domenico» è stata assunta dalla Provincia di Bari nonostante il contrario avviso espresso dal dirigente scolastico, il quale aveva segnalato l'inadeguatezza della sede di destinazione che non avrebbe potuto contenere tutte le strutture dell'Istituto.
  Nelle more del trasferimento, a seguito di un esposto con il quale si richiedeva la verifica dei requisiti igienico-sanitari e di sicurezza degli ambienti di lavoro della struttura in questione, è intervenuto il servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Azienda sanitaria locale della Provincia di Bari, il quale ha riscontrato carenze di tipo strutturale e la mancanza di una parte della documentazione attestante l'idoneità della struttura. Per questa ragione, la suddetta ASL ha vietato l'avvio dell'attività didattica fino a quando non fossero realizzati gli interventi necessari.
  Al fine di assicurare il regolare svolgimento dell'attività didattica, il dirigente scolastico è stato quindi costretto a far svolgere parte delle lezioni nelle ore pomeridiane (cosiddetto doppio turno) presso il consociato Istituto tecnico industriale «L. Da Vinci». Tale situazione si è protratta fino a quando non si sono resi disponibili alcuni locali della scuola secondaria di primo grado «Sofo», presso i quali sono state collocate alcune classi dell'indirizzo economico dell'istituto «Vito Sante Longo», circostanza che ha consentito di superare la necessità delle lezioni pomeridiane.
  Questa distribuzione della didattica tra due istituti scolastici, indubbiamente disagevole, è durata fino ad oggi.
  L'Ufficio scolastico regionale per la Puglia ha informato che gli interventi di adeguamento e messa a norma dell’ex convento «San Domenico» sono in fase di ultimazione e che la certificazione di sicurezza è stata consegnata ai Vigili del Fuoco e al Servizio prevenzione e sicurezza della ASL.
  Si attende dunque l'autorizzazione della Provincia di Bari per insediare l'Istituto tecnico economico in questione presso la struttura «San Domenico», autorizzazione che si auspica possa intervenire a breve termine.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2003 0053

GEO-POLITICO:

BARI,BARI - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

dispositivo di sicurezza

istruzione

diritto all'istruzione

incendio

insegnante