ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01071

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 84 del 25/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: CRIPPA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/09/2013
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 25/09/2013
PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE 25/09/2013
MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 25/09/2013
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 25/09/2013
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 25/09/2013
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 25/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 25/09/2013
Stato iter:
26/09/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/09/2013
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 26/09/2013
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 26/09/2013
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/09/2013

SVOLTO IL 26/09/2013

CONCLUSO IL 26/09/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01071
presentato da
CRIPPA Davide
testo di
Mercoledì 25 settembre 2013, seduta n. 84

   CRIPPA, FANTINATI, VALLASCAS, PRODANI, MUCCI, PETRAROLI, DA VILLA e DELLA VALLE. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   con decreto-legge n. 1 del 2012 sulle liberalizzazioni (convertito con modificazioni dalla legge n. 27 del 2012) è stato introdotto di fatto nel sistema energetico italiano il cosiddetto «Capacity Payment», meccanismo finalizzato a remunerare i «servizi di flessibilità» delle fonti energetiche termoelettriche; questa novità normativa è stata accolta con riserva da Confindustria che nel luglio 2012 espresse «forte preoccupazione per la misura introdotta, che può innalzare ulteriormente il costo della bolletta energetica italiana per un valore compreso tra i 500 e gli 800 milioni di euro»;
   tra gli scopi impliciti del «Capacity Payment» figura quello di «contribuire» a ripagare gli investimenti di circa 25 miliardi di euro che le lobby elettriche hanno effettuato su nuovi impianti dall'anno 2000, nonostante, come cita la relazione 2005 di Assoelettrica, gli stessi produttori fossero già a conoscenza delle probabili difficoltà a rientrare dei costi sostenuti a causa del prevedibile eccesso di offerta. Enel inoltre, secondo l'associazione di settore, con questo nuovo meccanismo difficilmente riuscirebbe a ridurre il proprio debito su cui paga fior di interessi, frutto in particolar modo dell'acquisizione della spagnola Endesa, che, secondo il rapporto imprese di Mediobanca, al momento ammonta a circa 63,9 miliardi di euro;
   si apprende dalla stampa che proprio in quest'ottica, il 22 giugno 2013 Paolo Scaroni e Fulvio Conti, amministratori delegati di Eni ed Enel, si sono recati a Bruxelles, con i loro omologhi internazionali, per sostenere a livello europeo l'affermazione del «Capacity Payment», rinominato «Capacity Market» per fugare l'idea che si tratti di un sussidio statale;
   il taglio di circa 500 milioni di euro sulle bollette, previsto dal Governo, con la riduzione degli incentivi alle energie assimilate (CIP 6) e a quelle rinnovabili può trasformarsi in una misura inutile per gli utenti finali, in quanto proprio come sostegno al comparto energetico termoelettrico è prevista una spesa da parte dello Stato di circa 1,5 miliardi di euro nei prossimi 3 anni e di 1,5-2 miliardi di euro all'anno dal 2017;
   parte di queste somme, infatti, potrebbe essere scaricata dal Ministero dello sviluppo economico (MISE) e dall'Autorità garante per l'energia elettrica e il gas di nuovo sulle bollette dei consumatori, come previsto dall'articolo 34, comma 7-bis, del decreto-legge n. 83 del 2012 sulla crescita, convertito con modificazioni dalla legge n. 134 del 2012;
   ad oggi non è chiaro di quali informazioni in materia disponga il Ministero dello sviluppo economico e quali iniziative di competenza, anche di carattere normativo, intenda assumere per evitare gli aspetti critici connessi al «Capacity Payment» –:
   se il «Capacity Payment» possa costituire un sussidio e se, come aiuto di Stato, possa violare la normativa europea oltre che a determinare un ulteriore rincaro delle bollette. (5-01071)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 settembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01071

  Il decreto-legge n. 1 del 2012 sulle liberalizzazioni prevede l'adozione di indirizzi del Ministro dello sviluppo economico per adeguare l'attuale disciplina del mercato elettrico all'evoluzione del settore e contenerne i costi.
  L'attuazione di questa norma da parte Mise non è avvenuta nei tempi previsti dalla legge per definire, nella Strategia energetica nazionale, sia lo scenario base e sia il coordinarsi con le attività in corso a Bruxelles, dove sono attivi gruppi tecnici e dove saranno indicate le linee per gli interventi nazionali.
  Il Parlamento ha poi approvato l'altra norma citata dagli interroganti (articolo 34, comma 7-bis, del decreto-legge n. 83 del 2012, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 134) che, al fine di garantire una maggiore efficienza delle infrastrutture energetiche e di contenere gli oneri indiretti, dovuti alla crescita delle fonti rinnovabili non programmabili, attribuisce all'Autorità per l'energia il compito di definire le modalità per la selezione e per la remunerazione dei servizi di flessibilità assicurati dagli impianti di produzione abilitati, senza maggiori oneri per prezzi e tariffe dell'energia elettrica.
  Si tratta di due norme parallele ma riferite ad aspetti del tutto differenti: il primo, di struttura del mercato e di ridisegno di un mercato della capacità (in attuazione di un decreto legislativo del 2003); il secondo, di disciplina di un servizio per l'attuale gestione in sicurezza del sistema elettrico, che deve avvenire senza maggiori oneri per prezzi e tariffe elettriche per espressa previsione legislativa.
  Per quanto riguarda i cd. servizi di flessibilità, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha svolto una consultazione pubblica, recentemente chiusa ma non è stata ancora adottata una decisione. Faccio presente che i servizi di flessibilità necessari al sistema sono già oggi approvvigionati e remunerati nell'ambito del mercato dei servizi di dispacciamento e che, comunque, la norma non deve determinare nuovi costi.
  Per il capacity market, la creazione di un mercato della capacità è già stata prevista dal decreto legislativo n. 379 del 2003, con l'obiettivo di assicurare, attraverso meccanismi di mercato, un'adeguata capacità di generazione in un orizzonte temporale di lungo periodo, in relazione all'evoluzione della domanda di energia elettrica.
  Il meccanismo ha avuto finora attuazione secondo un sistema provvisorio. Nel 2011, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha individuato i criteri e le condizioni per una disciplina a regime, sulla cui base Terna ha svolto una apposita consultazione pubblica ed ha predisposto una proposta, basata sui criteri dell'Autorità medesima. Quest'ultima, con la delibera del 5 settembre 2013, ha completato le verifiche sulla proposta di Terna che, pertanto, dovrà essere valutata dal Ministro dello sviluppo economico.
  Ai fini della decisione finale, il MiSE terrà conto degli orientamenti e delle indicazioni della Commissione europea, che dovranno evitare il rischio di sussidi impropri e tendere ad un meccanismo unico o almeno armonizzato a livello europeo, per garantire la sicurezza del sistema ed evitare qualunque effetto distorsivo della concorrenza. Le valutazioni saranno rigorose, coordinate con l'Unione europea e strettamente connesse alle necessità della sicurezza.
  Ritengo, quindi, non rispondente alla realtà il collegamento tra le misure di riduzione del prezzo dell'energia – varate dal Governo con il «decreto del fare» – e la ventilata volontà delle istituzioni di fornire un sussidio all'industria termoelettrica nazionale.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2012 0001

EUROVOC :

fissazione dei prezzi

alleggerimento del debito

sostegno economico

risorse energetiche

consumatore

debito