ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01061

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 83 del 24/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 24/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/09/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01061
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Martedì 24 settembre 2013, seduta n. 83

   REALACCI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in data 19 giugno 2013 la Commissione ambiente del Parlamento europeo ha votato un innovativo testo di legge che rivede il regolamento europeo 842/2006 in materia di gas refrigeranti, questione di massima importanza per la lotta ai cambiamenti climatici ed altresì centrale per l'economia nazionale che produce più del 50 per cento del prodotto interno lordo europeo legato alla catena del freddo. Si evidenzia che tale documento introduce novità rilevanti quali la messa al bando dei gas brevettati a base fluoro, cosiddetti F-Gas, in tutti quei settori in cui alternative non climalteranti ed economicamente sostenibili siano già in essere, e la creazione di un mercato di quote di immissione, ispirato al principio «chi inquina paga» al fine di creare un fondo economico del quale beneficerebbero in particolar modo i cittadini dei Paesi del Sud e dell'Est Europa;
   dal dossier di Legambiente «I gas refrigeranti in Italia», in Italia, nel 2012 si stimano circa 100 mila tonnellate di gas stoccati in schiume ed apparecchi. Si tratta di un quantitativo di gas con un potenziale effetto serra di 250 milioni di tonnellate equivalenti, il 50 per cento circa del totale delle emissioni di gas serra annuali a livello nazionale. Mentre la maggior parte dei settori industriali riduce il proprio contributo di gas serra, le emissioni dei gas refrigeranti seguono pericolosamente il trend opposto e sono in costante aumento. In Italia l'incremento, per quanto riguarda gli HFC, negli ultimi dieci anni, rispetto a una diminuzione generale delle emissioni di gas serra del 9 per cento, è addirittura del 341 per cento;
   lo studio preliminare collegato al regolamento incaricato dalla Commissione europea dimostra che in moltissime applicazioni industriali, commerciali e domestiche i gas fluorurati non sono più necessari e in alcuni casi non sono neanche più uno standard di mercato;
   un recente rapporto internazionale dell'organizzazione non governativa «Eia International» e un'ampia ricerca dell'agenzia Shecco dimostrano ampiamente come le applicazioni a base di gas naturali, liberi da brevetti, prodotti anche in Italia e più economici dei gas fluorurati, sono in aumento in tutto il mondo ed in particolare in Europa;
   in Italia opera inoltre un gran numero di aziende manifatturiere e di servizio che sono leader di mercato nelle tecnologie basate sui gas naturali, quali l'anidride carbonica, l'ammoniaca e gli idrocarburi, e tali aziende si vedrebbero fortemente avvantaggiate dal testo di legge varato dal Parlamento europeo, che assegna loro un vantaggio competitivo in virtù del posizionamento che hanno saputo conquistarsi in questi mercati negli anni, aprendo la strada quindi per una stagione di investimenti e consolidamenti che tutelerebbe le migliaia di posti di lavoro del comparto produttivo che li impiega;
   la produzione dei gas fluorurati impiegati oggi nel condizionamento nel raffreddamento, negli spray e nelle schiume ritardanti è quasi integralmente realizzata in estremo Oriente sotto brevetti internazionali e tali gas rappresentano una voce di importazione netta per il nostro Paese, dove le aziende che li impiegano pagano tali prodotti a prezzi sostenuti;
   la predetta revisione del regolamento (UE) 842/2006 figura come un intervento tra i più concreti ed ambiziosi mai varati in Europa per il contrasto ai cambiamenti climatici, perché incide sostanzialmente in un settore che, diversamente, la Commissione europea prevede possa pesare fino al 20 per cento delle emissioni di gas serra continentali al 2050 –:
   quale posizione intenda mantenere il Governo per rafforzare la filiera delle aziende che hanno fatto del riciclo, recupero e riuso dei gas refrigeranti fluorurati e dell'impiego dei gas alternativi naturali la loro attività principale, e quale iniziative intenda intraprendere per agevolare la rapida transizione del mercato verso l'impiego di gas rigenerati e di alternative naturali; se il Ministro interrogato non ritenga di dover sostenere con forza a livello comunitario la rapida messa al bando dei gas fluorurati climalteranti e la previsione di una tassa di introduzione di tali gas per sostenere con misure a costo zero per le finanze pubbliche questo importante comparto della green economy che tanto rappresenta per il nostro Paese.
(5-01061)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

inquinamento atmosferico

protezione dell'ambiente

gas

riduzione delle emissioni gassose

agente inquinante dell'atmosfera

cambiamento climatico