ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01058

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 83 del 24/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: AIRAUDO GIORGIO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 24/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 24/09/2013
Stato iter:
08/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/10/2013
Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 08/10/2013
Resoconto AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/09/2013

DISCUSSIONE IL 08/10/2013

SVOLTO IL 08/10/2013

CONCLUSO IL 08/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01058
presentato da
AIRAUDO Giorgio
testo di
Martedì 24 settembre 2013, seduta n. 83

   AIRAUDO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   con un comunicato stampa, la Fiom-Cgil ha reso noto che il 17 settembre 2013 si è svolto presso la regione Piemonte l'esame «congiunto» per la cassa integrazione degli stabilimenti della carrozzeria di Mirafiori, Maserati e Itca;
   tale esame «congiunto» è stato svolto negli uffici dell'assessorato al lavoro con l'azienda e le sigle sindacali con le quali è stato concluso l'accordo per la proroga della cassa;
   tuttavia, tra le associazioni sindacali mancava la Fiom-Cgil, la quale – pur presente insieme alle altre sigle per partecipare alla riunione – è stata esclusa dalla regione;
   la regione, infatti, ha convocato separatamente la Fiom-Cgil e – si ribadisce che la sigla sindacale era presente nei locali dell'assessorato per poter partecipare all'esame congiunto con le altre sigle sindacali e l'azienda e di questa sua intenzione aveva preavvertito la regione – non ha voluto saperne di svolgere un incontro unico, ricevendo la Fiom-Cgil solo al termine del confronto con le altre sigle;
   in tal modo la regione ha siglato l'accordo per la proroga della cassa con tutte le sigle sindacali e l'azienda, ma non con la Fiom-Cgil, con la quale l'incontro si è chiuso con un verbale nel quale la Fiom-Cgil ha ribadito di considerare irregolare la procedura stessa in quanto l'esame congiunto era stato già svolto in precedenza con solo una parte delle organizzazioni sindacali, tanto più che nel corso di questa riunione era già stato sottoscritto l'accordo;
   il mancato svolgimento di un esame congiunto che includesse anche la Fiom a giudizio dell'interrogante ha leso un principio, che va letto anche alla luce della sentenza della Corte costituzionale, che impone alle istituzione di garantire pari dignità a tutti i soggetti sindacali, garantendo modalità di convocazioni uguali per tutti e la possibilità per ciascuno di incidere sugli accordi presi;
   il segretario provinciale della Fiom-Cgil, Federico Bellono, ha dichiarato: «siamo stufi, quando si parla di Fiat, di arrivare ai tavoli della Regione quando gli altri se ne vanno e dopo che hanno già siglato gli accordi. A nostro giudizio, la procedura rischia di essere illegittima e delle eventuali conseguenze la responsabilità è tutta della Regione, che avrebbe fatto meglio a non assumersi l'onere delle convocazioni separate» –:
   se non ritenga di assumere iniziative normative per affermare e ribadire il principio innanzi espresso, indicando puntualmente che corrisponde a comportamento anti-sindacale la modalità di convocazione separata di alcune sigle sindacali perché poco o per nulla gradite. (5-01058)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 8 ottobre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-01058

  Con il presente atto parlamentare l'onorevole Airaudo richiama l'attenzione del Governo sulla convocazione separata della FIOM-CGIL ai tavoli convocati presso la regione Piemonte per l'esame congiunto della situazione aziendale di FIAT e chiede al Governo se intenda assumere iniziative normative volte a riaffermare le prerogative sindacali in sede di trattative.
  Al riguardo la regione Piemonte ha fatto sapere che, a seguito della mancata sottoscrizione da parte della FIOM del Contratto collettivo specifico di lavoro, FIAT, dal 1o gennaio 2012, ha sempre inviato alla regione Piemonte due diverse comunicazioni di richiesta di esame congiunto relativamente alle domande di CIGS per Aziende appartenenti al Gruppo: una comunicazione inviata alle RSA e alle Organizzazioni sindacali firmatarie del CCSL e un'altra alla sola FIOM-CGIL.
  Conseguentemente, dal 1o gennaio 2012 la regione Piemonte ha ritenuto di dover convocare nella stessa giornata, ma ad orari diversi, le Organizzazioni sindacali firmatarie del CCSL per le quali l'esame congiunto serviva sostanzialmente a ratificare in sede istituzionale l'accordo raggiunto in sede aziendale, e successivamente la FIOM-CGIL.
  Questa modalità di convocazione delle parti, secondo quanto appreso dalla regione Piemonte, aveva lo scopo di fare in modo che l'Azienda fornisse anche alla FIOM-CGIL, che non ha mai formalmente eccepito l'illegittimità della procedura e si è sempre presentata ai tavoli all'ora stabilita, il dettaglio del programma a supporto delle domande di CIGS relative al Gruppo FIAT.
  Questa stessa prassi è stata seguita dalla regione Piemonte anche nel caso in questione che riguarda la proroga della CIGS per riorganizzazione aziendale dello stabilimento di Mirafiori.
  Lo scorso 5 settembre FIAT GROUP AUTOMOBILES SpA, con due distinte note, ha inviato alla regione Piemonte richiesta per esperire la procedura di esame congiunto sulla domanda di proroga della CIGS per riorganizzazione aziendale dal 1o ottobre 2013 al 28 settembre 2014 relativa allo stabilimento di Mirafiori.
  Una lettera era indirizzata, oltre che alla regione Piemonte, alle Organizzazioni sindacali FIM-CISL, UILM-UIL, FISMIC, UGL Metalmeccanici, Associazione Quadri e Capi Fiat e alle RSA aziendali. L'altra, oltre che alla regione Piemonte, alla sola FIOM, «rilevato che, successivamente alla comunicazione aziendale del 2 settembre 2013 indirizzata alla FIOM nazionale non sono, ad oggi, ancora pervenute nomine ovvero conferme della vostra RSA nello stabilimento in oggetto...».
  La regione Piemonte ha quindi provveduto a convocare l'Azienda e le Organizzazioni sindacali FIM-CISL, UILM-UIL, FISMIC, UGL Metalmeccanici, Associazione Quadri e Capi Fiat che il 9 settembre 2013 avevano sottoscritto in sede sindacale l'accordo sulla proroga della CIGS per riorganizzazione aziendale alle ore 9.00 del giorno 17 settembre 2013, mentre Azienda e FIOM-CGIL sono state convocate per le ore 11.00 dello stesso giorno.
  Nel verbale di esame congiunto sottoscritto con Azienda, FIM-CISL, UTLM-UIL, FISMIC, UGL Metalmeccanici, Associazione Quadri e Capi Fiat, le parti si sono date atto di aver esperito con esito positivo la procedura di esame congiunto prevista dalla normativa vigente.
  Nel verbale di incontro sottoscritto con l'Azienda e la FIOM-CGIL, di contro, la FIOM-CGIL ha chiesto che venisse verbalizzato che – cito testualmente – «L'incontro non costituisce esame congiunto in quanto la procedura si è svolta in modo irregolare, e non può quindi considerarsi esperita regolarmente sia perché l'esame congiunto è già stato esperito solo con una parte delle Organizzazioni sindacali sia perché questa riunione è stata convocata successivamente all'esame congiunto con le altre Organizzazioni sindacali, con sottoscrizione di un accordo a ratifica di un intesa raggiunta separatamente in sede aziendale».
  La regione Piemonte ha ribadito alle parti presenti la legittimità della procedura sulla richiesta di proroga della CIGS per riorganizzazione aziendale da parte di FIAT GROUP AUTOMOBILES S.p.A, stabilimento Mirafiori per il periodo 1o  ottobre 2013-30 settembre 2014 in quanto svoltosi nel pieno rispetto del dettato normativo in materia (articolo 5 legge n. 164 del 1975, articolo 2 legge n. 223 del 1991 e articolo 2 decreto del Presidente della Repubblica n. 218 del 2000), concludendo la procedura attivata.
  Ciò premesso, per quanto concerne il riferimento alla sentenza della Corte Costituzionale n. 231 del 24 luglio 2013 preciso che, con la medesima, la Consulta ha sancito il superamento del criterio che lega la titolarità della rappresentanza in azienda (i.e. la legittimazione a costituire le RSA) alla sottoscrizione di un accordo collettivo, ponendo invece l'accento sulla partecipazione al negoziato.
  Conseguentemente, l'articolo 19 della legge n. 300 del 1970 (cosiddetto Statuto dei lavoratori) non potrà più essere interpretato nel senso di negare la possibilità di costituire RSA ad un sindacato che – nel legittimo esercizio delle proprie prerogative – decida di non sottoscrivere i contratti collettivi applicati in azienda, qualora lo stesso abbia partecipato alla negoziazione in base alla propria capacità di imporsi al datore come controparte contrattuale.
  La sentenza non esamina, invece, le modalità e le tempistiche con cui ammettere al tavolo delle trattative le organizzazioni sindacali anche nel caso delle procedure di «esame congiunto» quale quella che qui viene in rilievo.
  Pertanto, pur riconoscendosi l'obiettiva peculiarità della vicenda segnalata, non sembra che il richiamo alla recente decisione della Corte Costituzionale fornisca elementi risolutivi per definire la vicenda stessa.
  In conclusione, ritengo che il pieno esercizio dell'autonomia contrattuale (che il Governo deve necessariamente rispettare) dovrebbe consentire alle parti del negoziato di rinvenire nell'ambito dei propri rapporti bilaterali le più adeguate soluzioni a criticità del tipo di quella segnalata.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

sindacato

cassa integrazione

Piemonte

stabilimento