Legislatura: 17Seduta di annuncio: 78 del 17/09/2013
Primo firmatario: LOREFICE MARIALUCIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 17/09/2013 GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/09/2013 DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 17/09/2013 MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 17/09/2013 BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 17/09/2013 GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/09/2013 DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/09/2013
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/09/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 23/10/2014 Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) REPLICA 23/10/2014 Resoconto LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/09/2013
DISCUSSIONE IL 23/10/2014
SVOLTO IL 23/10/2014
CONCLUSO IL 23/10/2014
LOREFICE, CECCONI, SILVIA GIORDANO, DALL'OSSO, MANTERO, BARONI, GRILLO e DI VITA. —
Al Ministro della salute
. — Per sapere – premesso che:
il 24 luglio 2008 nel quartiere Eur di Roma a seguito della demolizione per implosione del velodromo costruito negli anni ’60 si sprigionava una enorme nube di polveri che si diffondeva in un'ampia area residenziale, senza un preventivo monitoraggio ambientale;
dalla relazione concluda pubblicata dall'ASL RMC, successivamente alla bonifica dell'area, è emerso che dei 4.535 chilogrammi di materiali in cemento amianto rinvenuti nell'area almeno 130 chilogrammi sono sicuramente coinvolti nell'implosione con la conseguenza che vi è stata certamente dispersione di amianto nell'aria;
le malattie da amianto si manifestano anche diversi anni dopo l'esposizione allo stesso, e i cittadini all'epoca residenti nell'area vivono tutt'oggi con la paura di potersi ammalare –:
se il Ministro interrogato intenda promuovere, per quanto di competenza, una indagine epidemiologica finalizzata al controllo dello stato di salute dei cittadini anche all'epoca dei fatti residenti nella zona limitrofa all'ex velodromo, al fine di garantire agli stessi il diritto costituzionale alla salute. (5-01020)
In merito alla questione concernente la demolizione del Velodromo, la Prefettura di Roma ha acquisito dalla regione Lazio le seguenti notizie.
Nell'anno 2005 l'EUR Spa ha effettuato la mappatura dei materiali contenenti amianto del sito in esame ed ha provveduto alla loro bonifica.
Nel luglio 2008 la tribuna centrale dell’ex Velodromo olimpico di Roma è stata demolita per implosione, con produzione di una nube di polvere che si è dispersa nell'ambiente circostante.
Per fronteggiare l'evento, sono state interessate le seguenti Autorità: Prefettura, Protezione Civile, Genio Pionieri, Vigili del Fuoco, Autorità di Ordine Pubblico.
Nei giorni immediatamente successivi all'implosione, il Servizio PreSAL della AUSL RMC ha effettuato un sopralluogo nel cantiere, senza tuttavia accedere alle macerie in quanto l'area era sotto sequestro.
Nel mese di settembre 2008, anche a seguito del primo esposto della cittadinanza, è stato effettuato un nuovo sopralluogo, nel corso del quale sono stati prelevati alcuni campioni di materiali tra le macerie delle strutture demolite, che sono risultati, dalle analisi effettuate, esenti da amianto.
In occasione dello stesso sopralluogo, si è riscontrata, in un'area non interessata dalla demolizione, la presenza di una tubazione passacavi di materiale sospetto, affogata nella muratura della parete di un sottopassaggio. L'analisi di tale materiale ha dimostrato la presenza di amianto (si trattava di una tubazione in cemento-amianto).
Conseguentemente, l'EUR Spa ha provveduto, attraverso un'impresa abilitata, ad effettuare una mappatura dei materiali contenenti amianto presenti nel sito, in esito alla quale è stata individuata un'ampia rete di tubazioni in cemento-amianto nel sottosuolo, prevalentemente in prossimità della pista, che non erano stati interessati dalla demolizione, ma che dovevano essere rimossi in condizioni di sicurezza, per evitare che fossero danneggiati e dispersi nell'ambiente durante le operazioni di scavo nell'area. Tutte le attività sono state vigilate dal Servizio PreSAL della AUSL RMC.
In totale, sono stati rimossi 4.535 chilogrammi di materiali contenenti amianto, come desunto dai formulari di identificazione dei rifiuti avviati in discarica.
In considerazione dei fatti e per rispondere alle preoccupazioni della cittadinanza, il Servizio PreSAL ha ritenuto opportuno ricostruire «ex post» le conseguenze e l'impatto della medesima, verificando in maniera approfondita la possibile presenza di materiali di amianto nella tribuna al momento dell'implosione, e di stimare i quantitativi coinvolti, attraverso:
attività di sopralluogo;
analisi di documentazione inerente la costruzione del sito;
analisi del materiale costituente le macerie;
monitoraggi ambientali.
Complessivamente, il quantitativo totale di tutti i materiali in cemento-amianto ritrovati tra le macerie della tribuna è risultato ammontare a 130 chilogrammi. Le macerie totali rimosse erano 18.630 metri cubi.
Durante la bonifica dei materiali interrati e l'esame delle macerie sono stati effettuati campionamenti di fibre aerodisperse, sia personali che ambientali, nell'area di cantiere, che hanno dato esito negativo (assenza di fibre di amianto).
Tutte le analisi sono state effettuate in microspia elettronica a scansione (SEM), con la collaborazione del Centro Regionale Amianto di Civitacastellana – AUSL Viterbo.
Tutti i dati riportati nella relazione conclusiva dei competenti Servizi del Dipartimento di Prevenzione della AUSL RMC, sull'attività svolta riguardo alla presenza di amianto nell'area dell’ex Velodromo olimpico dell'EUR, sono stati trasmessi all'Istituto Superiore di Sanità.
L'Istituto Superiore di Sanità, sulla base dei dati ricevuti ed esaminati, e delle evidenze sperimentali, ha escluso, nel proprio parere, con ampi margini di probabilità, un'esposizione significativa per i cittadini che si trovavano nella zona il giorno della demolizione dell'area del Velodromo olimpico.
Inoltre, rispondendo ad un quesito formulato dal Comitato Salute ed Ambiente EUR nel 2009, l'Istituto Superiore di Sanità rassicurava in merito al fatto che non è stata riscontrata alcuna contaminazione atmosferica causata da fibre di amianto e, poiché tale contaminazione è risultata assente durante le operazioni di rimozione delle macerie, non vi è motivo di ipotizzarla presente durante l'evento della demolizione del Velodromo.
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