Legislatura: 17Seduta di annuncio: 78 del 17/09/2013
Precedente numero assegnato: 4/01100
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 17/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 SCOPELLITI ROSANNA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/09/2013 GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2013 ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2013 LATRONICO COSIMO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/09/2013 MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/09/2013 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/09/2013 CASSANO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2013 DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 FAVA CLAUDIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2013 RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 17/09/2013 PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE 17/09/2013 MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 17/09/2013 NARDI MARTINA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 PIAZZONI ILEANA CATHIA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 LACQUANITI LUIGI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 LAVAGNO FABIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013 RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/09/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/09/2013
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/09/2013
RITIRATO IL 18/11/2013
CONCLUSO IL 18/11/2013
PELLEGRINO, QUARANTA, MELILLA, DURANTI, PANNARALE, MATARRELLI, PALAZZOTTO, ZARATTI, SANNICANDRO, SCOPELLITI, GADDA, ROSATO, LATRONICO, MANNINO, TERZONI, CASSANO, DI SALVO, FAVA, BRATTI, RIZZETTO, PRODANI, MATARRESE, NARDI, PIAZZONI, NICCHI, COSTANTINO, LACQUANITI, LAVAGNO e RICCIATTI. —
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. — Per sapere – premesso che:
Trenitalia ha deciso, dallo scorso settembre 2011, di sopprimere i treni notturni diretti nord-sud, patrimonio storico della comunità nazionale, provocando così la perdita del posto di lavoro di tutti gli 800 addetti a questo servizio;
questa decisione, che privilegia l'alta velocità ed i treni a maggior costo per l'utenza, costituisce una inaccettabile riduzione del servizio pubblico, in un settore in cui la domanda da parte dell'utenza non è mai diminuita, costringendo gli utenti e le loro famiglie a dover sostenere maggiori e gravose spese per effettuare diversi cambi di treno, a prezzi di biglietto sempre più elevati, e a orari di più difficile gestione;
in particolare, per la comunità del Monfalconese (Gorizia) dove la presenza di emigranti di provenienza dal Sud di Italia è prevalente, questa decisione costituisce un'offesa e un danno alle tante famiglie di lavoratori e studenti di origine di altre zone d'Italia, e a tutti coloro che per ragioni anche familiari, o di semplice vacanza, sono soliti viaggiare da un capo all'altro della penisola;
ridurre le linee ferroviarie significa limitare il diritto di scelta dei cittadini alle forme di mobilità, incentivando un uso ancora più smodato del mezzo privato, o assoggettando di fatto le persone a ricorrere alle compagnie aeree che spesso praticano già costi elevati e che potrebbero aumentarli in assenza di concorrenza con il servizio treni notte;
Trenitalia, per quanto risulta agli interroganti, non ha neppure previsto di migliorare le linee ferroviarie che collegano comunque i capoluoghi di provincia del Friuli Venezia Giulia, con Venezia Mestre e da lì con il resto d'Italia;
la Costituzione italiana, così come le altre Costituzioni degli Stati di democrazia liberale, garantisce la libertà di circolazione (si veda l'articolo 16 della Costituzione, secondo cui: «Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità e di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvi gli obblighi di legge»);
l'Unione europea è nata intorno ad alcuni grandi principi ed obiettivi, fra i quali va evidenziato, nell'ottica della costruzione di un mercato concorrenziale delle merci e delle prestazioni lavorative, il principio della libertà circolazione di merci e persone nel territorio degli Stati membri. Nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, ora incorporati nel Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa, la libertà di circolazione è garantita all'articolo II-105 (che recita: «Ogni cittadino dell'Unione ha il diritto di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. La libertà di circolazione e soggiorno può essere accordata, conformemente al Trattato che istituisce la Comunità europea, ai cittadini dei paesi terzi che risiedono legalmente nel territorio di uno Stato membro») –:
quali iniziative urgenti si intendano adottare per sostenere il ripristino dei treni notte, anche d'intesa con i sindaci delle città interessate al percorso dei medesimi treni, tra cui quelli di Trieste (Udine che converge su Cervignano, Pordenone su Venezia e Gorizia su Monfalcone), Venezia, Bari, Lecce, Palermo, Reggio Calabria, e Catania;
se e quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo al fine di consentire il perseguimento di tale citato obiettivo anche coinvolgendo le regioni interessate dal percorso dei treni notte, tra cui la regione Friuli Venezia Giulia, la regione Veneto, la regione Puglia e la regione Sicilia;
quali iniziative urgenti saranno assunte dal Governo per la tutela dei lavoratori già impiegati al servizio dei treni notte, soprattutto in questa fase difficile dell'economia nazionale;
quali iniziative di competenza si intendano assumere, in tutte le sedi necessarie possibili, per consentire la revisione degli orari di collegamento tra Monfalcone e Venezia Mestre, per ottenere un regime più agevole delle coincidenze e dei collegamenti tra le linee dai capoluoghi di provincia del Friuli Venezia Giulia e del resto d'Italia;
quali iniziative si intendano assumere per riqualificare i fondamentali nodi intermodali di Monfalcone e Cervignano e le loro stazioni ferroviarie;
quali iniziative saranno adottate dal Governo per promuovere un tavolo di confronto con Trenitalia e la regione Friuli Venezia Giulia. (5-01016)
EUROVOC :trasporto ferroviario
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soppressione di posti di lavoro
Friuli-Venezia Giulia
protezione del consumatore
organizzazione dei trasporti