ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01010

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 78 del 17/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 16/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/09/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01010
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Martedì 17 settembre 2013, seduta n. 78

   PRODANI e RIZZETTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il 29 ottobre 2010 il Ministro dell'economia e delle finanze dell'ultimo Governo Berlusconi, Giulio Tremonti, ha sottoscritto con il presidente della regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo un patto che garantiva allo Stato 770 milioni di euro dalla regione (suddivisi in due anni) per l'attuazione del federalismo fiscale, intervenendo tra l'altro su alcune fonti dell'autonomia finanziaria della regione a statuto speciale;
   con il cambio di scenario politico e i tagli imposti dall'Esecutivo di Mario Monti, la giunta regionale ha congelato il trasferimento di alcune risorse dovute allo Stato, decisione che ha determinato il ricorso dal Governo alla Corte costituzionale, conclusosi con una sentenza contraria alla regione che avrebbe violato il principio di «leale collaborazione»;
   la regione Friuli Venezia Giulia, quindi, dovrà rispettare le condizioni previste dal patto stipulato nel 2010 malgrado l'aggravarsi della crisi economica che ha reso sempre meno competitive le aziende locali rispetto a quelle presenti negli Stati frontalieri (Austria, Slovenia e Croazia);
   l'8 agosto 2013 sul quotidiano Il Piccolo di Trieste è stato pubblicato un articolo relativo alla lettera aperta inviata dal vicepresidente regionale di Federmotorizzazione, Oscar Zorgniotti, alla governatrice Debora Serracchiani e al Sindaco di Gorizia Ettore Romoli;
   la missiva evidenzia il crollo dell'attività delle officine e delle carrozzerie isontine che soffrono non solo la mancanza di lavoro ma anche la concorrenza spietata da parte dei colleghi sloveni e austriaci;
   nel documento Zorgniotti evidenzia anche i principali vantaggi esistenti in Slovenia: la fiscalità «di vantaggio» relativa alle imposte dirette per le quali esiste un'unica aliquota del 20 per cento; la formazione sulla sicurezza a costo zero perché svolta in azienda dal datore di lavoro, pur dovendo rispettare un regolamento molto severo; il costo dell'energia inferiore di circa il 30 per cento rispetto al nostro;
   la lettera si conclude facendo presente che la sintesi esposta, relativa allo studio di settore regionale su vendita e assistenza auto e moto, «potrebbe essere calzante per tutte le tipologie di attività, in Friuli ed in particolar modo per la provincia di Gorizia». Per questo motivo «si chiede la convocazione di un Tavolo regionale per gli studi di settore dove segnalare all'amministrazione finanziaria la particolare gravità della situazione, specialmente per le imprese di confine per le quali la crisi in atto viene accentua dallo svantaggio competitivo nei confronti delle attività dei Paesi confinanti»;
   la concorrenza slovena causata dalla fiscalità «di vantaggio» si è acuita ulteriormente per tabaccai e veterinari;
   questi ultimi, come riportato da un articolo de Il Piccolo di Trieste dell'11 settembre 2013, hanno denunciato con un comunicato l'impossibilità di instaurare un rapporto di sana e reciproca collaborazione con i colleghi sloveni. «Con rammarico si è constatato come la struttura veterinaria posta a Kronberg (Nova Gorica), appena oltreconfine, persista in un'impostazione professionalmente alquanto discutibile. Una posizione di puro isolamento, a giudicare dagli intensi scambi interculturali con altre realtà veterinarie slovene, a partire dalla vicina Postumia, ma anche con la stessa Lubiana»;
   è peggiorata anche la situazione dei tabaccai di Gorizia e provincia, come riportato da un articolo pubblicato da Il Messaggero Veneto del 12 settembre 2013, che riporta le dichiarazioni del il neopresidente provinciale della Federazione italiana tabaccai (Fit) Andrea Azzalini. Secondo quest'ultimo «si sta delineando uno scenario che era prevedibile. Con meno soldi in tasca i clienti goriziani ed isontini che ancora acquistavano le sigarette nelle nostre tabaccherie se ne vanno in Slovenia per risparmiare. È chiaro che a queste condizioni non possiamo minimamente competere visto che pochi metri oltre confine si possono trovare praticamente gli stessi prodotti a prezzi inferiori del 30 o addirittura 40 per cento. L'esodo nel 2013 è progressivamente peggiorato e del resto con l'apertura delle frontiere e l'abolizione dei controlli ai valichi ormai non esiste alcun deterrente. Chiunque può acquistare fino a 800 grammi per uso personale che equivalgono a quattro stecche»;
   in risposta alla grave situazione economica in atto, la presidente Serracchiani si è detta pronta ad acquisire più competenze per limitare i trasferimenti a Roma previsti dall'accordo Tondo-Tremonti, senza considerare una seria revisione del patto stesso, sottoscritto nel 2010;
   per superare le attuali difficoltà e rilanciare le attività produttive della regione bisogna ricorrere a tutti gli strumenti a disposizione – dalla semplificazione amministrativa alla strutturazione coerente di centri di ricerca – tenendo presente però le specificità e le peculiarità del territorio;
   sono necessarie misure straordinarie per fronteggiare adeguatamente la concorrenza di Slovenia, Austria e Croazia visto che la situazione economica del Friuli Venezia Giulia è il risultato, oltre che della crisi strutturale del Paese, anche di una disparità che, dal piano burocratico a quello fiscale, non permette alle aziende locali di competere ad armi pari con quelle situate solo a qualche chilometro di distanza, ma oltre confine –:
   se il Ministro interrogato intenda rivedere, con la rappresentanza regionale del Friuli Venezia Giulia il patto sottoscritto nel 2010 che, a causa del progressivo peggioramento delle condizioni economiche, costituisce un ostacolo alla ripresa del tessuto produttivo locale. (5-01010)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

federalismo

impresa pubblica

semplificazione delle formalita'

condizione economica

imposta diretta

indipendenza economica