ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01009

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 78 del 17/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: BERGAMINI DEBORAH
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 16/09/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/09/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01009
presentato da
BERGAMINI Deborah
testo di
Martedì 17 settembre 2013, seduta n. 78

   BERGAMINI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   da recenti notizie di stampa si apprende che la corte d'appello di Roma ha revocato il divieto di dimora che pendeva su un uomo, condannato nel 2011 per pedofilia nei confronti di una bambina di cinque anni, sua vicina di casa, e che quindi, in attesa della sentenza della Corte di Cassazione, può tornare a vivere accanto alla ragazza oggi tredicenne;
   la lunga serie di abusi, perpetrati tra il 2005 e il 2008, ha avuto luogo quando la bambina veniva spesso affidata ai vicini di casa, un militare in pensione e la moglie. All'epoca dei fatti la bimba ha cominciato a soffrire di tachicardia parossistica, segnale evidente che qualcosa di anomalo stava accadendo, però soltanto nel 2010 la vittima ha avuto la forza e il coraggio di raccontare la vicenda ed è quindi scattata la denuncia nei confronti dell'uomo, condannato poi con rito abbreviato a tre anni di reclusione;
   al momento della sentenza di primo grado sull'uomo già pendeva il divieto di dimora, che comprendeva il palazzo e le vie vicine a dove vive la bambina. Tale divieto è stato però violato dall'ex militare e quindi successivamente è stato esteso a tutto il Lazio;
   a maggio 2013 la condanna è stata confermata in secondo grado, mentre a luglio 2013 la corte di appello di Roma ha revocato il divieto di dimora per la caduta delle esigenze cautelari, «dato il tempo trascorso dall'adozione della misura» e «l'età avanzata dell'imputato», permettendo così all'uomo di tornare ad abitare vicino alla vittima;
   la vicenda ha destato molta amarezza e perplessità nell'opinione pubblica e nell'interrogante poiché a seguito di tale decisione la ragazza vittima degli abusi si trova a subire nuovamente un duro attacco, a livello emotivo e psicologico, poiché costretta suo malgrado ad abitare vicino al suo aguzzino;
   a parere dell'interrogante la sentenza dimostra come l'esercizio formale del diritto non sempre corrisponda ad una applicazione sostanziale della giustizia;
   si tratta di un caso che si può ripetere spesso anche perché chi violenta minori è raramente uno sconosciuto che vive altrove e che scompare definitivamente dalla loro vita, mentre nell'85 per cento dei casi si tratta di un conoscente o di un parente;
   è necessario ed urgente che vengano previsti ulteriori inasprimenti delle pene concernenti i reati sessuali contro minori e che vengano varate misure efficaci ed adeguate che tutelino maggiormente le vittime della violenza e che allontanino definitivamente, come accade in altri Paesi europei tra cui la Francia, i pedofili dalle loro vittime –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto in premessa e di quali elementi dispongano in merito alla vicenda;
   quali iniziative di competenza, anche di carattere normativo, intendano adottare per impedire il verificarsi di episodi come quello sopra descritto e per tutelare l'integrità emotiva e psicologica di minori coinvolti in casi analoghi, attraverso l'adozione di misure efficaci finalizzate, da un lato, al contrasto dell'aberrante fenomeno della pedofilia e, dall'altro, all'appropriato sostegno delle vittime;
   quali iniziative di competenza intendano adottare per sensibilizzare e formare la magistratura in merito ad un approccio e a una tutela corretti nei confronti delle vittime di violenza sessuale, stante il fatto che le ricadute psicologiche della stessa, che permangono negli anni, vengono spesso sottovalutate. (5-01009)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

vittima

aiuto alle vittime

aiuto sociale

violenza sessuale