ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00998

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 76 del 12/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/09/2013
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/09/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 24/09/2013
Stato iter:
30/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/10/2013
Resoconto GIORDANI SIMONETTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 30/10/2013
Resoconto PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 30/10/2013
Resoconto GIORDANI SIMONETTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/09/2013

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 24/09/2013

DISCUSSIONE IL 30/10/2013

SVOLTO IL 30/10/2013

CONCLUSO IL 30/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00998
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Giovedì 12 settembre 2013, seduta n. 76

   PRODANI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   secondo i dati recentemente diffusi da Federturismo Confindustria, gli introiti dell'estate turistica italiana appena trascorsa sono salvi solo grazie all'affluenza degli stranieri;
   infatti il calo delle presenze e la contrazione della spesa pro capite del 7 per cento rispetto all'anno scorso hanno seriamente minacciato la stagione estiva 2013: il 30 per cento degli italiani ha preferito le località marittime della Sicilia, Puglia e Sardegna e all'estero ha scelto Grecia, Croazia e Baleari optando per un soggiorno di una settimana in strutture alberghiere;
   questa tendenza è già stata fotografata dalla Banca d'Italia nel rapporto mensile sul turismo internazionale del giugno 2013, in base al quale le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 3.443 milioni, sono aumentate del 5,5 per cento mentre quelle dei viaggiatori italiani all'estero, per 1.721 milioni, sono cresciute del 6,6 per cento rispetto all'anno precedente;
   per la Federazione dell'industria turistica «è evidente che la situazione di crisi generalizzata e la minore capacità di spesa degli italiani richiedono urgenti provvedimenti da parte del governo per migliorare l'attrattività dell'Italia e dei suoi prodotti sui mercati internazionali, individuando quelle risorse indispensabili per sostenere gli attrattori fondamentali come la cultura e il paesaggio»;
   l'esecutivo presieduto dal Presidente Letta finora, secondo l'interrogante, non si è interessato seriamente al comparto turistico, volano per la ripresa economica del Paese, avendo esso contribuito nel 2012 al prodotto interno lordo (Pil) con oltre 130 miliardi di euro e con circa 2,2 milioni di persone occupate;
   il Governo in carica, infatti, si è limitato a trasferire, con l'articolo 1 della legge n. 71 del 2013 di conversione del decreto «omnibus» sull'emergenza ambientale (n. 43 del 2013), le funzioni del dipartimento del turismo dalla Presidenza del Consiglio dei ministri al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (commi 2-8), congelando di fatto l'operatività amministrativa del dipartimento stesso;
   quest'intervento ha causato la paralisi delle attività per le complesse procedure di trasferimento al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo delle risorse umane, strumentali e finanziarie del dipartimento. I tempi del trasferimento, infatti, sono estremamente lunghi perché, dopo l'emanazione del previsto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, tutte le risorse allocate al dipartimento dovranno essere versate al Ministero dell'economia e delle finanze che successivamente dovrà ritrasferirle agli altri dicasteri sui quali ricadranno le azioni pianificate dal dipartimento;
   inoltre, dovrà essere creata una struttura apposita presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, circostanza che richiederà ulteriore tempo;
   la lentezza burocratica determinata dal provvedimento governativo rischia di bloccare per almeno 6 mesi oltre 100 milioni di euro di trasferimenti alle regioni per progetti di eccellenza, 8 milioni per le reti d'impresa, 10 milioni per i progetti innovativi degli enti locali, circa 5 milioni per gli ultimi 2 anni di contributi ad enti locali e associazioni per la promozione del turismo, quasi 5 milioni per i buoni vacanze, 3 milioni per circa 2000 pratiche di rimborso ai consumatori per il fondo di garanzia, 6 milioni per l'alta formazione professionale e 10 milioni per la programmazione di fondi strutturali;
   a rischio anche l'operatività dell'Agenzia per il turismo-Enit, con il «congelamento» delle risorse fondamentali per la realizzazione delle agevolazioni per il rilascio dei visti turistici (circa un milione e 600mila euro) e per la promozione dell'Expo 2015 (circa 3 milioni di euro);
   la mancanza di una strategia governativa per il settore turistico è evidente anche dal mancato utilizzo del primo piano strategico per lo sviluppo del turismo in Italia (noto come Turismo Italia 2020), previsto dal decreto «crescita-bis» (n. 179 del 2012) e presentato nel mese di febbraio 2013 dall'allora Ministro del turismo e lo sport del Governo Monti, Piero Gnudi;
   il documento presenta un'analisi approfondita e ambiziosa del settore, indicando sette linee guida e proponendo 61 azioni specifiche, da realizzare in un periodo compreso tra i 3 mesi e i 5 anni, per raggiungere l'obiettivo di cinquecentomila nuovi posti di lavoro e l'incremento di 30 miliardi del contributo al prodotto interno lordo del settore turistico (nello specifico da 134 a 164 miliardi);
   secondo le stime contenute nel piano, quest'ultimo obiettivo sarebbe raggiungibile con l'incremento dei ricavi relativi al turismo internazionale che passerebbero da 44 a 74 miliardi di euro, mentre si prevede una sostanziale tenuta del turismo nazionale che resterebbe a 90 miliardi di euro;
   il piano potrebbe essere operativo immediatamente, mediante l'adozione di quattro diversi tipi di iniziative: provvedimenti legislativi, assegnazione di finanziamenti a favore di strumenti già esistenti, azioni da parte del Ministro competente e azioni complessive dell'Esecutivo –:
   quali siano le misure che il Governo intenda promuovere a sostegno e per il rilancio del settore turistico;
   se s'intenda evitare che il piano turismo Italia 2020 diventi lettera morta, adottando le iniziative conseguenti;
   se l'Enit possa esercitare le sue funzioni correttamente senza ricevere adeguate risorse finanziarie e con il rischio della temporanea sospensione di una parte fondamentale di queste ultime. (5-00998)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 30 ottobre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00998

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'On.le Prodani chiede di conoscere quali iniziative il Governo intende promuovere a favore e per il rilancio del settore turistico e quali funzioni siano riservate all'ENIT.
  Vorrei preliminarmente comunicare che mi fa piacere tornare a riferire in questa Commissione, sia perché la materia del turismo rientra nell'ambito di competenza della mia delega di Sottosegretario, sia per adempiere ad un dovere istituzionale. Ho ritenuto infatti, nel rispetto degli onorevoli interroganti, di rispondere a questo atto di sindacato ispettivo anche se presso questa stessa Commissione, e sul medesimo argomento, lo scorso 16 ottobre, è venuto a riferire direttamente il Ministro Bray.
  Il dato nuovo, rispetto alla mia precedente relazione del 18 settembre ed alla relazione del Ministro Bray in seduta congiunta con la X Commissione del Senato, è costituto dal fatto che, con DPCM del 21 ottobre scorso, sono stati disciplinati i termini e le modalità di trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Ministero, in attuazione dell'articolo 1, commi da 2 a 8 e 10, della legge 24 giugno 2013, n. 71.
  Con l'esercizio finanziario 2014 le risorse umane, strumentali e finanziarie saranno trasferite al Ministero, così da ripristinare l'operatività amministrativa delle funzioni in materia di turismo. Sarà quindi a breve realizzata una struttura compiuta di riferimento per il turismo, nell'ambito dell'organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Si realizza così, esaurito l'iniziale momento di assestamento delle funzioni, quell'innovazione strategica, voluta da questo Governo, di unire sotto il medesimo Ministero la cultura ed il turismo, per la migliore integrazione e la massima valorizzazione di entrambi.
  Nel frattempo, attraverso la firma di una convenzione tra Enit ed Expo Spa, si è dato il via al registro digitale delle strutture ricettive, ovvero a un catalogo digitale delle imprese turistico alberghiere – aggiornabile e personalizzabile – e consultabile anche attraverso tablet e smartphone.
  Il Ministro ha illustrato in questa sede il piano strategico «Turismo Italia 2020. Crescita e cultura» articolato su cinque linee guida che vi riassumo:
   1. Governance: miglioramento del coordinamento tra gli organi di governo del turismo.
   2. Riprogettazione della missione e dell'organizzazione dell'Agenzia Nazionale del Turismo (oggi Enit) in linea con le migliori agenzie internazionali per il turismo.
   3. Miglioramento dell'offerta: potenziamento dell'offerta turistico nazionale in linea con le esigenze dei segmenti di clientela prioritari, valorizzando i poli culturali, il patrimonio diffuso, e le eccellenze territoriali (enogastronomiche, religiose, sportive, made in Italy).
   4. Riqualifica e consolidamento del patrimonio ricettivo.
   5. Formazione e investimenti: attrazione degli investimenti tramite incentivi specifici e burocrazia zero e riqualificazione della formazione per tutta la filiera.

  Non procedo alla disamina dei singoli punti, ampiamente illustrati dal Ministro Bray. Segnalo che il primo aveva come avvio la firma del DPCM di trasferimento delle funzioni, strutture e risorse al MiBACT, ora al visto degli organi di controllo, e vorrei precisare che il Ministero sta andando avanti nelle proposte preannunciate in questa sede come misure concrete di immediata attuazione.
  Mi riferisco, in particolare, alla predisposizione di un pacchetto di misure normative che dovranno costituire il contenuto del decreto legge «Valore Turismo». Esso proporrà tutte le misure che il Ministro ha anticipato, comprese quelle riferite alle attività di Enit-Agenzia nazionale per il turismo.
  L'atto è ancora allo studio dei nostri Uffici e non appare opportuno discuterne in questa sede prima della sua presentazione al Consiglio dei Ministri ove il Ministro avvierà il necessario confronto con i colleghi degli altri dicasteri interessati.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ENTE NAZIONALE ITALIANO PER IL TURISMO ( ENIT )

EUROVOC :

turismo

politica del turismo

cooperazione tra imprese

infrastruttura turistica

ammissione di stranieri