ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00986

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 75 del 11/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: BINI CATERINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GELLI FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 11/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/09/2013
Stato iter:
11/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/12/2013
Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 11/12/2013
Resoconto BINI CATERINA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/09/2013

SOLLECITO IL 11/11/2013

DISCUSSIONE IL 11/12/2013

SVOLTO IL 11/12/2013

CONCLUSO IL 11/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00986
presentato da
BINI Caterina
testo di
Mercoledì 11 settembre 2013, seduta n. 75

   BINI e GELLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   in Italia lavora solo il 16 per cento (circa 300.000 individui) delle persone con disabilità fra i 15 e i 74 anni, contro il 49,9 per cento del totale della popolazione. Solo l'11 per cento, poi, delle persone con limitazioni funzionali che lavorano ha trovato occupazione attraverso un Centro Pubblico per l'Impiego. E ancora, le persone con limitazioni funzionali che sono inattive rappresentano una quota quasi doppia rispetto a quella osservata nell'intera popolazione (l'81,2 per cento contro il 45,4 per cento), mentre la percentuale di chi non è mai entrato nel mercato del lavoro e che non cerca di entrarvi (250.000 persone, per la quasi totalità donne) è molto più elevata tra chi ha limitazioni funzionali gravi (il 18,5 per cento) contro l'8,8 per cento di chi ha limitazioni funzionali lievi;
   la stessa Corte di giustizia dell'Unione europea, ha sonoramente bocciato il nostro Paese, stabilendo che esso «non ha adottato tutte le misure necessarie per garantire un adeguato inserimento professionale dei disabili nel mondo del lavoro e la invita a porre rimedio a questa situazione al più presto»; la legge n. 68 del 1999 «Norme per il diritto al lavoro dei disabili», ha lo scopo di promuovere l'inserimento e l'integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso un collocamento mirato e, possono accedere agli appositi elenchi le persone che presentano tali requisiti:
    a) le persone in età lavorative affette da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali e i portatori di handicap intellettivo, che comportano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 per cento, accertata dalle commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile;
    b) gli invalidi del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33 per cento accertato dall'INAIL;
    c) i non vedenti o i sordomuti di cui alle leggi n. 38 e 381 del 1970;
    d) gli invalidi di guerra, invalidi civili di guerra, invalidi per servizio con minorazioni ascritte dalla prima alla ottava categoria del testo unico sulle pensioni di guerra;
    e) le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata ed i loro familiari (legge n. 407 del 23 novembre 1998);
   la direzione centrale delle prestazioni dell'INPS con circolare del 28 dicembre 2012, n. 149 (allegato n. 2) ha stabilito che l'assegno mensile pari a 275,87 per l'invalido civile parziale, cioè per colui che ha una invalidità compresa tra il 74 per cento e il 99 per cento è erogato solo se il reddito per il 2013 non è superiore a 4.738,63;
   tale limite di reddito scoraggia molte persone, specialmente coloro che sono affette da disturbi psichici a cercare un'occupazione che molte volte produce un reddito analogo a quello percepito dall'indennità ma con molte più difficoltà logistiche, organizzative e altro;
   il lavoro per le persone disabili non è solo fonte di reddito ma è anche principalmente momento d'inserimento sociale;
   sempre in base alla circolare del 28 dicembre 2012, n. 149 (allegato n. 2) l'INPS ha fissato per gli invalidi totali il limite di reddito per il 2013 pari a 16.127,30 per percepire la pensione di invalidità di euro 275,87 mensile –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno intervenire per predisporre ulteriori misure volte a favorire un inserimento reale dei lavoratori disabili nel mondo del lavoro anche valutando l'opportunità di modificare favorevolmente la normativa riguardante la tassazione dei redditi da lavoro degli invalidi civili parziali. (5-00986)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 dicembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-00986

   Con l'atto parlamentare presentato dagli Onorevoli Bini e Gelli si chiede di conoscere quali misure, anche normative, il Governo intenda adottare al fine di favorire l'inserimento reale dei lavoratori disabili nel mondo del lavoro.
  Voglio ricordare, al riguardo, che il Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità, adottato con decreto del Presidente della Repubblica lo scorso 4 ottobre, ha ottenuto la necessaria registrazione da parte della Corte dei conti, ed è, attualmente, in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
  Il Programma si articola in sette linee di intervento che coprono trasversalmente gli aspetti più importanti per la piena inclusione nella vita sociale dei disabili, e per ogni intervento il Programma individua l'obiettivo prefigurato e il tipo di azione necessaria a conseguirlo.
  In particolare la seconda linea di intervento è specificamente dedicata al tema «Lavoro e occupazione».
  Va evidenziato, come esplicitato nel testo del Programma, che le azioni richiamate e da attuarsi nell'ambito della legislazione vigente «risultano finanziabili nei limiti degli stanziamenti previsti, mentre gli impegni assunti alla presentazione alle Camere di nuovi provvedimenti legislativi saranno condizionati al rispetto della disciplina ordinaria in tema di programmazione finanziaria. A tali impegni è, quindi, da riconoscere carattere meramente programmatico, in quanto la sede nella quale saranno ponderate le diverse esigenze di settore è la Decisione di finanza pubblica (DFP), sulla base della quale verrà definito il disegno di legge di stabilità».
  Nel ribadire la massima attenzione del Governo all'implementazione di politiche volte ad assicurare la vita indipendente e l'inclusione nella società delle persone con disabilità, ricordo le misure recentemente adottate dal Governo in materia di lavoro per le persone disabili:
   il fondo per le assunzioni di persone con disabilità, di cui alla legge n. 68 del 1999, è stato rifinanziato nella misura di 10 milioni di euro per l'anno 2013 e di 20 milioni per l'anno 2014 (articolo 9, comma 4-bis, del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 99);
   è stato introdotto l'obbligo per i datori di lavoro pubblici e privati di adottare accomodamenti ragionevoli nei luoghi di lavoro al fine di garantire il rispetto del principio della parità di trattamento delle persone con disabilità (articolo 9, comma 4-ter, del medesimo decreto-legge n. 76 del 2013);
   è stato previsto che le pubbliche amministrazioni rideterminino il numero delle assunzioni obbligatorie delle categorie protette sulla base delle quote e dei criteri di computo previsti dalla normativa vigente e procedano alle eventuali assunzioni anche in deroga ai divieti di nuove assunzioni stabiliti dalla legislazione vigente per le situazioni di soprannumerarietà (articolo 7, comma 6, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125).

  In conclusione, pur non potendo in alcun modo sminuire la gravità della situazione segnalata dagli Onorevoli interroganti e la necessità di ulteriori misure volte a garantire una maggiore e migliore occupabilità delle persone con disabilità, ritengo che si debba dare atto al Governo di avere sino ad ora realizzato importanti passi in una direzione che, nel prossimo futuro, occorrerà ulteriormente percorrere.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

lavoratore disabile

diritto del lavoro

disabile

imposta sul reddito

inserimento professionale

integrazione sociale

revisione della legge

pensionato