ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00985

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 75 del 11/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: PIAZZONI ILEANA CATHIA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 11/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PILOZZI NAZZARENO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/09/2013
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 11/09/2013
Stato iter:
27/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/11/2014
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 27/11/2014
Resoconto PIAZZONI ILEANA CATHIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/09/2013

DISCUSSIONE IL 27/11/2014

SVOLTO IL 27/11/2014

CONCLUSO IL 27/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00985
presentato da
PIAZZONI Ileana Cathia
testo di
Mercoledì 11 settembre 2013, seduta n. 75

   PIAZZONI, PILOZZI e ZARATTI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il progetto di costruzione della metropolitana Metro C di Roma è oggi uno dei cantieri più importanti dell'intero territorio nazionale sia in termini di entità dell'investimento richiesto sia in termini di importanza dell'opera in costruzione;
   il 28 febbraio 2006 avveniva l'aggiudicazione della gara all'associazione temporanea d'impresa che, a norma del decreto legislativo n. 190 del 2002, il 3 aprile 2006 costituisce la società di progetto Metro C S.c.p.A;
   il 13 aprile 2006 avveniva la firma del verbale di inizio attività e, di conseguenza, iniziavano le indagini preliminari e la progettazione dell'opera mentre il 12 Ottobre 2006 avveniva la firma del contratto tra Roma Metropolitane e Metro C S.c.p.A;
   il costo iniziale dell'opera venne quantificato in poco più di 3 miliardi di euro per la tratta Clodio-Mazzini-Monte Compatri-Pantano dei quali il 70 per cento a carico dello Stato, il 18 per cento a carico del comune di Roma e il 12 per cento a carico della regione Lazio;
   il termine dei lavori sull'intera tratta è stato originariamente stabilito per il 2016 ma, sin dall'inizio dei lavori, è apparsa subito chiara la difficoltà di rispettare tale data tanto che nell'aprile 2010, il sindaco Alemanno dichiarava lo spostamento al 2018 il fine lavori;
   i ritardi nel completamento dell'opera, composta di singole tratte delle quali sono state annunciate più volte delle pre-aperture, sono senza dubbio dovuti, come è noto, anche alla complessità dei lavori che vengono svolti in aree ad altissima densità archeologica e dunque in tempi e modi ben diversi rispetto a condizioni normali;
   oltre la necessaria cautela, è però indubbio che i ritardi accumulati, e il conseguente aumento dei costi, siano imputabili anche a negligenze, mancanza di coordinamento tra gli enti coinvolti, ritardi nelle forniture. A titolo esemplificativo, è notizia recente che la «talpa», la trivella utilizzata per compiere lo scavo delle gallerie, è ferma sotto gli scavi di San Giovanni dall'ottobre 2011, senza apparente motivo;
   mantenere fermo un macchinario come quello da oltre un anno e mezzo, comporta prevedibili ulteriori ritardi nel completamento dei lavori tanto che l'assessore Improta, nel condividere la notizia relativa al fermo della talpa, comunicava lo slittamento dell'entrata in esercizio nella tratta Pantano-Centocelle al giugno 2014;
   ancora oggi i lavori di completamento sono fermi e non risulta chiaro quando potranno riprendere come riferito dalla stampa nazionale nei giorni scorsi, all'esito di un vertice presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti tra il comune, il Ministero e la società aggiudicataria;
   ciò sta avendo degli inevitabili conseguenze occupazionali con l'annuncio della cassa integrazione per le centinaia di lavoratori impegnati nell'opera, con conseguente e paradossale aggravio dei conti pubblici;
   nel corso degli anni, il costo complessivo della linea metropolitana C di Roma è cresciuto in termini difficilmente quantificabili, attesa la sequela di integrazioni e nuovi stanziamenti decisi dai Governi succedutisi nel tempo. Da ultimo il decreto n. 69 del 2013, prevede che «Entro il 30 ottobre 2013 viene sottoposto al CIPE il progetto definitivo della tratta Colosseo-Piazza Venezia della linea C della metropolitana di Roma, da finanziarsi a valere sul Fondo di cui al comma 1 a condizione che la tratta completata della stessa linea C da Pantano a Centocelle sia messa in esercizio entro il 15 ottobre»;
   un ulteriore stanziamento è dunque preannunciato anche se in termini e modi ancora non quantificabili. Ciò rende ancora più necessaria una quantificazione reale ed effettiva dei costi sostenuti fino ad oggi per la progettazione e costruzione della linea metropolitana C di Roma e dei costi ancora da sostenere per il completamento definitivo dell'opera;
   ulteriormente, appare necessario, ad opinione degli interroganti, valutare i motivi dei ritardi accertati nel completamento dell'opera e le eventuali responsabilità da parte dei soggetti coinvolti –:
   quale sia l'ammontare dei costi sostenuti fino ad oggi per la progettazione e costruzione della linea metropolitana C di Roma nonché dei costi ancora necessari al completamento dell'opera a carico di tutti i soggetti pubblici coinvolti;
   quali siano i tempi per il definitivo completamento dell'opera e se non ritenga necessario predisporre una indagine per accertare le cause dei ritardi nel completamento dell'opera e dell'aumento dei costi preventivati. (5-00985)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 27 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-00985

  La Linea C della metropolitana di Roma è stata inserita dal CIPE nell'ambito del Nodo di Roma tra le opere prioritarie d'interesse nazionale comprese nel 1o Programma delle infrastrutture strategiche; conseguentemente l'attuazione della stessa è di competenza della Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, struttura preposta alla gestione delle opere prioritarie d'interesse nazionale, comprese nel «1o Programma delle infrastrutture strategiche», con riferimento a quanto disposto dalla legge n. 443 del 2001 (Legge Obiettivo).
  L'opera è stata oggetto di un primo Accordo procedimentale sottoscritto il 29 maggio 2002 tra il MIT, la Regione Lazio e il Comune di Roma (ora Roma Capitale), poi modificato e integrato con due Atti aggiuntivi conclusi nel dicembre 2002 e luglio 2004.
  Il CIPE, dopo una serie di delibere approvative dei progetti preliminari e definitivi delle varie tratte di cui si compone l'intervento, ha assunto ulteriori delibere; infatti, con delibera n. 64 del 31 luglio 2009, il CIPE ha preso atto che in corso d'opera sono sorte problematiche, soprattutto di tipo archeologico, che hanno comportato la necessità di diverse tipologie di varianti ai progetti definitivi approvati, quali:
   varianti sull'intero «Tracciato fondamentale», che non hanno comunque richiesto modifiche dei tempi di esecuzione dell'opera;
   «Variante S. Giovanni», conseguente ai ritrovamenti archeologici rilevati a seguito di una vasta e complessa campagna di indagini, soprattutto sull'esistente stazione di S. Giovanni;
   modifiche migliorative impiantistiche alla prima fase strategica, tratte da T4 a T7, intese ad elevare la qualità del servizio e della sicurezza del sistema a guida automatica senza macchinista a bordo;
   ulteriori varianti, su: tratta T7 e deposito Graniti.

  L'incremento di costo complessivo, correlato alle suddette, viene coperto senza l'assegnazione di ulteriori finanziamenti ma utilizzando le economie di gara.
  Inoltre, con delibera n. 84 dell'11 luglio 2012, il CIPE ha approvato la variante relativa all'utilizzo delle terre da scavo delle tratte T4-T5 e T6A, del valore di 55,3 milioni di euro e ha preso atto che, a partire dal 2010, il soggetto aggiudicatore Roma Metropolitane ha approvato direttamente altre varianti determinate da prescrizioni del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo: adeguamenti impiantistici connessi con la sicurezza degli operatori, imprevisti idrogeologici e geologico/strutturali connessi con la «Variante S. Giovanni», deviazioni di pubblici servizi.
  A tali fini, il CIPE ha autorizzato l'utilizzo di 67.191.348,30 milioni di euro «a valere sull'incremento del capitale mutuato ricavabile dai contributi già assegnati da questo Comitato con la delibera n. 65/2003».
  In data 9 settembre 2013, anche in relazione alle tempistiche di attuazione dell'intervento e alle problematiche occupazionali evidenziate dagli Onorevoli Interroganti, è stato stipulato tra Roma Metropolitane srl (soggetto aggiudicatore) e Metro C S.c.p.A. (contraente generale) «l'Atto attuativo della delibera CIPE n. 127 dell'11 dicembre 2012 e conseguente adeguamento del contratto del 12 ottobre 2006 per l'affidamento al Contraente generale della progettazione definitiva ed esecutiva, della realizzazione e direzione lavori e forniture per la realizzazione della Linea C della Metropolitana di Roma».
  Con il citato Atto attuativo, Roma Metropolitane e il Consorzio Metro C hanno ritenuto di procedere a una complessiva ridefinizione di alcuni elementi del rapporto contrattuale, con la definitiva precisazione dei termini di ultimazione delle fasi funzionali, la conseguente valutazione degli effetti economici derivanti dall'insieme delle varianti all'opera intervenute e con la risoluzione di tutte le reciproche ragioni di pretesa e di contestazione.
  Dunque, circa l'avanzamento lavori, i costi complessivi di progettazione e realizzazione della linea già approvata e del quadro complessivo degli interventi ancora da finanziare, sottolineo quanto segue.
  Sul totale del costo della Linea C (riferimento delibera CIPE n. 84 del 2012), che ammonta a 3.486.863.806,59 miliardi di euro, risultano erogati 1.564.746.909,44 miliardi di euro cioè il 44,88 per cento del costo a vita intera del progetto.
  Pertanto, dai quadri economici dell'opera si desume che fino alla stazione di Colosseo, l'opera risulta completamente finanziata.
  Inoltre, l'attenzione alla realizzazione funzionale dell'intero progetto si evince da atti formali compiuti dal Governo; mi riferisco sia al decreto-legge «del fare» (n. 69 del 2013) dello scorso anno che al più recente decreto-legge «sblocca Italia» (n. 133 del 2014), con i quali sono state messe a disposizione ulteriori risorse per una parte della tratta T2 da Colosseo a Piazza Venezia.
  Lo scorso anno le condizioni poste dal Governo nel decreto-legge «del fare» non vennero rispettate, per cui il finanziamento non fu assentito. Oggi la maturazione del progetto raggiunta dalla Linea C di Roma nella tratta fino al Colosseo ha permesso al decreto-legge «sblocca Italia» di poter destinare ulteriori 155 milioni di euro a un'opera che si ritiene debba essere oggetto di tutti gli sforzi finanziari possibili.
  Concludo fornendo alcune precisazioni in merito allo svolgimento dei lavori, in particolare:
   la talpa è attualmente in fase inizio attività dalla stazione di San Giovanni verso la stazione di Colosseo;
   si sta completando il pre-esercizio per la Tratta Centocelle-Lodi la cui apertura è prevista nella prima metà del 2015;
   è in corso la progettazione definitiva della Tratta T2 (Colosseo-Ottaviano) di cui il primo tratto funzionale è il tratto Colosseo-Piazza Venezia per il quale è prevista la consegna del progetto definitivo entro il 31 dicembre 2014;
   è in corso di allestimento il materiale rotabile in aggiunta a quello già esistente.

  Ricordo infine che la tratta Montecompatri Pantano-Centocelle è entrata in esercizio lo scorso 9 novembre.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ROMA - Prov,LAZIO

EUROVOC :

cassa integrazione

esecuzione di progetto

lavori pubblici

metropolitana

contratto

aumento dei prezzi