ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00980

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 75 del 11/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 11/09/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/09/2013
Stato iter:
20/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/11/2013
Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 20/11/2013
Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/09/2013

DISCUSSIONE IL 20/11/2013

SVOLTO IL 20/11/2013

CONCLUSO IL 20/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00980
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Mercoledì 11 settembre 2013, seduta n. 75

   FEDRIGA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto pubblicato su il sussidiario.net il 30 agosto 2013 «la vicenda degli esodati si carica di un nuovo controverso aspetto»;
   al momento, sebbene l'Inps quantifica in circa 390 mila unità gli aventi diritto alle salvaguardie, sono state stanziate risorse per la salvaguardia di «sole» 13 mila persone rimaste prive di reddito da lavoro o da pensione, cui dovrebbero aggiungersi altri 20 mila soggetti tutelati dall'ultimo decreto;
   risulterebbe tuttavia che al 10 giugno 2013 solamente l'8 per cento di coloro cui è stato riconosciuto l'accesso al trattamento pensionistico secondo le regole previgenti al decreto cosiddetto «Salva-Italia» ha ricevuto effettivamente l'assegno, vale a dire che su 130 mila solo 11.384 persone sono riuscite a veder conclusa positivamente la propria triste vicenda;
   risulta all'interrogante che i nominativi degli aventi diritto sono stati trasmessi dalle DTL all'Istituto previdenziale e che il ritardo nell'erogazione dell'assegno è imputabile all'Inps che non ha ancora effettuato le dovute verifiche;
   tempi così lunghi per l'erogazione dell'assegno sono vergognosi ed inaccettabili, considerato che si tratta di persone che oramai già da due anni attendono una soluzione, dopo esser rimasti senza sostentamento economico per via delle modifiche alle regole di accesso alla pensione avvenute dopo l'apposizione della propria firma all'accordo di fuoriuscita dall'azienda –:
   se trovi conferma il dato riportato in premessa, ovvero che solo l'8 per cento su 130 mila aventi diritto abbia ricevuto l'assegno dall'Inps e, in caso di risposta affermativa, quali siano le motivazioni di tali lungaggini ovvero, in caso di risposta negativa, quale sia la corretta percentuale di coloro che concretamente già percepiscono l'assegno pensionistico. (5-00980)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-00980

  L'On. Fedriga – con il presente atto parlamentare – chiede di conoscere quale sia l'esatta percentuale dei c.d. «lavoratori salvaguardati» che percepiscono concretamente l'assegno pensionistico.
  Preliminarmente, occorre precisare che i soggetti risultati beneficiari non accedono a pensione immediatamente, bensì con decorrenze differenziate in relazione alla data di maturazione dei requisiti per il diritto all'accesso al trattamento pensionistico ed entro il limite temporale di stanziamento delle relative risorse finanziarie.
  Ciò detto, con riferimento alla prima operazione di salvaguardia – prevista dal decreto-legge c.d. «Salva-Italia» – l'INPS ha reso noto di aver esaminato circa 90 mila posizioni di soggetti potenzialmente interessati, con riconoscimento del diritto di accesso al beneficio pensionistico per circa 63 mila lavoratori.
  L'Istituto ha altresì precisato che – alla data dello scorso 7 ottobre – risultano liquidate circa 21.200 prestazioni, così come pubblicato sul sito dell'Istituto che viene costantemente aggiornato.
  Per quanto concerne, invece, le istanze presentate dai lavoratori interessati a beneficiare delle disposizioni di cui alla «seconda salvaguardia», l'Istituto ha reso noto che – su circa 16.400 posizioni lavorative esaminate – circa 11.000 sono state quelle certificate e che – alla data del 7 ottobre – risultavano effettivamente liquidate poco meno di 50 pensioni. A tali numeri vanno aggiunto circa 280 lavoratori ai quali l'inps ha già inviato una comunicazione relativa alla decorrenza della pensione nel 2013.
  Per quanto riguarda la «terza salvaguardia» di cui alla legge n. 228 del 2012, l'Istituto ha reso noto che, allo stato, non è possibile fornire dati in quanto il termine per la presentazione dell'istanze di accesso al beneficio pensionistico è scaduto solo due mesi addietro (il 25 settembre).
  Pertanto, alla luce dei dati sin qui esposti, voglio evidenziare che – alla data del 7 ottobre scorso – risultano liquidate circa 21.250 pensioni su una platea complessiva pari a circa 130.000 soggetti, per una percentuale pari al 16 per cento.
  Inoltre, a conferma dell'assoluta centralità del tema dei lavoratori c.d. «esodati» nell'agenda del Governo, tengo a precisare che l'Esecutivo ha proseguito nel dare attuazione alle tre salvaguardie definite dal Governo precedente ed è intervenuto più volte, in tempi recenti, per ampliare ulteriormente le platee di soggetti salvaguardati.
  In particolare, gli interventi recenti, di cui al decreto legge n. 102 del 2013, hanno riguardato circa 6.500 lavoratori oggetto di licenziamenti individuali e circa 2.500 lavoratori che assistono familiari gravemente disabili.
  Da ultimo, segnalo che nella legge di stabilità per il 2014 – attualmente all'esame del Senato – è stata introdotta una disposizione volta a prevedere l'incremento pari a 6.000 unità del contingente numerico dei lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione di cui all'articolo 1, co. 231, lettera b), della legge n. 228 del 2012, come indicato nell'articolo 9 del decreto interministeriale dello scorso 22 aprile (c.d. «terza salvaguardia»).

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ( INPS )

EUROVOC :

pensionato