ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00810

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 62 del 31/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: RUBINATO SIMONETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUGHETTI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 31/07/2013
Stato iter:
21/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/11/2013
Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 21/11/2013
Resoconto RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/07/2013

DISCUSSIONE IL 21/11/2013

SVOLTO IL 21/11/2013

CONCLUSO IL 21/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00810
presentato da
RUBINATO Simonetta
testo di
Mercoledì 31 luglio 2013, seduta n. 62

   RUBINATO e RUGHETTI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   come noto, molti comuni, pur avendo subito i pesanti effetti del taglio dei trasferimenti statali, sono riusciti, con molte difficoltà e con il contributo dei cittadini, che hanno dovuto farsi carico della crescente pressione fiscale locale, a mantenere in ordine i propri bilanci e addirittura ad accantonare risorse per investimenti in opere di primario interesse;
   tra queste realtà, si segnala la particolare situazione del comune di Asolo (Treviso) che, fin dagli anni ’70, con gli ormai famosi decreti Stammati e con l'introduzione del cosiddetto criterio della «spesa storica» e la conseguente determinazione delle erogazioni statali sulla base della spesa sostenuta negli anni precedenti, ha subito per oltre 35 anni una significativa penalizzazione, senza che mai si sia proceduto all'alleggerimento del divario che si è venuto a determinare con altre amministrazioni comunali di pari fascia demografica;
   per avere un'idea di quanto esposto, basti pensare che nel 2003 i trasferimenti statali corrispondevano ad appena 138,47 euro pro-capite, ridotti nel 2007 a 94,37 euro a pro capite, mentre nel 2012 lo Stato intende addirittura recuperare per l'asserito maggior gettito IMU versato dai cittadini di Asolo un importo pari ad euro 259.873,52;
   tale condizione appare particolarmente penalizzante ed iniqua, in quanto il Comune di Asolo, dopo aver ricevuto minori risorse rispetto a comuni di pari dimensione per oltre 30 anni, ed essere quindi ricorso alla tassazione dei propri cittadini per autofinanziarsi, oggi si vede penalizzato perché i tagli conseguenti alle pesanti manovre economiche dal 2008 ad oggi sono stati lineari, cioè fatti in modo generalizzato e indistinto tra tutti gli enti locali;
   è in grave ritardo l'attuazione dei principi e criteri previsti dal federalismo fiscale, in particolare l'applicazione dei fabbisogni standard con la parametrazione dei costi dei servizi resi a livelli generali di efficienza ed economicità delle amministrazioni;
   nonostante la descritta penalizzazione derivante dal combinato disposto della spesa storica e dai tagli lineari e stanti le attuali difficoltà economiche, il comune di Asolo, che conta attualmente circa 9.000 abitanti, attraverso la valorizzazione delle proprie risorse, è riuscito ad accumulare una somma tale da consentirgli di realizzare un nuovo plesso unico scolastico per la scuola primaria, dove concentrare tutti gli alunni delle attuali quattro sedi nelle frazioni, con ricadute positive nei prossimi anni in termini di qualità del servizio scolastico, efficienza della gestione e riduzioni di spesa;
   il progetto, approvato in via definitiva nel 2007 dall'allora amministrazione comunale, è divenuto un obiettivo primario dell'Amministrazione in carica anche a seguito dei recenti eventi sismici che hanno colpito varie parti della penisola, per mettere in sicurezza gli alunni del Comune di Asolo, che risulta essere uno tra quelli a più alto rischio sismico;
   a tal fine l'ente ha ottenuto nel 2007 (DGR 2397 del 31.07.2007) un finanziamento regionale di 923.165,55 euro a fronte di una spesa di 2.780.000,00 euro per la realizzazione di un primo stralcio funzionale, con 20 aule oltre a spazi comuni e di servizio, per accogliere tutti e 4 i plessi esistenti;
   la realizzazione del primo stralcio ha incontrato delle difficoltà notevoli in quanto i lavori, appaltati nel 2008, sono stati oggetto di ordine di sospensione in data 24 agosto 2009 da parte del direttore lavori, nonché di risoluzione contrattuale nei confronti dell'appaltatore inadempiente (DGC 235 del 16 settembre 2009). A seguito del contenzioso insorto tra le imprese e l'amministrazione comunale, i lavori sono stati sospesi per un lungo periodo; parte delle risorse sono state poi utilizzate per far fronte ai lavori di riparazione della struttura in legno che è rimasta per quasi due anni allo scoperto;
   attualmente sono in via di conclusione i lavori riappaltati e l'Amministrazione ha già pagato importi per oltre 2.700.000,00 euro mentre ne restano da finanziare ulteriori 570.000 euro circa per poter completare i lavori relativi al 1° stralcio funzionale, ovvero il blocco dei servizi igienici; i controsoffitti dei corridoi e delle aule; i pavimenti, rivestimenti e battiscopa; le porte interne e tagliafuoco; i pavimenti su marciapiedi esterni; il completamento degli impianti elettrici, idrotermosanitario, antincendio; l'allacciamento dei sottoservizi; l'intonachino di finitura esterna;
   la quantità delle opere non realizzate e il considerevole costo è giustificato, in parte, per le spese che si sono dovute sostenere nell'ambito dei lavori di riparazione e ripristino delle struttura a seguito della risoluzione contrattuale e del conseguente blocco prolungato del cantiere, e, in parte, per delle migliorie apportate al progetto in corso d'opera;
   con ulteriori due stralci successivi si prevede di completare in seguito l'intero edificio scolastico, di complessivi 5.300 metriquadri;
   pur disponendo delle correlative risorse, grazie ad una dismissione del patrimonio dell'Ente (nel Conto di tesoreria del comune di Asolo vi sono oltre 5 milioni di euro), le regole del patto di stabilità impediscono tuttavia al Comune di Asolo di procedere con tale investimento utilizzando le risorse già conseguite, attualmente depositate, in forma infruttifera, presso la Banca d'Italia, imponendo invece a tal fine il reperimento di altrettante entrate nell'annualità in corso;
   in particolare risulta fortemente condizionato dai vincoli imposti dal patto di stabilità anche il solo completamento del 1° stralcio funzionale di lavori, oltre a rallentare ulteriormente la realizzazione dell'intero plesso, con evidenti ricadute sul prezzo finale – già significativamente aumentato rispetto alle previsioni iniziali – cui si aggiunge il rischio di perdere il contributo regionale di 923.165,55 euro, in scadenza il prossimo giugno 2014, in buona parte già incassato dall'ente per oltre 525.000 euro;
   il Governo ha previsto nel recente decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 specifiche disposizioni per il finanziamento di progetti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, interventi che sono stati incrementati e rafforzati nel corso dell'esame parlamentare e che consistono nell'erogazione di contributi a favore di enti locali per la messa in sicurezza di edifici scolastici, ma nulla è stato disposto a favore di quegli enti, come il Comune in oggetto, che già dispongono di adeguate risorse proprie per la costruzione, l'adeguamento e la messa in sicurezza di immobili scolastici;
   il Comune di Asolo si trova pertanto nella paradossale situazione per cui, pur avendo dismesso parte del proprio patrimonio immobiliare al fine di reperire le risorse per mettere in sicurezza l'edilizia scolastica, è addirittura penalizzato rispetto ai comuni che accederanno ai contributi stanziati nel decreto-legge n. 69 del 2013 –:
   quali iniziative urgenti intendano assumere al fine di addivenire ad una significativa riforma della disciplina dei vincoli del patto di stabilità volta ad assicurare, pur nel rispetto dei principi di sana ed oculata gestione dei bilanci pubblici, gli adeguati margini di autonomia ed operatività per le amministrazioni pubbliche che si trovano in condizioni analoghe al comune di Asolo, per quanto attiene alle spese di investimento nell'edilizia scolastica, a fronte della verificata disponibilità di risorse proprie anche se riferite ad annualità precedenti all'esercizio in corso, stante la necessità di garantire agli alunni di frequentare il servizio scolastico in condizioni di sicurezza, oltretutto in presenza di un elevato rischio sismico e altresì in considerazione del concreto rischio di revoca dei finanziamenti regionali e di ulteriori aumenti dei costi. (5-00810)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 novembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione V (Bilancio)
5-00810

  Con l'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-00810, l'onorevole Rubinato ed altri evidenziano le difficoltà del comune di Asolo ad effettuare spese in conto capitale e, contestualmente, a rispettare il patto di stabilità interno.
  In particolare, il comune di Asolo ha previsto, con l'utilizzazione di proprie risorse, la realizzazione di un nuovo plesso scolastico; il progetto, approvato nel 2007, ha ottenuto sempre nel 2007 un finanziamento regionale a parziale copertura di un primo stralcio dell'opera. Durante l'esecuzione, però, sono sorte notevoli difficoltà ed è stato instaurato un contenzioso tra le imprese e l'amministrazione comunale; attualmente, sono in via di conclusione i lavori riappaltati e l'amministrazione deve finanziare ancora 570.000 euro.
  Il comune in questione, pur disponendo delle risorse, depositate presso la Banca d'Italia in forma infruttifera, è condizionato dai vincoli del patto di stabilità, che impongono la copertura della spesa con entrate dell'annualità in corso.
  Si chiede, pertanto, al Governo quali iniziative urgenti intenda assumere per introdurre una significativa riforma del patto di stabilità interno volta ad assicurare gli adeguati margini di autonomia ed operatività per le amministrazioni pubbliche per quanto attiene alle spese d'investimento nell'edilizia scolastica, a fronte della verificata disponibilità di risorse proprie, anche se riferite ad annualità precedenti.
  In proposito, si fa presente che il comma 12, dell'articolo 14 del disegno di legge di stabilità per l'anno 2014 dispone che sono esclusi dai vincoli del patto di stabilità interno, per un importo complessivo di 500 milioni di euro, i pagamenti sostenuti nel corso del 2014 dagli enti territoriali per i debiti in conto capitale certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012.
  Inoltre, il comma 4 dello stesso disegno di legge introduce, dopo il comma 9, dell'articolo 31 della legge 12 novembre 2011, n. 183, i commi 9-bis, 9-ter e 9-quater.
  In particolare, il comma 9-bis dispone che per l'anno 2014, nel saldo finanziario in termini di competenza mista, non sono considerati, per un importo complessivo di 1.000 milioni di euro, i pagamenti in conto capitale sostenuti dalle province e dai comuni.
  Ai fini della distribuzione della predetta esclusione tra i singoli enti locali, i comuni e le province comunicano mediante il sito web http://pattostabilitainterno.tesoro.it della Ragioneria generale dello Stato, entro il termine perentorio del 14 febbraio, gli spazi finanziari di cui necessitano per sostenere i pagamenti in questione.
  Si ritiene, pertanto, che attraverso il disegno di legge di stabilità il Governo, nel recepire le problematiche esposte, ha adottato idonee iniziative a favore degli enti locali.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ASOLO,TREVISO - Prov,VENETO

EUROVOC :

sicurezza degli edifici

piano di finanziamento

amministrazione locale

istituto di istruzione

sisma

comune

finanziamento pubblico