ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00807

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 62 del 31/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: L'ABBATE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 31/07/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 31/07/2013
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 31/07/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 31/07/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 31/07/2013
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 31/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 31/07/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00807
presentato da
L'ABBATE Giuseppe
testo di
Mercoledì 31 luglio 2013, seduta n. 62

   L'ABBATE, GAGNARLI, MASSIMILIANO BERNINI, GALLINELLA, PARENTELA, LUPO e BENEDETTI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la crisi del settore cunicolo non si attenua e tende invece ad aggravarsi, nonostante l'attivazione del piano anticrisi che si è rivelato complessivamente inefficace;
   le quotazioni al ribasso segnalate dalle associazioni di produttori indicano una scarsa efficacia e trasparenza del nuovo strumento CUN, individuato nell'ambito del piano di settore, a fronte di una rarefazione degli allevamenti italiani e di una domanda pressoché stabile che in alcune regioni appare addirittura inevasa per carenza di prodotto; l'istituzione della commissione unica nazionale CUN è nata da un protocollo d'intesa tra tutti i principali operatori di mercato interessati e dall'esigenza di monitorare, tutelare e rendere trasparente il mercato nazionale, sotto l'egida del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
   i prezzi all'origine sono ormai da diverse settimane cinquanta centesimi sotto il livello di costo medio (euro 1,9-2,0/chilogrammo), al fine di trasferire un costo ingiustificato sugli allevatori dovuto alle promozioni dei macellatori; tale indebita pretesa avviene mediante la diffusione di notizie false, esagerate e fuorvianti e con l'utilizzo strategico della leva import-export, così da alterare fraudolentemente il mercato cagionando danni al patrimonio zootecnico nazionale e ai consumatori;
   l'esigenza di tutela non vede ancora applicate le disposizioni al divieto di vendita sottocosto sancite dall'articolo 62 del decreto-legge n. 1 del 24 gennaio 2012 «Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività» che l'Italia ha esteso ai prodotti agricoli, e che trovano una ratio anche nelle sentenze della Corte di giustizia europea la quale ha stabilito, per le vendite al dettaglio, che il divieto è contenuto nel concetto di «modalità di vendita» e non rientra nel campo di applicazione dell'articolo 34 TFUE se vale nei confronti di tutti gli operatori interessati e se incide in egual misura sullo smercio dei prodotti sia nazionali sia provenienti da altri Stati membri;
   i patti del protocollo sottoscritti tra tutti gli operatori interessati della filiera e dal coordinatore del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali non vengono pertanto rispettati, compresa l'effettiva applicazione nei contratti dei prezzi indicati dalla CUN, senza che sinora l'attività di vigilanza abbia adottato alcuna misura;
   questa situazione di pratiche sleali si aggiunge al mancato rispetto dei pronunciamenti dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato che ha inviato un parere alle Camere e al Governo con il quale ha rilevato, tra l'altro, come «la formazione dei prezzi alla produzione, basata ancora su regolamenti che riposano su logiche di decentramento delle contrattazioni (borse merci locali)», non sono più «compatibili con i princìpi della concorrenza», senza che siano stati sinora disapplicati i loro regolamenti;
   si assiste così ad un progressivo passaggio dei commissari delle borse merci locali di Verona e Padova nella CUN, che invece deve essere rappresentativa dell'intero mercato nazionale, che palesa una situazione di incompatibilità gravemente tollerata dal regolamento della CUN –:
   quali urgenti iniziative si intendano adottare per assicurare un rapido e dettagliato adeguamento del regolamento CUN ai principi di neutralità e trasparenza sanciti dall'antitrust;
   quali urgenti iniziative si intendano adottare per assicurare la «disapplicazione» obbligatoria dei regolamenti delle borse merci di Verona e Padova ed il divieto per i commissari di partecipare contestualmente sia alla borsa merci locale che alla CUN o, in subordine, demandare tale obbligo all'Autorità garante della concorrenza e del mercato;
   quali urgenti iniziative si intendano adottare per verificare se vi siano responsabilità nella mancata attuazione ed efficacia del piano e nel ritardo di avvio della CUN rispetto alla programmazione;
   per quanto di propria competenza, se non si ritenga necessario addivenire ad un ridisegno organico del settore cunicolo anche attraverso l'emanazione di norme cogenti da parte dello Stato e l'istituzione di un'autorità amministrativa indipendente, dotata di personalità giuridica e piena autonomia la cui attività di vigilanza sia rivolta alla tutela dei commissari delle CUN, all'efficienza, alla trasparenza e allo sviluppo del mercato delle merci agricole italiano;
   per quanto di propria competenza, se non si ritenga necessario addivenire, mediante una circolare del Ministero che asserisca anche se il divieto rientri tra le modalità di vendita dei prodotti agricoli, alla definizione di un indicatore di costo medio cui i commissari CUN non possono derogare nelle loro trattative, nel rispetto dei principi di buone prassi sancito dalla Commissione europea. (5-00807)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

piano anticrisi

prezzo alla produzione

prodotto agricolo

gruppo di produttori

legislazione antitrust

fissazione dei prezzi

prodotto nazionale