ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00777

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 61 del 30/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/07/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 30/07/2013
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 30/07/2013
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 30/07/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 30/07/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 30/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 30/07/2013
Stato iter:
31/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/07/2013
Resoconto GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 31/07/2013
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 31/07/2013
Resoconto GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/07/2013

SVOLTO IL 31/07/2013

CONCLUSO IL 31/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00777
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Martedì 30 luglio 2013, seduta n. 61

   GALLINELLA, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, GAGNARLI, L'ABBATE, LUPO e PARENTELA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   l'utilizzo inappropriato in ambito internazionale delle denominazioni riconosciute alle produzioni agroalimentari italiane di qualità è sempre più ricorrente e la falsificazione dei prodotti italiani DOP e IGP fa registrare un giro d'affari di oltre cinque volte il fatturato realizzato dal mercato autentico;
   il fenomeno della contraffazione on-line è particolarmente allarmante posto che la rete offre anonimato, costi bassi e possibilità di una veloce e facile scomparsa dal mercato; dati aggiornati evidenziano che il commercio on-line nel settore alimentare risulta quello in maggior crescita, tanto che si stima, per il 2013, un balzo del 18 per cento;
   tale situazione genera ancor più preoccupazione alla luce delle nuove iniziative che potrebbero essere intraprese a breve dalla società americana ICANN, ovvero l'autorità che genera il rilascio dei suffissi internet;
   come ormai noto, la suddetta ICANN, organizzazione privata di diritto californiano, ha attivato le procedure per assegnare, dietro pagamento, a soggetti privati e indipendentemente se siano viticoltori o utilizzatori riconosciuti delle denominazioni, domini di primo livello generico tra i quali: «wine» e «vin», oltre a «food» e «organic»;
   i titolari dei suddetti domini potrebbero infatti, attraverso l'abbinamento a domini di secondo livello, registrare indirizzi come «baroloclassico.wine» o anche «prosciuttodiparma.food» e sovrapporli agli indirizzi dei prodotti originali generando totale confusione nelle piattaforme di commercio elettronico;
   è indispensabile assicurare che l'assegnazione di nomi generici dati in via esclusiva a privati e senza particolari garanzie, quali domini di primo livello, sia improntata al rispetto delle norme dell'Organizzazione mondiale del commercio posto che il loro utilizzo, peraltro esclusivo, ha implicazioni commerciali, di relazioni tra Paesi e di immagine con effetti potenzialmente devastanti in ambito commerciale internazionale e in grado di attivare infiniti e costosi contenziosi;
   richieste di assegnazione di domini provengono da società stabilite in Paesi dichiarati «paradisi fiscali», coperte da anonimato societario e potenzialmente in grado di riciclare denaro di dubbia provenienza;
   l'iniziativa in parola contrasta con i principi della proprietà intellettuale che vietano la concessione di un diritto di privativa industriale che abbia ad oggetto un termine di uso comune –:
   di quali ulteriori elementi disponga il Ministro in relazione a quanto riportato in premessa e come intenda intervenire presso i competenti organismi internazionali al fine di assicurare la tutela dei diritti relativi ai prodotti indicati in premessa nel commercio on-line ed impedire che l'introduzione di nomi generici a dominio internet e la loro assegnazione a soggetti privati non utilizzatori delle denominazioni possa in qualsiasi modo danneggiare le produzioni agro alimentari italiane certificate. (5-00777)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 31 luglio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-00777

  Come sottolineato lo scorso 12 giugno dal Ministro De Girolamo, in occasione della presentazione delle linee programmatiche alle Commissioni riunite Agricoltura di questo Parlamento, la questione ICAAN – Top level domains – è assolutamente strategica per il sistema di qualità agroalimentare italiano.
  Tale considerazione, purtroppo, è stata sottovalutata nel recente passato dai vari Governi, con il risultato che in sede di GAC (Governamental Advisory Committee) la posizione italiana non è emersa con la dovuta rilevanza.
  Per rilanciare l'attenzione su un tema così delicato, è stato decisivo l'intervento del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali che, in vista della riunione del GAC tenutasi nei giorni scorsi a Durban, contribuendo all'inversione di tendenza da parte del Governo, ha ottenuto che fosse identificata come posizione italiana quella indicata nella sua proposta, di cui evidenzio i punti salienti:
   preservare i diritti di proprietà intellettuale acquisiti, con particolare riferimento ai marchi e alle indicazioni geografiche registrati, salvaguardando gli enormi interessi nazionali da ulteriori fenomeni di sfruttamento indebito della loro reputazione anche in internet;
   bloccare la procedura di assegnazione dei nuovi domini generici di primo livello in cui sono presenti .wine, .vin, .food (anche in ideogrammi), .pizza, . organic, impedendo, anche in collaborazione con altri Paesi sensibili e interessati a tali questioni (come, ad esempio, Francia, Spagna, Svizzera e la stessa Commissione europea) che si raggiunga il consenso di tutti i rappresentanti degli Stati partecipanti al GAC, necessario per adottare le decisioni;
   rivedere la governance di internet, con la definizione di regole condivise a livello internazionale.

  Parallelamente, il collega onorevole Martina ha sensibilizzato il Sottosegretario USA Vetter sulla vicenda: il ruolo degli USA su ICAAN, infatti, non appare trascurabile.
  Al momento, la questione dei nuovi domini generici di primo livello è ancora in discussione e la posizione italiana in sede GAC è minoritaria. Riguardo all'utilizzo dei termini .wine e .vin, invece, è stato deciso un rinvio di 30 giorni, al cui termine il GAC dovrebbe decidere. In ogni caso, la delegazione italiana si sta già attivando per difendere la posizione della «non concedibilità» dei nomi.
  Colgo l'occasione per far presente che, in una riunione interministeriale del 29 luglio scorso, abbiamo chiesto che il rappresentante italiano al prossimo meeting GAC (previsto nel novembre prossimo) sia affiancato da un rappresentante agricolo per rafforzare ulteriormente il peso delle valutazioni agricole in materia.
  Il tema del Top level domains è uno degli aspetti del più ampio tema della governance di internet: il modello multistakeholders che muove l'ICAAN, infatti, fa sì che il ruolo dei Governi non sia decisivo in tale governance, come dimostrano le difficoltà del GAC.
  Ritengo, pertanto, che una forte presa di posizione anche del Parlamento italiano potrebbe essere di sostegno alla battaglia governativa svolta in sede GAC per affermare la piena tutela dei diritti di proprietà intellettuale acquisiti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

commercio elettronico

riciclaggio di denaro

prodotto agricolo

traffico illecito

Internet

contraffazione

viticoltura