ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00771

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 60 del 29/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 29/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 29/07/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/07/2013

SOLLECITO IL 29/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00771
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Lunedì 29 luglio 2013, seduta n. 60

   BINETTI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   i dati emersi dalla Relazione sullo stato di attuazione della legge n. 40 del 2004, che regola la procreazione medicalmente assistita (Pma) e raccoglie i dati dell'attività dei centri nell'anno 2011, evidenziano che a fronte di un trend positivo per l'accesso a tutte le tecniche di procreazione medicalmente assistita, con tutti gli indicatori disponibili (aumentano le coppie trattate, i cicli iniziati e le gravidanze ottenute), per la prima volta dall'entrata in vigore della legge 40 diminuisce complessivamente il numero dei bambini nati vivi: sono 11.933 nel 2011, erano 12.506 l'anno precedente, in costante aumento dal 2005;
   è evidenziata nella relazione una diminuzione del ricorso alla tecnica di scongelamento degli ovociti e un aumento di quella relativa agli embrioni. Aumenta il numero di embrioni crioconservati: sono 18.798 nel 2011, erano 16.280 nel 2010, 7.337 nel 2009 e 763 nel 2008 (periodo antecedente alla modifica della legge 40 mediante la sentenza della Corte costituzionale che ha abolito il numero massimo di tre embrioni da trasferirsi in un unico e contemporaneo impianto);
   aumenta l'età media delle donne che si sottopongono a questi trattamenti: 36.5 anni nel 2011, 36.3 nel 2010. Il 30.5 per cento dei cicli a fresco è su donne con 40 o più anni;
   il Ministro ha anticipato che per quanto riguarda la diminuzione di gravidanze e di nati intende esaminare i dati già disponibili riferiti ai singoli centri di procreazione medicalmente assistita per verificare più analiticamente gli andamenti nazionali e poter avviare poi le iniziative più opportune per garantire alle coppie, e in particolare alle donne che accedono alla procreazione medicalmente assistita, la massima trasparenza delle informazioni disponibili insieme alla massima appropriatezza degli interventi offerti;
   si rileva, inoltre, nella relazione, «una prevalenza di centri di tipo privato con 214 centri che rappresentano il 59,9 per cento. Questa prevalenza è ancora più marcata se in relazione ai 207 centri (57,3 per cento) presenti nel 2012. I centri pubblici sono 117, cioè il 32,8 per cento e i centri privati convenzionati con il Ssn sono 26, ovvero il 7,3 per cento». La distribuzione dei centri pubblici o privati convenzionati, rispetto ai centri privati, «descrive una profonda differenza tra le aree geografiche. Nelle aree del Nord Ovest e del Nord Est, la percentuale dei centri privati sul totale di quelli attivi è pari rispettivamente al 49,7 per cento e al 47,1 per cento. Nel centro tale percentuale è del 68,3 per cento e nel Sud giunge al 70,2 per cento. Tra le regioni con maggior numero di centri attivi, distinguiamo il Lazio, dove i centri privati raggiungono l'80,8 per cento, la Sicilia con l'80,0 per cento e la Campania con il 77,5 per cento»;
   si evidenzia, il calo più vistoso si è registrato per le tecniche «a fresco» di secondo e terzo livello, quelle in cui non vengono utilizzati gameti e/o embrioni già crioconservati. Rispetto al 2010, nonostante un incremento dei cicli del 6.5 per cento si registra in questo caso anche un calo delle percentuali di gravidanze (-1.4 per cento) insieme a una diminuzione consistente dei bambini nati vivi (-5.9 per cento corrispondente a 552 nati in meno). Un calo analogo si osserva per le tecniche di primo livello (inseminazione semplice), per le quali però si registra anche una maggiore perdita di dati al follow up. L'elemento che più sconcerta è che, a fronte di un costante aumento dell'età media delle donne che si sottopongono alla procreazione medicalmente assistita, la diminuzione delle percentuali di gravidanza è maggiore per le donne più giovani. Si passa infatti dal 31 per cento del 2010 al 29,2 per cento del 2011 per donne con età inferiore o pari a 34 anni;
   la tendenza che fin dal 2007 ha visto aumentare il numero dei centri di fecondazione assistita in Italia, si interrompe quest'anno in cui si è registrato la presenza di 4 centri in meno rispetto alla stessa data del 2012. Questo calo è esclusivamente ascrivibile ad una vistosa diminuzione (11 centri in meno) della presenza di centri pubblici o privati convenzionati, anche perché la presenza di servizi di tipo privato continua a crescere registrando la presenza di 214 centri, con un aumento di 7 unità rispetto al 2012 –:
   quali misure si intenda attuare per garantire alle giovani coppie agevolazioni e facilitazioni concrete, in grado di incentivare e non ostacolare la possibilità di riportare l'evento nascita nell'età naturalmente più fertile delle donne: ossia tra i 20 e i 35, cosa oggi resa difficile anche a causa della mancanza di concrete facilitazioni economiche per le giovani coppie e che portano ad avere figli dopo i trentacinque anni;
   se non ritenga opportuno assicurare adeguate politiche di prevenzione della sterilità maschile e femminile in grado di offrire servizi di diagnosi e cura mirati attraverso screening adeguati, e se non consideri necessario verificare, attraverso controlli puntuali che tutti i centri funzionino in maniera omogenea e ottimale in tutto il territorio nazionale. (5-00771)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2004 0040

EUROVOC :

procreazione artificiale

terapeutica