ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00767

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 60 del 29/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: ROSTAN MICHELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALENTE VALERIA PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2013
CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2013
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2013
CAPOZZOLO SABRINA PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/07/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00767
presentato da
ROSTAN Michela
testo di
Lunedì 29 luglio 2013, seduta n. 60

   ROSTAN, VALERIA VALENTE, CHAOUKI, VALIANTE e CAPOZZOLO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   con accordo siglato in data 7 febbraio 2013 tra l'azienda e le sigle sindacali FIM, UILM, FISMIC e UGL, la FIAT ha provveduto alla propria riorganizzazione aziendale, attraverso la fusione della newco FABBRICA ITALIA in FIAT GROUP AUTOMOBILES SPA, in particolare prevedendo un nuovo modello organizzativo per la linea di produzione della vettura «Panda», presso lo stabilimento G.B. Vico di Pomigliano, in tre aree di lavoro, così distinte per mansioni, numero di addetti e regime occupazionale:
   Area «A» (tempo pieno):
    unità lastratura Panda (285 operai, 23 impiegati, 4 quadri);
    unità verniciatura Panda (194 operai, 20 impiegati, 5 quadri);
    unità montaggio Panda (1.023 operai, 29 impiegati, 7 quadri);
    unità stampaggio plastica (223 operai, 19 impiegati, 5 quadri);
    unità logistica Panda (107 operai, 28 impiegati, 5 quadri);
    ente qualità modello Panda (113 operai, 16 impiegati, 12 quadri);
    enti di staff area produzione Panda (15 impiegati, 9 quadri);

   Area «B» (tempo pieno):
    unità stampaggio lamiera (356 operai, 38 impiegati, 8 quadri);

   Area «C» (cassa integrazione straordinaria) – 1.971 lavoratori:
    collaudo funzionale – ed. «affidabilità» (driver, collaudatori di auto);
    magazzini, ricambi e logistica;
    servizi generali;
    magazzino ausiliari;

   solo per i lavoratori assegnati all'area C è stata prevista la cassa integrazione a partire dal 1o marzo 2013 fino al 31 marzo 2014;
   tale accordo, in buona sostanza, sostituisce la precedente intesa sottoscritta dalla FIAT e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali in data 6 luglio 2011, allorquando l'azienda si impegnava a riassorbire integralmente il personale eccedente nei 24 mesi successivi alla stipula dell'accordo;
   vi è, dunque, una significativa differenza tra quanto inizialmente l'azienda si era impegnata a garantire e quanto effettivamente ha poi assicurato in termini di riassorbimento occupazionale degli esuberi;
   tale differenza è stata giustificata dai vertici di FIAT attraverso il richiamo alla crisi del mercato dell'auto per il biennio 2011-2013, palesatasi in forme e valori più gravi del previsto;
   vi è il rischio concreto di perpetrare delle discriminazioni tra i lavoratori assegnati alle aree «A» e «B» che non sono sottoposte a regime di cassa integrazione straordinaria e quelli assegnati all'area «C» dove, per l'appunto, i 1971 lavoratori assegnati ruotano attorno a circa 400 postazioni lavorative;
   la quasi totalità dei lavoratori coinvolti nel riassetto, infatti, è titolare, in modo omogeneo e diffuso, delle medesime competenze, professionalità ed esperienze, tali da non giustificare – quanto meno in apparenza – le singole assegnazioni alle varie aree di lavoro;
   a fronte di tali assegnazioni e del conseguente diverso regime occupazionale al quale sono sottoposti i lavoratori delle aree A, B e C, vengono applicate ai singoli lavoratori, pur in presenza di qualifiche similari, condizioni di impiego particolarmente differenti specie per quanto concerne i profili retributivi, previdenziali ed assistenziali;
   invero, considerate le diverse e diffuse esperienze professionali maturate dai lavoratori assegnati all'area «C», parrebbe possibile – attraverso una specifica e concentrata attività di formazione – portare gli stessi allo stesso livello degli altri lavoratori assegnati alle aree «A» e «B», così da consentire una rotazione complessiva del personale dell'azienda, non più limitata ai soli 1971 lavoratori attualmente assegnati all'area «C»;
   sul punto, i commi 7o e 8o, dell'articolo 1 della legge n. 223 del 1991, pur lasciando spazio alle esigenze tecnico organizzative dell'azienda per l'adozione della rotazione nella gestione della cassa integrazione, contestualmente dispongono che i criteri di rotazione vengano riscontrati scientificamente, sia per quanto riguarda la individuazione dei lavoratori da sospendere, sia per quanto concerne le modalità della rotazione prevista nel comma 8;
   tali criteri, inoltre, devono formare oggetto delle comunicazioni e dell'esame congiunto previsti dall'articolo 5 della legge 20 maggio 1975, n. 164;
   sul dettato normativo, ad avviso dell'interrogante, ha inciso anche la sentenza della Corte Costituzionale n. 694/1988;
   anche alla luce dei princìpi normativi e giurisprudenziali prima richiamati, forti dubbi permangono, ad avviso dell'interrogante, circa la correttezza dell'impiego dei fondi destinati alla cassa integrazione straordinaria da parte della FIAT, specie nei confronti dei lavoratori assegnati all'Area «C» –:
   quali celeri ed oramai improcrastinabili iniziative intendano adottare al fine di favorire ogni utile e possibile forma di pieno riassorbimento occupazionale dei lavoratori FIAT con contestuale cessazione del ricorso alla cassa integrazione per i lavoratori dell'impianto di Pomigliano;
   se non intendano inoltre, nel caso specifico dello stabilimento Fiat G.B. Vico di Pomigliano d'Arco (Napoli), promuovere tutte le possibili soluzioni utili a concretizzare in tempi ragionevolmente stretti ogni attività tesa ad accertare la correttezza dell'uso dei fondi della cassa integrazione guadagni da parte di FIAT, specie per quanto concerne i criteri di individuazione dei lavoratori posti in rotazione, nonché predisporre, a tal fine, un tavolo tecnico con tutte le parti interessate (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero dello sviluppo economico, sindacati ed azienda). (5-00767)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

industria automobilistica

cassa integrazione

operaio

utilizzazione degli aiuti

esperienza professionale

stabilimento