ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00737

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 59 del 24/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: CASELLATO FLORIANA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2013
D'ARIENZO VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 24/07/2013
Stato iter:
06/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/02/2014
Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 06/02/2014
Resoconto CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/07/2013

DISCUSSIONE IL 06/02/2014

SVOLTO IL 06/02/2014

CONCLUSO IL 06/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00737
presentato da
CASELLATO Floriana
testo di
Mercoledì 24 luglio 2013, seduta n. 59

   CASELLATO, RUBINATO e D'ARIENZO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   la legge delega n. 244 del 2012 ha previsto che il Governo proceda con propri decreti a razionalizzare lo strumento militare nel senso di un contenimento dei costi e di un efficientamento delle strutture e degli strumenti;
   il Parlamento ha impegnato il Governo pro tempore, attraverso l'approvazione dell'ordine del giorno 9/5569/22 nell'ultima fase della precedente legislatura, ad adottare detti decreti legislativi solo dopo averli sottoposti al parere delle nuove Camere così da consentire una piena e corretta partecipazione al processo legislativo, in particolare nel senso della verifica della rispondenza dei decreti attuativi ai principi e allo spirito della delega;
   pur non essendo ancora stati emanati i richiamati decreti legislativi, in data 26 marzo 2013, da parte del comando generale dell'Arma dei carabinieri è stata comunicata ufficialmente la decisione di trasferire il comando divisione unità mobili carabinieri da Treviso a Roma, che verrebbe rischierata nella capitale presso il sedime demaniale di «Tor di Quinto»;
   la divisione unità mobili carabinieri, posta alle dipendenze dirette del comando unità mobili e specializzate carabinieri «Palidoro», è stata istituita, con sede in Roma, il 1o febbraio 2001 ed in seguito trasferita a Treviso, allo scopo di realizzare un più agevole collegamento con molti reparti dipendenti a maggiore valenza operativa;
   la decisione di voler nuovamente spostare la sede da Treviso a Roma non produce risparmi tali da giustificarne l'azione, mentre crea gravi disagi personali e familiari ai circa 50 militari che operano in carico al comando;
   i costi di gestione della sede, sita in Villa Margherita a Treviso, non dovrebbero essere gravosi in quanto al comune di Treviso è corrisposta una cifra simbolica per la locazione di una parte dei locali, non demaniali, di proprietà dell'ente comunale;
   la divisione unità mobili carabinieri è una sede di prestigio per la città di Treviso e un presidio strategico per il coordinamento degli altri apparati collegati;
   l'amministrazione della città, anche nel suo rinnovato consiglio comunale, ha più volte ribadito l'importanza di mantenere nel proprio territorio il comando divisione unità mobili –:
   se vi sia stata un'analisi degli effettivi costi di gestione dell'attuale sede e una verifica sul conseguimento di una effettiva riduzione della spesa a seguito del disposto trasferimento, tenuto conto delle conseguenze operative e logistiche del riassetto in atto;
   se, alla luce delle considerazioni esposte in premessa, ritenga l'opportunità di non aderire alla richiesta di trasferimento della sede del comando divisione unità mobili carabinieri da Treviso a Roma, riesaminando le ragioni alla base del provvedimento già assunto dal comando generale dell'Arma dei carabinieri, anche in considerazione del complessivo riassetto delineato con i decreti legislativi di cui alla legge n. 244 del 2012, assicurando oltre ad una effettiva spending review anche la procedura di consultazione delle Camere sui predetti decreti come previsto dal summenzionato ordine del giorno n. 9/5569/22. (5-00737)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 febbraio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-00737

  Vorrei, in primis, fare alcune considerazioni su quanto evidenziato dall'onorevole interrogante circa «l'approvazione dell'ordine del giorno 9/5569/22 nell'ultima fase della precedente legislatura, ad adottare ... decreti legislativi solo dopo averli sottoposti al parere delle nuove Camere così da consentire una piena e corretta partecipazione al processo legislativo».
  Nel merito, faccio presente che nella seduta dell'11 dicembre 2012, presso l'Assemblea della Camera dei Deputati, in sede di discussione del disegno di legge recante «Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia», è stato accettato dal Governo pro tempore il richiamato ordine del giorno presentato dall'Onorevole Cirielli, con il quale s'impegnava l'Esecutivo, «tenendo conto del prossimo scioglimento delle Camere e dei tempi di ricostituzione delle Commissioni parlamentari, ad adottare i decreti legislativi in modo da consentire che il nuovo Parlamento possa pienamente esplicare i propri poteri di indirizzo e di controllo in relazione ai contenuti degli atti attuativi della delega conferita con il provvedimento in esame» (lettera f).
  In virtù di tale impegno, nonché in ossequio a quanto disposto dall'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2012, n. 244, che disciplina in modo dettagliato i passaggi procedimentali richiesti per l'adozione dei decreti legislativi, gli uffici competenti hanno elaborato i provvedimenti in questione quanto più speditamente possibile, proprio per dar modo al Parlamento, attraverso un dibattito aperto e partecipativo, di poter esercitare la propria funzione d'indirizzo e di controllo e di poter apportare ogni misura correttiva ritenuta necessaria.
  Con specifico riferimento, invece, alla tematica oggetto dell'atto in discussione, confermo che il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri ha concluso, a far data dallo scorso 1o ottobre, le procedure di attuazione del trasferimento dalla città di Treviso del Comando della Divisione Unità Mobili che era accasermato presso un immobile di proprietà comunale (Villa Margherita), con oneri di locazione a carico del Ministero dell'interno.
  Il provvedimento si colloca nell'ambito del progetto di razionalizzazione delle articolazioni di comando, già da tempo avviato per garantire, in un quadro di sostenibilità economica e finanziaria, una efficace azione istituzionale, nel rispetto di principi e di criteri direttivi sottesi al processo della «spending review».
  In particolare, la Divisione Unità Mobili, responsabile della direzione e del coordinamento dei Reparti Mobili dell'Arma preposti ai servizi di ordine pubblico e alle missioni internazionali nei teatri operativi all'estero, è stata rischierata nella Capitale presso il sedime demaniale di «Tor di Quinto», dove già sono accasermati altri Comandi della stessa linea organizzativa.
  La manovra ipotizzata consentirà, nell'immediato, di recuperare da funzioni logistico-burocratiche 19 unità organiche che saranno reimpiegate in preminenti attività di controllo del territorio, con criteri di gradualità atti a contemperare le esigenze istituzionali nonché le aspettative del personale.
  Nel contempo, la dismissione dell'immobile di Villa Margherita comporterà significativi risparmi di spesa in termini di oneri locativi (52.678,60 euro) e di funzionamento (55.600 euro), mentre il trasloco ha comportato un costo di circa 32.500 euro + IVA.
  In prospettiva, poi, la ridislocazione su Roma del Comando di Divisione consentirà ulteriori misure di rimodulazione delle strutture di comando.
  In tale contesto, devo evidenziare, tra l'altro, come i Reparti dell'Arma Territoriale operanti nel Comune di Treviso, preposti istituzionalmente alla sicurezza e al controllo del territorio, non siano stati oggetto di alcun provvedimento di modifica del loro assetto ordinativo o di riduzione della forza e continueranno a garantire le funzioni di competenza in sinergia con altri Reparti dell'organizzazione speciale (Nucleo Antisofisticazioni, Nucleo Operativo Ecologico) e con il supporto del 14o Nucleo Elicotteri di Treviso.
  Rendo noto, in ultimo, che gli effettivi in servizio presso il Comando della Divisione Unità Mobili di Treviso sono stati trasferiti sulla base del gradimento espresso dai singoli interessati e, in linea di massima, nell'ambito della stessa Regione Veneto.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ROMA - Prov,LAZIO, TREVISO,TREVISO - Prov,VENETO

EUROVOC :

costo d'esercizio

personale militare

locazione immobiliare

indennita' e spese

trasferimento d'impresa