ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00718

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 59 del 24/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 24/07/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00718
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Mercoledì 24 luglio 2013, seduta n. 59

   QUARTAPELLE PROCOPIO e MARCO DI MAIO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   dopo l'indipendenza, il Governo eritreo ha deciso di tassare tutti i redditi ottenuti all'estero dai propri cittadini per un valore pari al 2 per cento di quanto guadagnato, indipendentemente da quanto i cittadini eritrei versino in termini di imposte nel Paese in cui il reddito è prodotto o dall'esistenza di accordi sulla doppia imposizione;
   l'imposta deve essere versata in contanti, a un ufficiale diplomatico del governo eritreo, in occasione della richiesta di rinnovo dei documenti necessari per il soggiorno all'estero o l'ingresso in patria;
   questo tributo, conosciuto anche come «diaspora taxation», pur essendo legale e legittimo, è stato oggetto di attenzione anche da parte delle Nazioni Unite che nella risoluzione n. 1907 del 2009, nella quale è stato imposto l'embargo all'esportazione di armi verso l'Eritrea, chiede che vengano attentamente controllate tutte le forme di finanziamento di questo traffico, inclusa possibilmente la diaspora taxation, la principale forma di raccolta di valuta pesante che ha il regime eritreo; nella risoluzione n. 2023 del 2011 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite condanna inoltre l'uso della diaspora taxation come fattore economico che serve a destabilizzare la situazione nel Corno d'Africa;
   in merito alle modalità di raccolta della tassa, secondo le Nazioni Unite coloro che non sono in regola con il pagamento della tassa si sarebbero visti negare l'ingresso in Eritrea, nonostante la loro cittadinanza, gli sarebbe stato proibito inviare aiuti alla famiglia, e sarebbero inseriti in una sorta di «lista nera» del governo fino a quando non paghino la tassa del 2 per cento. Parrebbe inoltre, – da fonti a mezzo stampa – che ci siano stati dei casi di beni sequestrati o di familiari in Eritrea molestati per ritorsione, o casi di emigrati eritrei in visita in Patria a cui sia stato impedito di lasciare il paese perché non in regola con il pagamento della tassa;
   sempre la risoluzione 1907 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite invita gli stati membri a vigilare affinché nessuna raccolta di fondi da parte di autorità eritree all'estero avvenga usando «estorsioni, uso della violenza, frode o altri mezzi illegittimi»;
   alcuni paesi, sulla scorta anche delle osservazioni del rapporteur delle Nazioni Unite sulla situazione in Eritrea, hanno cercato di mettere sotto controllo il flusso di denaro contante raccolto attraverso questa imposta, chiedendo la tracciabilità dei versamenti. Il Canada nel maggio 2013 ha espulso il console generale a Toronto perché raccoglieva in modo illecito la diaspora taxation sul territorio canadese;
   a febbraio l'Italia ha accolto la visita del Comitato delle Sanzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che ha discusso anche del tema della diaspora taxation –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di raccolta della diaspora taxation da parte di autorità eritree anche sul territorio italiano;
   come si stia vigilando sull'eventuale raccolta della tassa visto il monito della risoluzione n. 1907/2009 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che invitano a vigilare su eventuali «estorsioni, uso della violenza, frode o altri mezzi illegittimi» utilizzati dalle autorità eritree per ottenere la riscossione della tassa. (5-00718)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE ( ONU )

EUROVOC :

Eritrea

fiscalita'

sicurezza internazionale

imposta sul reddito

restrizione all'esportazione

trasporto merci

migrante

frode