ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00639

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 55 del 17/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: MUCCI MARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE 17/07/2013
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 17/07/2013
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 17/07/2013
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/07/2013
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 17/07/2013
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 17/07/2013
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 17/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/07/2013
Stato iter:
12/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/02/2014
Resoconto BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 12/02/2014
Resoconto MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/07/2013

DISCUSSIONE IL 12/02/2014

SVOLTO IL 12/02/2014

CONCLUSO IL 12/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00639
presentato da
MUCCI Mara
testo di
Mercoledì 17 luglio 2013, seduta n. 55

   MUCCI, PRODANI, DA VILLA, CRIPPA, FANTINATI, RIZZETTO, DELLA VALLE e VALLASCAS. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi anni, secondo i dati forniti dalla Fondazione Rosselli, i fondi strutturali affluenti al comparto cultura hanno avuto un peso rilevante sul totale delle risorse nazionali: nel settennato in corso l'Italia ha beneficiato di 8,8 milioni di euro da Eurimages, 33,5 dal programma media e 24,6 da quello cultura; nel 2012, dal Fus, sono pervenuti alla cultura 411,4 milioni; dai fondi di coesione 1,3 miliardi;
   con riferimento alla politica di coesione 2007-2013, secondo i dati Open coesione aggiornati al 30 giugno 2012, risultava che le risorse effettivamente allocate fossero circa la metà di quelle stanziate;
   l'analisi delle risorse allocate evidenzia come la distribuzione dei fondi nei documenti di programmazione della politica culturale italiana sia indirizzata principalmente alla tutela del patrimonio culturale;
   nel quadro strategico comune 2014-2020, la cultura viene principalmente legata al turismo e alla necessità di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale;
   il programma Europa creativa dovrebbe consentire alle piccole e medie imprese di accedere più facilmente ai finanziamenti: questi dovrebbe servire per la conversione alle tecnologie digitali, misura ormai necessaria per la riduzione dei costi di produzione e per l'accesso a nuovi mercati;
   la cultura e il turismo sono settori in cui investire urgentemente per rilanciare l'economia italiana;
   l'avvicinarsi del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi europei, del quadro strategico comune e del programma Europa Creativa può creare una strategia pubblica di lungo periodo per la cultura e per il turismo;
   il nostro Paese, deve usufruire delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie digitali e dall'innovazione tecnologica per esportare la cultura italiana e attrarre turisti straniera –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa;
   quale sarà la strategia italiana per l'uso dei Fondi che verrà proposta alla Conferenza unificata per l'intesa e successivamente sottoposta all'approvazione del Cipe entro la fine del 2013;
   se il Governo reputi di intervenire urgentemente affinché vengano redatti studi, rapporti, indicatori che forniscano ai tecnici dell'economia una visione forte sul legame tra cultura e sviluppo;
   se il Governo non ritenga opportuno esprimere un modello di politica culturale che benefici la cultura nazionale e l'economia italiana attraverso il turismo;
   se il Governo reputi prioritario investire nel binomio cultura/turismo e impegnarsi ad attrarre il capitale privato per finanziare la promozione turistica della cultura;
   se il Governo non ritenga di dover dettare urgentemente l'agenda politica della cultura e del turismo quale volano per l'economia;
   se il Governo non ritenga necessario di intervenire urgentemente rafforzando l'imprenditorialità dei settori della cultura e del turismo riducendo gli oneri amministrativi per le piccole e medie imprese, che formano una parte consistente dell'industria italiana;
   se il Governo intenda assumere iniziative, anche normative, al fine di garantire i prestiti bancari per agevolare l'accesso ai finanziamenti da parte delle piccole e medie imprese;
   se si intenda sostenere programmi di promozione turistica e diffusione culturale, consentendo alle piccole e medie imprese, attraverso la digitalizzazione dei servizi, l'ampliamento delle esportazioni e il consolidamento dei legami con le altre industrie;
   se il Governo intenda utilizzare i fondi esistenti per accrescere il contributo dato dalla cultura e dal turismo allo sviluppo regionale e locale, sia nelle zone urbane che in quelle rurali. (5-00639)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 febbraio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-00639

  Mi riferisco all'interrogazione dell'On.le Mucci e vorrei premettere che le questioni collegate alle materie di specifica competenza di questa Amministrazione nei settori cultura e turismo, per le quali si chiede di conoscere l'orientamento assunto dall'azione del Governo, sono già comprese nella strategia adottata dall'onorevole Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo (vedi decreto ministeriale 13 settembre 2013, CdC reg. 13 F. 372 del 22 ottobre 2013, contenente «Atto di indirizzo delle priorità politiche anno 2014 e triennio 2014-2016»).
  Per quanto concerne il nuovo ciclo di programmazione 2014-2020, con riferimento alla politica di coesione, questo Ministero ha assicurato una partecipazione attiva e costante al processo di definizione della strategia nazionale per lo sviluppo e la coesione, che vedrà la sua formalizzazione nell'Accordo di Partenariato e quindi nella programmazione operativa che ne discende. In sede nazionale, infatti, ha sostenuto l'assunzione di una piena consapevolezza della necessità che il nostro Paese ponga la cultura, in tutte le sue implicazioni, sociali ed economiche, al centro delle strategie di rilancio della crescita e quindi possa rappresentare un settore attivo e propulsivo nel raggiungimento degli obiettivi strategici che saranno a fondamento della nuova programmazione.
  Nel settembre 2012, in una fase in cui il negoziato sul bilancio dell'UE era ancora del tutto aperto e in sede nazionale prendeva avvio il percorso partenariale per la definizione dell'Accordo di Partenariato, il Ministro Ornaghi presentava al Ministro Barca il position paper. «Il ruolo del settore culturale nella politica di coesione 2014-2020», per rappresentare, con il giusto anticipo, l'opportunità di perseguire la massima integrazione del settore culturale all'interno delle politiche di coesione 2014-2020.
  Lo stesso impegno è stato assicurato nel corso del 2013 in tutti i tavoli partenariali istituzionali convocati dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica per la definizione dell'Accordo di Partenariato. In esito a questa attività ha ormai preso forma un assetto strategico per il prossimo periodo di programmazione che vede fortemente connessi cultura e turismo nelle politiche di sviluppo, in continuità, peraltro, con la visione assunta nel periodo 2007-13 e nelle politiche nazionali in atto, prime tra tutte quelle portate avanti dal Piano di Azione Coesione. In questo contesto, il giusto processo di perfezionamento, fondato sulla valutazione delle criticità incontrate e/o dei limiti delle politiche attuate, ha indotto per il prossimo periodo di programmazione da un lato, a rafforzare alcune dimensioni operative, dall'altro ad ampliare gli ambiti di policy. Ciò con riferimento in particolare:
   all'approccio territoriale delle politiche di valorizzazione culturale che dovranno trovare attuazione in aree di attrazione culturale attivando risorse del patrimonio culturale d'eccellenza e meno note in quadro di piena cooperazione tra i diversi livelli istituzionali;
   alla necessità di individuare e promuovere modelli di intervento a sostegno dei settori culturali e creativi, attraverso il sostegno alle imprese della filiera, favorendone l'integrazione con gli altri settori produttivi dei territori.
  A riguardo di questi temi, costituisce un pertinente riferimento il Piano di Azione Coesione, nell'ambito del quale il Ministero sta gestendo 130 milioni di euro, che rappresenta un indispensabile luogo di sperimentazione e un efficace strumento di supporto all'attuazione della programmazione 2007-13 e di slancio verso quella del periodo 2014-2020.
  In particolare, tra le diverse linee di azioni in cui si articola il Programma del MiBACT è opportuno evidenziare quella che va ad integrare i fondi del Programma Operativo Interregionale (POIn) Attrattori culturali, naturali e turismo, del valore di 95 milioni di euro, la cui attuazione passa attraverso una programmazione congiunta dell'amministrazione centrale e delle amministrazioni regionali; per il particolare carattere innovativo è utile richiamare anche le «Iniziative sperimentali per la promozione e il sostegno di giovani idee imprenditoriali per la valorizzazione, fruizione e gestione del patrimonio culturale», di imminente avvio, che prevede la sperimentazione di iniziative connesse alla filiera della valorizzazione culturale, attuate da imprese appartenenti al settore no profit condotte da giovani.
  Si tratta di una linea di azione che troverà la sua prima applicazione in specifici ambiti urbani, già identificati ai fini di un altro progetto innovativo di recente presentato dal Ministro Trigilia e dal Ministro Bray «Cultura in movimento», finalizzato alla «attivazione della dotazione dei luoghi», vale a dire a massimizzare il ruolo del patrimonio culturale come fattore di sviluppo delle economie locali.
  Nel merito delle ulteriori questioni poste all'attenzione, si rappresenta che unitamente ed in raccordo con la strategia sopra richiamata, specificamente rivolta allo sviluppo delle economie dei territori attraverso il sostegno e la promozione degli asset e delle dotazioni turistico-culturali, nonché delle competenze imprenditoriali di settore, il Governo – per il tramite del MiBACT con riferimento agli aspetti di propria competenza – ha promosso in questi mesi una serie di misure di particolare rilevanza per dare concretezza all'agenda politica in materia di cultura e turismo.
  Si segnalano in prima istanza a tale riguardo, le norme adottate nel quadro del cd. Decreto Valore Cultura (decreto legge n. 91/2013 convertito con la legge 112/2013), rivolte ad agevolare gli investimenti e quindi a promuovere l'afflusso di capitali privati nel settore della produzione culturale – con specifico riferimento ai comparti cinema, audiovisivo, musica – e a facilitare altre forme di contribuzioni private (donazioni, sponsorizzazioni) a favore della cultura.
  Altre significative misure, di recente adozione nel quadro della strategia per lo sviluppo ed il rilancio economico del Paese assunte dal Governo, sono indirizzate ad incentivare lo sviluppo del comparto delle imprese, di cui potranno evidentemente beneficiare in particolare quelle legate al settore turistico-culturale. Si tratta di quelle previste in particolare nell'ambito del Piano «destinazione Italia»er la valorizzazione della vocazione culturale e turistica dell'Italia, stimolando la crescita dimensionale delle imprese turistiche e l'attrazione di developer turistici, valorizzando il nostro patrimonio culturale attraverso fondi alimentati da donazioni private dedicati a grandi istituzioni culturali, prevedendo forme di forte defiscalizzazione per il mecenatismo culturale. Un primo pacchetto di misure è stato di recente attivato attraverso il cd. primo Decreto Destinazione Italia (DL 145/2013). In questo ambito si prevede di finanziare progetti per la valorizzazione di specifiche aree territoriali per migliorarne la capacità di valorizzazione della dotazione di beni storici, culturali e ambientali, nonché dei servizi per l'attrattività turistica, anche in relazione alle iniziative collegate ad Expo 2015, e quindi in coerenza con gli obiettivi definiti dal Governo nel quadro di «Agenda Italia 2015» con riferimento alla promozione turistica e all'attrattività del Paese.
  Comunico, da ultimo che il 7 febbraio scorso, il Ministero ha pubblicato il bando per la concessione di contributi a favore delle reti di impresa operanti nel settore del turismo, finalizzato a promuovere e sostenere i processi di interazione tra le imprese turistiche attraverso lo strumento delle reti di impresa con l'obiettivo di supportare i processi di riorganizzazione della filiera turistica, migliorare la specializzazione e qualificazione del comparto ed incoraggiare gli investimenti per accrescere la capacità competitiva ed innovativa della imprenditorialità turistica nazionale, in particolare sui mercati esteri.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

protezione del patrimonio

piccole e medie imprese

utilizzazione degli aiuti

turismo

finanziamento dell'industria

liberalizzazione del mercato