ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00627

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 53 del 15/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: SPADONI MARIA EDERA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2013
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2013
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2013
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2013
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2013
TACCONI ALESSIO MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2013
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 15/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 15/07/2013
Stato iter:
16/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/07/2013
Resoconto SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 16/07/2013
Resoconto PISTELLI LAPO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 16/07/2013
Resoconto SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/07/2013

SVOLTO IL 16/07/2013

CONCLUSO IL 16/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00627
presentato da
SPADONI Maria Edera
testo di
Lunedì 15 luglio 2013, seduta n. 53

   SPADONI, MANLIO DI STEFANO, DI BATTISTA, SIBILIA, DEL GROSSO, GRANDE, TACCONI e SCAGLIUSI. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   il commissario generale dell'UNRWA (United nations relief and works agency for Palestine refugees) Filippo Grandi, ha affermato che i profughi palestinesi in Siria sono sull'orlo della catastrofe e che un numero inaccettabilmente alto di rifugiati palestinesi in Siria è stato ucciso, ferito, costretto a fuggire e il conflitto non accenna a fermarsi in Siria espandendosi ai campi rifugiati di tutto il Paese;
   in una conferenza stampa tenuta ad Amman, con la presenza del direttore delle operazioni UNRWA in Siria, Michael Kingsley, Grandi ha inoltre sottolineato il calo significativo del numero dei profughi palestinesi in Siria, oltre al deterioramento delle loro condizioni di vita, e ha affermato che l'intera comunità dei profughi palestinesi vive costantemente nel terrore e nell'ansia e non ha più alcun posto dove vivere;
   dai 12 campi profughi palestinesi in Siria, sette sono diventati teatro di battaglia e più della metà dei profughi palestinesi (350 mila), ha abbandonato le propria casa, molti di loro diretti in Libano, mentre sette mila hanno trovato rifugio in Giordania;
   la situazione umanitaria in Siria è, tra l'altro, peggiorata, da quando la Giordania ha chiuso le frontiere con questo Paese nel dicembre 2012, di conseguenza migliaia di rifugiati palestinesi si sono diretti verso il Libano in cerca di salvezza;
   il commissario generale dell'UNRWA ha affermato di aver avviato un dialogo con il Ministro degli affari esteri giordano, Nasser Judeh, per trovare una soluzione al problema dei profughi palestinesi fuggiti in Giordania e ha rivelato che la metà di questi nuovi rifugiati sono iscritti nei registri dell'UNRWA in Giordania, e ciò significa che essi sono tornati nella loro area d'origine. Sempre per quanto riguarda i palestinesi arrivati recentemente dalla Siria, Grandi ha rivelato che l'aumento del loro numero in Giordania suscita molti timori, in virtù del fatto che in molte regioni, essi sono visti come una minaccia per la sicurezza;
   va sottolineato che, diversamente dalla Giordania, che ha concesso la nazionalità ai profughi, e dalla Siria, che ha riconosciuto loro i diritti civili, il Libano si è sempre rifiutato di dare ai Palestinesi anche i più elementari diritti e che oltre tre quarti dei profughi palestinesi del Libano sono interessati da una qualche forma di povertà;
   la mancanza di volontà del Libano di dare ai suoi profughi sufficienti mezzi di sostegno è in parte alleviata dall'intervento dell'UNRWA, l'agenzia delle Nazioni Unite costituita con risoluzione 302 dell'8 dicembre 1949 esclusivamente a beneficio dei profughi Palestinesi cui, è bene ricordarlo, sono stati affidati compiti quali quelli di prevenire situazioni di fame e miseria, promuovere condizioni di pace e stabilità, e adottare misure costruttive in vista della fine dell'aiuto assistenziale internazionale;
   l'UNRWA ha inviato un appello urgente alla comunità internazionale per fornire un sostegno finanziario a questa Agenzia Onu indispensabile perché essa possa svolgere i propri compiti a sostegno dei rifugiati palestinesi, sottolineando che nel 2013, il deficit di bilancio dell'agenzia ha raggiunto i 68 milioni dollari; sarebbe oltremodo importante che il nostro Paese, nell'ambito di tale richiesta di sostegno economico, la potesse prendere in debita considerazione atteso che la situazione evidenziata in premessa riveste una particolare drammaticità –:
   quale sia la posizione del nostro Governo in ordine alle criticità evidenziate in premessa e quali iniziative, in sede internazionale, intenda promuovere per mettere fine alle sofferenze che si stanno infliggendo ai rifugiati e trovare una soluzione attraverso il dialogo. (5-00627)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 16 luglio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00627

  Il Governo ha ben presente le difficili condizioni di vita dei profughi palestinesi che hanno trovato riparo nei Paesi Arabi limitrofi alla Palestina sin dal 1948. Il loro destino, oltre a rappresentare uno dei temi cruciali del Processo di pace tra Israele e Palestina, costituisce – come opportunamente segnalato dall'onorevole interrogante – un'emergenza umanitaria attualmente aggravata dalla guerra in Siria.
  L'Italia non ha mai fatto mancare il proprio contributo all'UNRWA, che da sempre fornisce un'assistenza di estremo valore ai rifugiati palestinesi. Ed è proprio a testimonianza del sostegno del Governo italiano all'importante ruolo svolto da UNRWA che il Presidente Letta, in occasione di una sua recente visita in Israele e Palestina, ha voluto incontrare il suo Commissario Generale Filippo Grandi. Quest'ultimo ha tenuto a ringraziare l'Italia per il contributo finanziario prestato nell'anno corrente. Sempre in termini di risorse, egli ha messo in risalto la decisione di costituire un Comitato Italiano a favore dell'UNRWA, presieduto da Tana de Zelueta, con l'obiettivo di promuovere la raccolta di fondi nel nostro Paese.
  Il sostegno alle attività di UNRWA da parte della Cooperazione allo sviluppo si sostanzia concretamente attraverso tre canali di finanziamento: Core Programme, specifici progetti ed attività di emergenza. Dal 2000 ad oggi, l'Italia ha contribuito alle attività di UNRWA con finanziamenti che ammontano a circa 110 milioni di dollari, costituendo un partner consolidato dell'Organismo.
  Lo scorso anno, pur in una situazione di forte contrazione delle risorse da destinare agli Organismi Internazionali, l'Italia è comunque intervenuta in risposta ai bisogni della popolazione palestinese residente nell'area, assicurando sostegno alla strategia regionale dell'UNRWA, da una parte fornendo assistenza alimentare d'emergenza ai rifugiati palestinesi in Siria, dall'altra sostenendo le attività nel settore sanitario nei campi palestinesi in Libano.
  Nel 2013, consapevole della necessità di contribuire al risanamento del bilancio dell'Agenzia e rispondere adeguatamente alle necessità dei palestinesi colpiti dalla crisi siriana, l'Italia ha assicurato un contributo complessivo di 8 milioni di euro di cui 4 milioni destinati al bilancio regolare, 1 milione per finanziare un progetto volto a garantire il diritto all'istruzione nella Striscia di Gaza e 3 milioni specificamente destinati ad attività in favore dei palestinesi colpiti dalla crisi siriana, in considerazione della necessità condivisa dalla Cooperazione Italiana di intervenire in presenza delle drammatiche necessità segnalate da UNRWA.
  Per quanto riguarda specificamente gli interventi in favore dei palestinesi colpiti dalla crisi siriana, 2,5 milioni di euro sono stati destinati ai profughi palestinesi in Libano, con un contributo di 1,5 milioni di euro per interventi nel settore igienico-sanitario ed 1 milione di euro a sostegno della riforma sanitaria nei campi palestinesi presenti nel Paese. È infine stato erogato un contributo di 500.000 euro per assistenza alimentare ai rifugiati palestinesi in Siria, in risposta all'appello di UNRWA per la crisi siriana, che si inserisce nel piano di risposta delle Nazioni Unite.
  Ad ulteriore testimonianza della forte attenzione del Governo per i tanti profughi presenti nella regione mediorientale, la stessa Ministro Bonino ha effettuato una visita a giugno con il Commissario UE Georgeva in Giordania. In quell'occasione, il Ministro non ha mancato di assicurare circa la continuità dell'assistenza italiana alla Giordania – il Paese che con il Libano è più direttamente esposto ai rischi di destabilizzazione derivanti dalla guerra siriana – volta a migliorare la risposta di quel Paese alle drammatiche conseguenze umanitarie della crisi siriana.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Siria

aiuto finanziario

aiuto internazionale

profugo