ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00597

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 51 del 11/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: GADDA MARIA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 11/07/2013
SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 11/07/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/07/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00597
presentato da
GADDA Maria Chiara
testo di
Giovedì 11 luglio 2013, seduta n. 51

   GADDA, MARANTELLI e SENALDI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il bacino fluviale del fiume Olona, come confermano i recenti dati di ARPA Lombardia, registra una situazione piuttosto critica dal punto di vista ambientale. Anche con l'entrata a regime dell'ultimo depuratore di Gornate Olona la situazione non è migliorata, e questo dato, come segnalato anche da Legambiente Lombardia, desta preoccupazione perché segnala una situazione di criticità le cui responsabilità non sono legate semplicemente allo schema depurativo, ma vanno ricercate le cause su vari fronti;
   da tempo lo stato ecologico dell'Olona dopo tanti sforzi e risorse economiche spese, rimane tristemente ancorato alle parole «scadente/pessimo» a pochi anni dal limite temporale fissato dalla direttiva quadro sulle acque (2000/60/CE) dell'Unione europea che fissa per la fine del 2015 l'obiettivo del raggiungimento dello stato di qualità «buono». Sebbene con ovvie ragioni regione Lombardia abbia chiesto la proroga al 2021/2027 per il raggiungimento dell'obiettivo di qualità per i corsi d'acqua Lambro, Seveso, Olona e Mella, il fiume Olona nel 2015 non raggiungerà l'obiettivo minimo di sufficienza che la stessa regione si era data nel proprio piano di tutela e uso delle acque sempre per il 2015; a fianco dei padiglioni di un evento mondiale come l'Expo scorrerà un fiume ancora in condizioni lontane dagli standard minimi;
   il fiume Olona è stato dichiarato area sensibile dall'articolo 91 del codice dell'ambiente di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni; le aree sensibili sono individuate con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che provvede, ogni quattro anni, alla riedificazione di tali aree e dei rispettivi bacini drenanti che contribuiscono all'inquinamento delle aree sensibili;
   dagli anni Ottanta è in atto un'azione di bonifica del fiume Olona, tramite la costruzione di depuratori; lo Stato ha assegnato anche specifiche risorse all'area ad elevato rischio di crisi ambientale «Lambro-Olona-Seveso», nell'ambito dei programmi triennali del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'azione pubblica e per la tutela ambientale;
   ciononostante, come segnala Legambiente Lombardia, attualmente il 50 per cento dei depuratori operanti nel bacino Olona-Bozzente-Lura (ben 10 depuratori sui 20 presi in esame) presenta anomalie o malfunzionamenti rilevati da Arpa, situazione che non permette il miglioramento delle condizioni dell'acqua. Un problema che riguarda il depuratore di Varese, che ha serie difficoltà nella rimozione dei carichi di azoto ammoniacale e fosforo, così come gli impianti, anche recenti, del medio Olona, dove le non conformità, riguardanti il carico organico, il fosforo e l'azoto, nel 2012 hanno riguardato in particolare il grande impianto di Canegrate;
   tra le criticità viene anche segnalato il grosso problema degli scolmatori di piena posti lungo le condotte che non riescono a gestire le crescenti portate che afferiscono al sistema fognario e riversano acque reflue non trattate anche in condizioni di tempo asciutto. In relazione a questa problematica andrebbe realizzato un censimento degli scolmatori «problematici» con relativi progetti per il loro adeguamento e per la realizzazione di vasche di accumulo dell'acqua di prima pioggia;
   per quanto riguarda l'area del milanese l'Olona, che fino a Legnano ha uno stato «scadente» secondo gli standard europei, versa in una situazione anche peggiore a valle, dopo la confluenza, a Rho, dei torrenti Lura e Bozzente, che presentano caratteristiche chimiche e batteriologiche altamente critiche, e il ricevimento delle acque trattate dagli impianti di Pero e del Sud Milano, le cui acque afferiscono al tratto deviato del fiume (che prende il nome di Lambro meridionale). Nel tratto milanese del fiume, in parte tombato, l'Olona presenta in assoluto il peggior stato di qualità delle sue acque, nonostante la diluizione apportata dall'emissario del depuratore di Ronchetto delle Rane, che invece opera con buone prestazioni;
   un altro dei gravi problemi a cui è legata la pessima salute del fiume Olona riguarda l'area in cui ricade il bacino, caratterizzata in alcuni tratti da vaste zone industriali, anche di attività altamente inquinanti, alcune ancora in funzione, altre dismesse. Fra queste va senz'altro evidenziata la buona notizia dell'indagine della procura della Repubblica di Busto Arsizio che ha portato al sequestro dell'Insa di Fagnano Olona (VA), azienda produttrice di detersivi, accusata di scarichi industriali non autorizzati nel fiume Olona e di gestione illegale di rifiuti;
   tuttavia, come segnalato dal quotidiano on line Varese News nel mese di giugno 2013 «Dopo qualche giorno di tregua il fiume è stato invaso da una schiuma bianca all'altezza del piccolo salto tra Olgiate e Marnate nonostante i sigilli all'azienda fagnanese. Come già detto dagli inquirenti non è con la chiusura della Insa che si sarebbero risolti i gravi e perduranti problemi di inquinamento del fiume Olona ma almeno con le schiume si sperava di averci dato un taglio; purtroppo non è così ed ecco che la superficie del corso d'acqua sono state nuovamente invase dai tensioattivi. Arpa e Polizia Locale si sono subito portate sul posto con uomini e mezzi per prelevare nuovi campioni d'acqua e documentare il nuovo sversamento»;
   è dei giorni scorsi la notizia di uno stanziamento della regione Lombardia di 12 milioni per risanare l'Olona. Si tratta sicuramente di un atto di grande importanza, arrivato dopo anni di incessante lavoro da parte delle istituzioni, dei comitati e delle associazioni locali, per salvare il fiume. Ma proprio per evitare quanto accaduto negli anni passati, quando sono state spese ingenti risorse senza che il problema venisse risolto, è indispensabile coordinare tutti gli attori del territorio interessato dal problema;
   la Valle Olona è un territorio importante e strategico a livello turistico, culla di importanti insediamenti storici, di mulini, di cascine e di siti di archeologia industriale; a questo si aggiunge un importante e costante impegno delle associazioni locali che stanno creando un fondamentale tessuto di relazioni che dà unità al territorio. Tutti presupposti che potrebbero concorrere a individuare questo fiume e il suo territorio come un esempio positivo di riqualificazione e valorizzazione turistica proprio in occasione di Expo 2015 –:
   se intenda verificare la possibilità di mettere in campo, anche per il tramite della competente Autorità di bacino e in accordo con i comuni e con la regione Lombardia, una serie di azioni per avviare un risanamento ambientale complessivo del bacino del fiume Olona, a partire da un monitoraggio e un controllo sulle aree più critiche, anche nell'ottica di uscire da una situazione costantemente passibile di infrazione da parte dell'Unione europea, valutando in quest'ottica, sempre in accordo con le istituzioni locali e regionali, la possibilità dell'istituzione di una cabina di regia che coordini un piano di risanamento delle acque del bacino. (5-00597)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

FIUME OLONA

EUROVOC :

corso d'acqua

impatto ambientale

protezione delle acque

risanamento

rischio sanitario

protezione dell'ambiente

risorsa economica