Legislatura: 17Seduta di annuncio: 42 del 27/06/2013
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/06/2013 BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 27/06/2013 VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 27/06/2013 VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 27/06/2013 DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 27/06/2013
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 27/06/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 21/11/2013 Resoconto GALLETTI GIAN LUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) REPLICA 21/11/2013 Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/06/2013
DISCUSSIONE IL 21/11/2013
SVOLTO IL 21/11/2013
CONCLUSO IL 21/11/2013
LUIGI GALLO, MARZANA, BATTELLI, VACCA, SIMONE VALENTE e DI BENEDETTO. —
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
. — Per sapere – premesso che:
con decreto Interministeriale 3 agosto 2011 il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, definiva la programmazione triennale per l'assunzione a tempo indeterminato di personale docente, educativo e ATA per gli anni scolastici compresi nel triennio 2011/2013, sulla base dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno;
il piano triennale di immissioni in ruolo previsto dal predetto decreto interministeriale programmava l'assunzione di 124.000 precari tra personale docente e ATA nell'arco dei tre anni scolastici 2011/12, 2012/13 e 2013/14;
in particolare il piano di assunzioni prevedeva: 30.300 assunzioni di docenti + 36.000 assunzioni di personale ATA nel 2011/12 e 22.000 assunzioni di docenti e 7.000 di personale ATA per ciascun anno 2012/2013 e 2013/14;
il Ministero dell'economia e delle finanze si dichiarò disponibile all'approvazione del piano triennale di assunzioni al solo patto che dette assunzioni non comportassero alcun aggravio di spesa a carico delle finanze pubbliche;
per garantire la necessaria copertura finanziaria, il 4 agosto 2011 l'ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale per le pubbliche amministrazioni) e le principali rappresentanze sindacali siglarono un accordo recante una importante modifica al Contratto collettivo nazionale di lavoro e comparto scuola;
detta modifica, da subito entrata in vigore e ad oggi vigente, prevedeva e prevede l'abolizione del primo gradone stipendiale (0-2 anni) il quale viene fuso al successivo gradone, in modo da creare un nuovo primo gradone (da 0-8 anni); l'abolizione del primo scaglione e, dunque, la rinuncia – assai gravosa – dei lavoratori al primo aumento di stipendio (che è passata dal secondo anno di servizio all'ottavo) ha permesso la copertura finanziaria totale del piano triennale di assunzioni, come richiesta dal Ministero dell'economia e delle finanze;
ad oggi, risulta ottemperato solo il primo scaglione di assunzioni mentre, nonostante l'esistenza dei posti vacanti e la sussistenza della copertura finanziaria, non risulta ancora effettuata l'immissione in ruolo che prevede 22.000 assunzioni per l'anno 2013/14 –:
se e in che modo, di fronte a tale evidenza esposta in premessa, il Ministro interrogato intenda assicurare il rispetto del piano triennale, di cui al decreto interministeriale del 3 agosto 2011, e la conseguente assunzione entro il primo settembre 2013 di 22.000 docenti precari, da anni in attesa di una cattedra o, in caso non venisse rispettato il piano triennale suddetto, se e in che modo il Ministro interrogato intenderà ripristinare lo status quo ante e, in particolare, se e come intende ripristinare il primo gradone stipendiale (0-2 anni), con efficacia retroattiva, visto che risorse risparmiate per garantire il piano triennale di assunzioni, come richiesta dal Ministero dell'economia e delle finanze, non sono state adoperate come accordo tra le parti. (5-00468)
Per garantire la continuità nell'erogazione del servizio scolastico e educativo e per consentire una pianificazione più precisa possibile degli organici della scuola, l'articolo 9, comma 17, del decreto-legge n. 70 del 2011, ha previsto la predisposizione di un piano triennale di assunzioni a tempo indeterminato di personale docente, educativo ed ATA, da effettuarsi negli anni scolastici dal 2011-2012 al 2013-2014.
La citata disposizione ha altresì disposto che il suddetto piano fosse concretamente definito con un decreto adottato dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, e che le assunzioni fossero effettuate, con invarianza di spesa (da assicurare con una specifica sessione negoziale), sulla base dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno, nonché delle relative cessazioni del personale coinvolto e nel rispetto delle misure di razionalizzazione previste dall'articolo 64 del decreto-legge 112 del 25 giugno 2008.
In attuazione di tali previsioni, e dopo la conclusione dell'accordo collettivo di rimodulazione delle posizioni stipendiali ricordata dall'On.le interrogante, volta ad assicurare l'invarianza di spesa dell'intera operazione, è stato adottato il decreto interministeriale del 3 agosto 2011, con il quale è stata definita la programmazione triennale delle assunzioni. In particolare, per l'anno scolastico 2011/2012 è stata prevista l'assunzione di 30.300 unità di personale docente ed educativo e di 36.000 unità di personale ATA. Per ciascuno dei due anni scolastici successivi è stata prevista, sulla base dei pensionamenti stimati nel relativo lasso di tempo, l'assunzione di un contingente massimo di 22.000 unità di personale docente e di 7.000 unità di personale ATA.
Il piano è stato attuato in ciascuno degli anni scolastici ai quali è riferito: nell'anno 2011/2012 le assunzioni corrispondono numericamente a quelle indicate nel piano; nell'anno scolastico 2012/2013 sono stati assunti 21.122 docenti e 5.336 unità di personale ATA, mentre nell'anno 2013/2014 sono stati assunti 11.168 docenti ed è stata richiesta l'autorizzazione all'assunzione per circa 3.700 unità di personale ATA.
Il contingente di assunzioni effettuate è quello autorizzato ai sensi dell'articolo 39, comma 3-bis della legge 27 dicembre 1997, n. 449 e reso possibile dalle cessazioni intervenute nei periodi di riferimento di ciascun anno scolastico, che sono risultate inferiori alle stime effettuate in sede di predisposizione del piano triennale, anche a seguito delle riforme del sistema pensionistico introdotte con l'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (cosiddetta legge Fornero). Per quanto riguarda il contingente di assunzioni di personale ATA, si deve inoltre ricordare che, ai sensi di quanto stabilito dall'articolo 14, comma 13, del decreto-legge n. 95 del 6 luglio 2012 (disposizione abrogata, ai sensi dell'articolo 15 del decreto-legge n. 104 del 12 settembre 2013, a partire dal 1o gennaio 2014) per ciascun anno sono stati accantonati 1.300 posti, non utilizzabili quindi per le nuove assunzioni, per assicurare il transito nei ruoli di tale personale dei docenti dichiarati inidonei alle proprie funzioni per motivi di salute.
Da quanto sin qui esposto emerge come sia stata data esecuzione alla procedura delineata dalla legge, anche se – per le ragioni indicate – il numero di assunzioni non è stato del tutto corrispondente a quello previsto dal piano triennale per le assunzioni. Non è comunque ipotizzabile un ripristino con efficacia retroattiva del primo gradone stipendiale attraverso una decisione unilaterale dell'amministrazione, come ipotizzato dall'On.le interrogante, considerato che la rimodulazione delle posizioni stipendiali è stata definita da una specifica sessione negoziale espressamente contemplata dalla legge per l'individuazione delle risorse destinate a finanziare il suddetto piano triennale.
Concludo ricordando che il descritto meccanismo di programmazione del reclutamento è stato riproposto anche per gli anni 2014/2016 dall'articolo 15, comma 1, del citato decreto-legge n. 104 del 2013, quale strumento per conciliare le esigenze di reclutamento con le misure di contenimento della spesa pubblica e assicurare così la migliore efficienza del sistema scolastico.
EUROVOC :assunzione
insegnante
contratto collettivo