ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00449

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 41 del 26/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: GARAVINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 26/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 26/06/2013
Stato iter:
28/07/2017
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/06/2013

RITIRATO IL 28/07/2017

CONCLUSO IL 28/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00449
presentato da
GARAVINI Laura
testo di
Mercoledì 26 giugno 2013, seduta n. 41

   GARAVINI e VERINI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   il monitoraggio in tema di misure di prevenzione personali e patrimoniali di contrasto alla criminalità organizzata di tipo mafioso emesse ex legge n. 646 del 1982 (strettamente connesso a quello dei beni sequestrati e confiscati) è iniziato nel 1983, in osservanza ad una circolare del direttore generale degli affari penali, con cadenza semestrale e fa parte del piano statistico nazionale;
   nel 1997 è iniziato un monitoraggio in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati o confiscati, grazie alle previsioni di cui alla legge n. 109 del 1996 in base alla quale viene attuato un monitoraggio permanente di tali beni;
   la raccolta dei dati relativi ai beni sequestrati e confiscati, allo stato del procedimento per il sequestro e la confisca dei beni, alla consistenza, destinazione ed utilizzazione dei beni è disciplinata dal regolamento del Ministero della giustizia emanato in data 24 febbraio 1997;
   in ottemperanza all'articolo 7 del predetto decreto ministeriale del 24 febbraio 1997 n. 73 il Ministero della giustizia trasmette, con cadenza semestrale, i dati necessari per la predisposizione della Relazione finale che la Presidenza del Consiglio dei ministri è tenuta a fornire al Parlamento. In tale relazione sono rappresentate le tabelle inerenti le misure patrimoniali relative sia al procedimento di prevenzione (dal suo inizio alla sua definizione) sia alle fasi inerenti la gestione dei beni (fino alla loro definitiva assegnazione);
   il nuovo sistema informativo «SIPPI» (sistema informativo prefetture e procure dell'Italia meridionale) che consente di attuare un monitoraggio in forma interamente automatizzata in tutto il territorio nazionale, è finalizzato alla creazione di una banca dati centralizzata per la gestione di tutte le informazioni relative ai beni «sequestrati e confiscati» alle organizzazioni criminali;
   pur avendo introdotto negli ultimi anni innovazioni importanti circa il sistema di rilevamento dei dati e il relativo monitoraggio, il predetto sistema di rilevazione e conseguentemente le tabelle riepilogative dei dati non contemplano informazioni e «voci» relativamente al numero di lavoratori coinvolti nelle aziende sequestrate e confiscate;
   anche da quanto emerge dall'ultima Relazione al Parlamento sui beni sequestrati e confiscati, aggiornata al 31 marzo 2013, si rappresenta il numero totale dei procedimenti (6.456 presenti in banca dati, di cui quasi l'ottanta per cento, emessi nelle regioni del sud), secondo la classificazione in beni mobili, immobili, beni finanziari, aziende, beni destinati allo Stato, beni immobili destinati ai comuni o a scopi sociali) manca uno specifico rilevamento circa i lavoratori interessati, in conseguenza dell'emanazione delle misure di prevenzione a carattere patrimoniale;
   mancano stime ufficiali sulla proiezione dei dati circa le aziende sequestrate e confiscate, relativamente alla chiusura e al fallimento delle medesime e in termini di perdita di posti di lavoro. Pur in assenza di uno specifico rilevamento circa il numero dei lavoratori coinvolti, non è azzardato ipotizzare che il fenomeno riguardi, in ambito nazionale, decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici appartenenti a tutti i settori produttivi, nessuno esente dalle infiltrazioni del crimine organizzato – lavoratori licenziati o in cassa integrazione, in conseguenza di chiusura o fallimento delle attività produttive oggetto di misura patrimoniale –:
   se non ritenga il Ministro interrogato di dover intervenire per implementare il sistema di monitoraggio di cui in premessa, prevedendo meccanismi di rilevazione statistica e monitoraggio, anche in ordine al numero e ai profili professionali dei lavoratori coinvolti, avvalendosi dei contributi delle altre amministrazioni competenti in materia, avendo riguardo anche ai dati concernenti la perdita dei posti di lavoro o l'accesso agli ammortizzatori sociali, in conseguenza all'emanazione di misure patrimoniali di sequestro e confisca delle relative aziende, anche al fine di integrare la Relazione del Governo al Parlamento sui beni sequestrati e confiscati, ai sensi dell'articolo 3, comma 2 della legge n. 109 del 1996. (5-00449)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 1996 0109

EUROVOC :

soppressione di posti di lavoro

fallimento

sequestro di beni

confisca di beni

relazione

criminalita' organizzata