ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00448

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 41 del 26/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: ROCCHI MARIA GRAZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 26/06/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00448
presentato da
ROCCHI Maria Grazia
testo di
Mercoledì 26 giugno 2013, seduta n. 41

   ROCCHI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi anni il sistema del welfare pubblico ha subito tagli che hanno determinato il ridimensionamento di prestazioni e servizi sociali essenziali;
   la spesa sociale rappresenta non soltanto una spesa da tagliare ma anche un importante investimento per un futuro migliore e socialmente inclusivo;
   la Costituzione agli articoli 2 e 3 garantisce i diritti sociali e si impegna a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese;
   con un recente pronunciamento la Corte della Cassazione (sezione lavoro, sentenza n. 7320 del 22 marzo 2013) è intervenuta nuovamente sulla questione affermando che i limiti di reddito da applicare ai fini della concessione della pensione di invalidità civile sono da considerare come la somma del reddito individuale con quello del coniuge se presente;
   gli interventi della Corte di Cassazione in materia sono stati numerosi e contraddittori, poiché trovano il loro fondamento in una normativa disordinata e confusa;
   tali interventi, benché non pronunciati a sezioni unite, rappresentano solo un orientamento giurisprudenziale che può essere motivatamente superato da altre sentenze e pertanto vanno letti con grande prudenza in quanto mettono a rischio le pensioni di oltre 850.000 persone;
   già alla fine del 2012 l'INPS ha emanato una circolare che prevedeva il computo del reddito coniugale – e non più individuale – ai fini della concessione della pensione;
   la circolare, in seguito alle reazioni di protesta di associazioni e sindacati, è stata ritirata dall'INPS in attesa di un'istruttoria fra il dicastero e l'istituto stesso al fine di chiarire la questione;
   tale circolare, qualora applicata, avrebbe avuto l'immediata conseguenza che gli invalidi totali titolari assieme al coniuge di un reddito lordo annuo superiore ai 16.127 di euro avrebbero perso il diritto alla pensione (circa 275,87 euro al mese);
   il pronunciamento della Corte di Cassazione di cui sopra, non essendo legge, non incide immediatamente sulle prestazione dei cittadini invalidi civili tuttavia potrebbe condizionare il confronto tra INPS e Ministero del lavoro e delle politiche sociali attualmente in corso proprio su questo tema –:
   a che livello sia il confronto tra l'INPS e il Ministro interrogato e se il Governo non ritenga necessario assumere un'iniziativa urgente che stabilisca che il limite reddituale per ottenere la previdenza economica legata all'invalidità civile sia riferito solo ed esclusivamente al reddito individuale. (5-00448)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ( INPS )

EUROVOC :

assicurazione per invalidita'

costo sociale

partecipazione dei lavoratori

pensionato

diritti sociali