ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00433

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 40 del 25/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: RUBINATO SIMONETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 25/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 25/06/2013
Stato iter:
16/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/10/2013
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 16/10/2013
Resoconto DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/06/2013

DISCUSSIONE IL 16/10/2013

SVOLTO IL 16/10/2013

CONCLUSO IL 16/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00433
presentato da
RUBINATO Simonetta
testo di
Martedì 25 giugno 2013, seduta n. 40

   RUBINATO e DAL MORO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   nei giorni scorsi il fondatore del consorzio Cospalat del Friuli Venezia Giulia Renato Zampa, è stato arrestato con l'accusa di aver pilotato le analisi sulla qualità del latte conferito dai soci del consorzio, di aver distrutto quelle non conformi e di aver commercializzato il prodotto nonostante fosse contaminato dall'aflatossina M1, un fungo che si sviluppa nel mais, molto pericoloso per la salute perché cancerogeno per il fegato e con effetti negativi sulla crescita dei bambini;
   in particolare secondo quanto è stato accertato dai Nas dei carabinieri di Udine gli illeciti consistono nell'aver consegnato ai caseifici, molti dei quali in Veneto e Friuli, latte per produrre formaggio Montasio, che in realtà non proveniva da allevamenti selezionati e viaggiava con certificazioni e bolle false;
   le analisi sul latte sarebbero state falsificate con il ricorso a un laboratorio compiacente, che allungava il latte contaminato con altro latte proveniente peraltro da stalle non certificate;
   le perquisizioni hanno riguardato 86 aziende e caseifici delle province di Udine, Pordenone, Gorizia, Treviso, Padova, Vicenza, Arezzo, Perugia, Napoli, Bari e Brindisi, in tutto gli indagati sono 24, di cui 17 allevatori tutti soci della Cospalat;
   gli arresti hanno decapitato il consorzio Cospalat nato quindici anni dai produttori che si battevano contro il sistema delle quote latte;
   il decreto di temporanea sospensione del riconoscimento quale centro di raccolta del Cospalat Friuli Venezia Giulia, bloccherà i camion del consorzio e i produttori rischiano di dover buttare via tutto il latte, anche quello in regola;
   il presidente della Coldiretti del Friuli, Dario Ermacora, è stato durissimo contro chi attenta sistematicamente alla salute dei consumatori danneggiando l'immagine del made in Italy, augurandosi che in questa vicenda non siano i produttori seri a pagare il costo di questo ennesimo scandalo;
   la situazione non aiuta i consumatori generando allarme circa la pericolosità del latte nazionale e dei suoi derivati, finendo per penalizzare chi ha sempre puntato, per essere competitivo, sulla qualità e sul rispetto delle norme –:
   quali iniziative urgenti il Ministro intenda adottare, per quanto di competenza, in merito alla questione esposta in premessa, al fine di rassicurare la popolazione italiana e i produttori onesti circa la repressione e la prevenzione delle frodi tossiche sul latte, tale da scongiurare la presenza delle aflatossine nei limiti stabiliti dalla legislazione italiana. (5-00433)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 16 ottobre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-00433

  L'interrogazione in titolo riguarda le frodi commesse nel settore lattiero-caseario.
  Il compito di prevenire e reprimere gli illeciti nel comparto agroalimentare è principalmente svolto dal Ministero che rappresento attraverso l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, che destina una parte considerevole delle dotazioni economiche e strumentali proprio al settore lattiero-caseario ed opera in sinergia con gli altri organi di controllo, a seconda delle rispettive specificità e competenze.
  È costante, infatti, la collaborazione con il Corpo forestale dello Stato, con il Comando Carabinieri politiche agricole, i NAS, i Nuclei di polizia tributaria della Guardia di finanza, la Polizia di Stato, ma anche con l'Agenzia delle dogane e le Capitanerie di porto per effettuare i controlli sulle importazioni dei prodotti provenienti dai Paesi terzi e contrastare l'introduzione di falsi alimenti Made in Italy proprio nel territorio nazionale.
  I controlli vengono effettuati in tutte le fasi della produzione agroalimentare e della commercializzazione. In particolare, per il settore lattiero-caseario, gli accertamenti riguardano la rintracciabilità del latte alimentare; il rispetto delle disposizioni vigenti sui trattamenti ammessi per il latte alimentare; le caratteristiche merceologiche delle materie prime, dei semilavorati destinati all'industria casearia nazionale e dei prodotti finiti; l'etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti, anche con riferimento all'eventuale indicazione dell'origine geografica, nonché la rispondenza alla normativa vigente dei prodotti d'importazione.
  Grazie alla rete sinergica tra gli organi di controllo è possibile realizzare con continuità sia l'attività preventiva che quella repressiva come nell'esempio citato dagli interroganti.
  Le truffe, tuttavia, appaiono in forme sempre più complesse e nuove a causa dell'evolversi di vere e proprie organizzazioni illecite. Pertanto, presso il predetto Ispettorato è stato costituito ed è operativo l'Osservatorio permanente antifrode, che ha il compito di fornire indicazioni per l'individuazione di quei fattori che aumentano il rischio di nuove forme di illecito nei vari comparti merceologici.
  Si tratta di informazioni che, consentendo di supportare la pianificazione delle ispezioni e l'analisi del rischio nei principali settori agro-alimentari, fra cui quello lattiero-caseario, concorrono al potenziamento e all'ottimizzare dell'attività di controllo.
  Voglio, in proposito, segnalare che il Ministro De Girolamo ha espressamente prefissato, tra le priorità delle linee programmatiche del suo mandato, l'obiettivo di una efficace intensificazione delle attività ispettive ed ha intrapreso, sin dall'inizio del suo incarico, precise azioni in tal senso, non solo in ambito nazionale, ma anche internazionale, per potenziare, nell'ambito degli accordi e delle trattative con gli altri Paesi, le intese e le azioni congiunte per una pressante lotta, a livello globale, contro la pirateria agroalimentare e le pratiche di concorrenza sleale che danneggiano gravemente sia i consumatori che i produttori onesti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Friuli-Venezia Giulia

frode

lotta contro la criminalita'

produzione di latte

consumatore

denominazione di origine

sanita' pubblica