ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00405

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 37 del 20/06/2013
Abbinamenti
Atto 5/00383 abbinato in data 02/08/2013
Firmatari
Primo firmatario: TARICCO MINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 20/06/2013
FIORONI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 20/06/2013
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 20/06/2013
BOBBA LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 20/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 20/06/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 23/07/2013
Stato iter:
02/08/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/08/2013
Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 02/08/2013
Resoconto TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/06/2013

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 23/07/2013

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/08/2013

DISCUSSIONE IL 02/08/2013

SVOLTO IL 02/08/2013

CONCLUSO IL 02/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00405
presentato da
TARICCO Mino
testo di
Giovedì 20 giugno 2013, seduta n. 37

   TARICCO, RUBINATO, FIORONI, ZANIN e BOBBA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   per quanto riguarda l'istruzione «la Repubblica individua come obiettivo prioritario l'espansione dell'offerta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall'infanzia lungo tutto l'arco della vita» (legge 10 marzo 2000 n. 62 «Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio»);
   all'obiettivo dell'espansione dell'offerta formativa concorre in maniera massiccia il sistema della scuola paritaria, attraverso un sistema virtuoso di sinergia tra risorse pubbliche e private;
   le scuole paritarie in Italia svolgono un servizio alle famiglie e ai deboli, accogliendo e formando bambini e ragazzi di ogni età scolare e di ogni estrazione sociale;
   in particolare, il servizio fornito dalle scuole materne paritarie ricopre il 45 per cento della richiesta nazionale, ospitando circa 660 mila bambini su 1,7 milioni di aventi diritto, arrivando a coprire in alcune regioni oltre il 50 per cento dell'offerta ed in Veneto addirittura il 68 per cento del servizio della scuola dell'infanzia;
   un «posto bambino» alla scuola dell'infanzia statale «costa» alla collettività 6.500 euro l'anno, mentre il contributo collettivo concesso alla scuola materna paritaria è mediamente di 425 euro, con evidente vantaggio economico per lo Stato a parità di servizio offerto alla popolazione;
   per detto servizio lo Stato si è impegnato a stanziare per le scuole paritarie di ogni ordine una cifra che oscilla dai 500 ai 540 milioni di euro annui;
   nei capitoli 1299 e 1477 dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca risultano iscritti, per l'anno 2013, in favore delle istituzioni scolastiche non statali, rispettivamente, 223.000.000 e 278.921.992 euro;
   lo Stato trasferisce alle regioni le somme per il sostegno alle scuole paritarie con ritardo ormai inaccettabile di 6-8 mesi; a tale ritardo si aggiunge, come nel caso del Piemonte e di altre regioni, quello relativo al contributo regionale del 2012 che è stato stanziato ad agosto dello scorso anno e non ancora erogato;
   l'attuale situazione di difficoltà rischia di causare la chiusura di numerosi istituti con conseguenti, gravissime ricadute sull'occupazione del personale, ma soprattutto sui bambini e sulle famiglie, oltre che per le altre scuole (in primis scuole statali) incapaci di assorbire un eventuale aumento del flusso dei bambini;
   se dovesse essere messa in discussione l'erogazione dei previsti contributi al sistema della scuola paritaria, ciò potrebbe pregiudicare la sopravvivenza stessa del sistema, con il fondato rischio di un pesante aggravio delle risorse finanziarie a carico dello Stato e delle regioni per garantire il servizio formativo dell'infanzia –:
   a quanto ammontino le risorse effettivamente disponibili nel bilancio dello Stato, anche in considerazione delle disposizioni di cui all'articolo 2, comma 1, del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, che prevedono l'accantonamento di una quota di alcuni trasferimenti erariali in favore delle regioni in attesa che le stesse provvedano alla riduzione dei costi della politica, e quali iniziative il Governo intenda intraprendere per accelerare il saldo dei contributi degli anni precedenti e garantire l'effettivo trasferimento del complesso delle risorse allo scopo stanziate nel bilancio dello Stato per l'anno 2013.
(5-00405)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 2 agosto 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-00405

  Si risponde congiuntamente alle interrogazioni degli onorevoli Centemero e Taricco, entrambe riguardanti l'erogazione dei contributi destinati al sostegno alle scuole paritarie per l'esercizio finanziario 2013.
  Le risorse ammontano a:
   275.928.588 sul capitolo 1477;
   223.000.000 sul capitolo 1299, di cui risultano accantonati 80 milioni e 280 mila euro (e non 160 milioni).

  Per quanto riguarda i fondi del capitolo n. 1477, il Ministero ne ha disposto la ripartizione con il decreto n. 3 del 12 marzo 2013, assegnandone la gestione agli Uffici scolastici regionali.
  Al riguardo si segnala che fino allo scorso anno i contributi venivano erogati utilizzando le contabilità speciali funzionanti presso gli uffici scolastici territoriali, procedura che consentiva l'accreditamento diretto delle somme alle scuole in quanto il controllo delle ragionerie provinciali dello Stato avveniva in via successiva.
  Dal 1o gennaio 2013, ai sensi dell'articolo 7, comma 39, del decreto legge n. 95 del 2012, le contabilità speciali non possono più essere alimentate e perciò tutti i pagamenti sono effettuati attraverso SICOGE, il sistema informativo della Ragioneria generale dello Stato per i pagamenti dell'amministrazione.
  Questa modalità di pagamento prevede il controllo preventivo da parte delle Ragionerie dello Stato. Tale circostanza, unitamente al fatto che nel SICOGE non erano presenti i dati delle scuole paritarie, ha comportato qualche ritardo nell'erogazione dei fondi.
  Al momento risulta comunque che alcuni Uffici scolastici regionali hanno già completato l'assegnazione delle somme alle scuole.
  Riguardo ai fondi del capitolo 1299, la ripartizione avviene mediante un decreto interministeriale adottato di concerto con i Ministri per gli affari regionali e per l'economia e le finanze, sentita la Conferenza Stato-Regioni.
  Come già accennato, sulle risorse presenti nel suddetto capitolo è stato effettuato un accantonamento di circa 80 milioni di euro ai sensi dell'articolo 2 del decreto legge n. 174 del 2012, che sanziona in questo modo le regioni che non hanno operato le previste riduzioni dei costi della politica nel termine stabilito dalla legge statale.
  Come fatto presente in più occasioni, anche da parte dello stesso Ministro Carrozza, è in corso un approfondimento sulla specifica natura dei finanziamenti in esame: essi sono qualificati in bilancio come trasferimenti alle regioni ma vengono direttamente erogati dallo Stato alle istituzioni scolastiche su delega delle regioni stesse.
  È dunque ipotizzabile che gli stessi non debbano essere considerati veri e propri trasferimenti alle regioni e quindi non siano soggetti al meccanismo di salvaguardia previsto dal citato decreto legge.
  Sul punto è in corso dallo scorso maggio un confronto con il Ministero dell'economia e delle finanze che, si auspica, giungerà presto a una soluzione condivisa. Una volta ultimato questo passaggio e ricevuto il concerto sul testo del provvedimento, lo stesso potrà essere trasmesso alla Conferenza Stato – Regioni per l'ultimazione dell’iter.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2012 0174

EUROVOC :

istruzione privata

aiuto regionale