ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00400

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 37 del 20/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: GINEFRA DARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 20/06/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00400
presentato da
GINEFRA Dario
testo di
Giovedì 20 giugno 2013, seduta n. 37

   GINEFRA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   la prassi dell'Agenzia delle entrate (esempio risoluzione 62/E del 1999) risulta favorevole alle imprese di promozione turistica e ai «tour operator», prevedendo che gli stessi possono ottenere i rimborsi dell'IVA sui servizi acquistati in Italia ai sensi dell'articolo 38-bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972; non ci sono state variazioni alla norma;
   recentemente l'Agenzia delle entrate ha affermato di aver mutato orientamento – sebbene la risoluzione 62/E del 1999 non sia mai stata revocata – sostenendo che i tour operator extracomunitari, non avrebbero diritto a detrarre l'IVA, ed ha emesso avvisi di accertamento per la richiesta della restituzione dei rimborsi già erogati oltre a interessi e sanzioni;
   i tour operator hanno depositato istanza di annullamento in autotutela degli avvisi di accertamento ai sensi dell'articolo 2-quater del decreto-legge 30 settembre 94, n. 564, e intrapreso contenziosi fiscali. Le prime sentenze sono già state depositate e risultano tutte favorevoli ai tour operator. L'Agenzia delle entrate ha emesso provvedimenti di annullamento parziale degli accertamenti, in cui ha espressamente riconosciuto il legittimo affidamento ingenerato dai comportamenti della stessa amministrazione, ma ha annullato le sole sanzioni e non anche l'imposta e gli interessi;
   la corte di giustizia europea – le cui sentenze hanno diretta efficacia negli ordinamenti dei singoli Stati – impone alle autorità tributarie nazionali di rispettare il principio della tutela del legittimo affidamento annullando integralmente gli accertamenti, anche con riferimento alle imposte (sentenza 14 settembre 2006, cause riunite da C-181/04 a C-183/04);
   la direzione regionale competente ha inoltrato un quesito alla direzione centrale dell'Agenzia delle entrate, chiedendo se il riconosciuto legittimo affidamento implichi l'annullamento integrale degli accertamenti (come stabilito dalla Corte di giustizia) o solo quello delle sanzioni già eseguito. La direzione centrale dell'Agenzia delle entrate – trascorsi diversi mesi – ad oggi non ha ancora risposto, sebbene abbia già riconosciuto in diverse occasioni che le sentenze della Corte di giustizia hanno diretta efficacia negli ordinamenti degli Stati membri;
   abrogare retroattivamente norme, disposizioni e interpretazioni, ledendo il tutelato principio del legittimo affidamento (riconosciuto nel caso di specie dalla stessa Agenzia delle entrate) è un'azione non condivisibile e fuori da ogni comportamento di Paese civile –:
   se vi sia la possibilità di dare una risposta interpretativa delle norme, nel rispetto di quanto già deciso dalla Corte di giustizia europea, e contemporaneamente, farle rispettare dagli uffici tributari al fine di favorire gli arrivi dei turisti stranieri nel nostro Paese, provenienti dagli Stati Uniti e dai Paesi emergenti, evitando al contempo un inutile e sfavorevole contenzioso all'amministrazione finanziaria. (5-00400)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Corte di giustizia delle Comunita' europee

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