ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00371

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 34 del 17/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: FRAGOMELI GIAN MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2013
GUERINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/06/2013
Stato iter:
06/08/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/08/2013
Resoconto DELL'ARINGA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 06/08/2013
Resoconto FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/06/2013

SOLLECITO IL 10/07/2013

DISCUSSIONE IL 06/08/2013

SVOLTO IL 06/08/2013

CONCLUSO IL 06/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00371
presentato da
FRAGOMELI Gian Mario
testo di
Lunedì 17 giugno 2013, seduta n. 34

   FRAGOMELI, TENTORI e GIUSEPPE GUERINI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   sulla stampa locale è apparsa la notizia che circa 300 persone in provincia di Lecco continuavano a percepire indebitamente la pensione dei propri parenti nonostante questi fossero defunti da tempo. Situazioni analoghe sono emerse negli ultimi mesi anche in altre zone d'Italia;
   grazie all'intervento dei finanzieri del comando provinciale di Lecco, che hanno controllato oltre 10 mila posizioni pensionistiche, è emerso che numerose persone decedute per l'anagrafe comunale risultassero per l'INPS ancora vive. È stata disposta l'immediata sospensione delle prestazioni pensionistiche non dovute, consentendo il rientro nelle casse dello Stato di oltre 100 mila euro;
   secondo il direttore dell'INPS di Lecco si tratta di alcune anomalie emerse grazie ad un controllo aggiuntivo operato dalla guardia di finanza e nello specifico si tratterebbe nella maggior parte dei casi, di una rata percepita indebitamente dagli eredi, quasi mai per dolo, ma per la comunicazione del decesso recepita anche di pochi giorni in ritardo che ne ha permesso così l'accredito. All'INPS di Lecco risultano solo cinquanta denunce e in tutti gli altri casi si è proceduto al recupero dei soldi o in via amministrativa o legale;
   l'articolo 20 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 6 agosto 2008, al comma 12 recita: Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto l'Istituto nazionale della previdenza sociale mette a disposizione dei Comuni modalità telematiche di trasmissione per le comunicazioni relative ai decessi e alle variazioni di stato civile da effettuarsi obbligatoriamente entro due giorni dalla data dell'evento;
   i comuni sono obbligati ad effettuare tale comunicazione, con rischi di sanzioni pecuniarie e hanno 30 giorni di tempo per adempiere a tali obblighi di legge –:
   se i decessi in questione siano antecedenti al 2008, anno di entrata in vigore delle procedure di comunicazioni telematiche per quanto riguarda decessi e variazioni di stato civile, o se invece siano più recenti e quindi imputabili a malfunzionamenti del sistema o ad omessi controlli;
   se non reputi doveroso accertare il profilo di responsabilità e criticità attribuibile ai singoli enti interessati dagli adempimenti sopraccitati;
   in che misura il problema suesposto sia diffuso su tutto il territorio nazionale, in particolare nella provincia di Lecco e Bergamo. (5-00371)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 6 agosto 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-00371

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Fragomeli – inerente a presunte anomalie verificatesi nella erogazione dei trattamenti pensionistici nella provincia di Lecco – passo ad illustrare gli elementi informativi forniti dall'INPS nonché quelli acquisiti presso il competente ufficio territoriale del Ministero che rappresento.
  Preliminarmente, è opportuno ricordare che l'intero processo di trasmissione, acquisizione/modifica dei dati relativi alla regolarità nella erogazione delle prestazioni, nonché di verifica degli stessi, si sviluppa in conformità alle disposizioni normative che lo regolano e, in particolare, all'articolo 20, commi 12 e 13, della legge n. 133/2008.
  Tale disposizione stabilisce che le comunicazioni relative ai decessi e alle variazioni di stato civile debbano effettuarsi obbligatoriamente entro due giorni dalla data dell'evento e che – in caso di ritardo nella trasmissione delle stesse – il responsabile dell'Ufficio Anagrafe del Comune, ove ne derivi pregiudizio, debba rispondere, a titolo di danno erariale, con una sanzione il cui importo varia da 100 a 300 euro.
  Conseguentemente, in attuazione della predetta disposizione, l'INPS ha individuato e messo in pratica apposite procedure telematiche per l'acquisizione dei dati relativi ai decessi e ad altre variazioni anagrafiche relative ai soggetti percettori di prestazioni.
  In particolare, a decorrere dal 2003, si sono rese disponibili le prime funzionalità del portale Inps – accessibile attraverso un Pin assegnato ad personam – previa richiesta da parte del Comune interessato. Successivamente, a decorrere dal 2007, con l'avvento del sistema INA-SAIA (Indice Nazionale delle Anagrafi – Sistema di Accesso e Interscambio Anagrafico) del Ministero dell'interno, il portale INPS è stato trasformato in un «canale alternativo» in conformità a quanto disciplinato dalla circolare congiunta Ministero dell'interno – Inps del 15 febbraio 2010.
  Tanto premesso, con riferimento all'operazione effettuata dalla Guardia di Finanza, in sinergia con l'INPS, nella provincia di Lecco, l'Istituto ha preliminarmente precisato che la stessa si colloca nell'ambito di un sistema di controllo integrato e finalizzato a ridurre il rischio di frode, a garanzia della legalità nell'erogazione delle prestazioni.
  Nello specifico, gli accertamenti hanno individuato un solo caso – non rilevato dall'Istituto – di percezione indebita dei ratei successivamente al decesso. Per gli altri casi, invece, l'INPS aveva già provveduto agli adempimenti amministrativi relativi alla eliminazione delle prestazioni in godimento e – in caso di pagamenti indebitamente effettuati post mortem – di aver avviato le azioni di recupero degli indebiti.
  Da ultimo, riguardo poi al periodo in cui i decessi in questione si sono verificati, la Direzione Territoriale del lavoro di Lecco del Ministero che rappresento ha reso noto che – salvo poche eccezioni – la maggior parte di essi si riferisce al periodo antecedente al 2008, quindi prima dell'entrata in vigore delle nuove procedure telematiche di comunicazione dei decessi e delle variazioni di stato civile.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

LECCO,LECCO - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

frode

pensionato

morte