ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00370

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 34 del 17/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BIONDELLI FRANCA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2013
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2013
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2013
MATTIELLO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2013


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/06/2013
Stato iter:
03/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/07/2013
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 03/07/2013
Resoconto FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/06/2013

DISCUSSIONE IL 03/07/2013

SVOLTO IL 03/07/2013

CONCLUSO IL 03/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00370
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo di
Lunedì 17 giugno 2013, seduta n. 34

   FREGOLENT, BIONDELLI, BOCCUZZI, DAMIANO e MATTIELLO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il gruppo Selmat è un'azienda piemontese che realizza componenti e sistemi in materiale plastico per l'allestimento interno ed esterno di autovetture e veicoli industriali;
   il gruppo Selmat è costituito dalle società Selmat Automotive, Selmat Veicoli Speciali, Martinplast e Hcm Stampi. I dipendenti sono circa 700, in quattro siti produttivi in Piemonte: oltre ad Airasca, Sant'Antonino di Susa (Torino), San Martino Alfieri (Asti) e Dronero (Cuneo). A questi se ne aggiunge uno recente in Polonia. Il gruppo ha inoltre acquisito la top plastic, azienda che impiega circa 200 persone nel sito produttivo di Beinasco e controlla le società Top plastic Poland, la Top Plastic Ve in Turchia e la italiana Radicar;
   il gruppo Selmat è uno storico fornitore della Fiat; in particolare è attualmente fornitore unico per la Fiat su alcuni componenti, come gli interni in plastica dei veicoli;
   tra Selmat e Fiat è in corso da alcuni mesi un duro contenzioso che ha anche aperto un fronte giudiziario con la presentazione incrociata di due esposti. La Fiat ha sostanzialmente addebitato lo stop di alcuni suoi stabilimenti alla mancata fornitura di componenti plastici da parte del gruppo piemontese. Selmat, per voce dell'amministratore delegato del gruppo, Enzo Maccherrone, ha replicato che lo stop agli stabilimenti Fiat sarebbe stato causato «da altre cause, indipendenti dalle forniture»;
   a fine aprile 2013 Selmat ha comunicato ai sindacati la messa in cassa integrazione per una settimana di circa 80 dipendenti della fabbrica di Airasca, giustificandola con la mancanza di commesse da parte di Fiat;
   nel mese di maggio 2013 alcuni stabilimenti del gruppo automobilistico Fiat, sono stati fermati, secondo fonti ufficiali della stessa azienda, a causa della mancanza delle forniture del gruppo Selmat: nello specifico l'impianto di officine Maserati di Grugliasco (anche se Selmat ha risposto che la causa era da attribuirsi alla mancanza di motori forniti dalla Fiat stessa), lo stabilimento di Fiat Automobiles in Serbia, e quello di Madrid;
   tale situazione sta creando gravi preoccupazioni tra i lavoratori, le associazioni sindacali e le istituzioni locali per le ripercussioni che sta causando e potrà causare sui livelli occupazionali e produttivi delle due aziende;
   il contenzioso che si è aperto tra Fiat e Selmat sulla definizione dei costi delle forniture a Fiat non può danneggiare i lavoratori;
   la vicenda Selmat è emblematica in quanto la crisi dell'indotto sta provocando situazioni paradossali con aziende che avrebbero lavoro ma non hanno liquidità. E questo è colpa dei grandi gruppi che hanno imposto le loro regole sulla fornitura scaricando sulle aziende piccole tutti i problemi;
   le forze sociali, politiche e sindacali territoriali hanno già chiesto alla regione Piemonte e provincia di Torino di convocare un tavolo di confronto tra l'amministratore delegato del gruppo Selmat, i dirigenti del gruppo Fiat e le organizzazioni sindacali, in modo tale da trovare soluzioni che salvaguardino prioritariamente i posti di lavoro del Gruppo Selmat –:
   se i ministri interrogati, anche alla luce della difficile situazione economica ed occupazionale nazionale, non intendano attivarsi per ricercare soluzioni efficaci atte a risolvere il contenzioso tra gruppo Fiat e gruppo Selmat, al fine di tutelare i livelli occupazionali interessati;
   se i ministri non ritengano quindi necessario convocare in tempi brevi il tavolo istituzionale di concertazione, richiamato in premessa e già richiesto dalle componenti sociali, politiche e sindacali territoriali. (5-00370)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 luglio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00370

  In riferimento all'atto di sindacato ispettivo si rappresenta quanto segue.
  Nell'industria dell'auto i processi di globalizzazione dei mercati e di frammentazione internazionale stanno riconfigurando la geografia economica del settore. I principali motivi, oramai noti, di questa trasformazione sono stati la progressiva saturazione dei mercati dei Paesi avanzati, l'accelerazione del progresso tecnologico e lo sviluppo di nuovi mercati nelle aree emergenti del mondo.
  Come per le altre grandi case automobilistiche mondiali, tali cause hanno rappresentato anche per il Gruppo Fiat fattori di cambiamento ineludibili. Tali cambiamenti hanno riguardato l'organizzazione complessiva della filiera e scelte di localizzazione di produzione auto anche all'estero.
  Per il Gruppo Fiat è rimasto per lo più immutata la centralità della città di Torino e del suo hinterland come luogo privilegiato dello svolgimento della propria attività, anche per la presenza di altre imprese e di altri attori specializzati nelle stesse attività. In questo nuovo quadro economico, lo scambio di informazioni e conoscenze tra la casa auto e i suoi fornitori, nonché l'interazione con l'imprese della filiera, dovrebbero svolgere un ruolo più rilevante che nel passato, come elemento cruciale di competitività.
  Da quanto ci viene rappresentato nell'interrogazione in questione, invece, sembra essersi innescata una conflittualità, peraltro già sorta nel passato, tra il Gruppo Fiat e la Selmat, gruppo industriale che rifornisce al costruttore torinese componenti in plastica per gli interni di auto e mezzi industriali.
  Attualmente, di tale vertenza si sono interessati gli enti locali (regione e provincia), anche se la conflittualità tra i due, che ha avuto il suo apice a fine aprile quando la società Selmat ha comunicato la messa in cassa integrazione per una settimana di circa 80 dipendenti, non deve ricadere sui lavoratori, né deve costituire una ulteriore fragilità sul sistema dell'indotto, a causa di scelte produttive della Fiat, né in egual modo, giustificazioni a esuberi o tagli di personale.
  Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha comunicato che:
   con decreto del 23 dicembre 2010 è stata autorizzata la corresponsione del trattamento di integrazione salariale in favore dei dipendenti della società SELMAT AUTOMOTIVE S.p.a appartenente al Gruppo Selmat, con sede in Torino ed Unità in Sant'Antonino di Susa (TO) per i quali è stato stipulato in data 16 giugno 2010 un contratto di solidarietà per un numero massimo di 44 unità su un organico complessivo di n. 188 unità;
   con decreto del 9 novembre 2011, è stata autorizzata la corresponsione del trattamento di integrazione salariale in favore dei lavoratori dipendenti della già citata società SELMAT AUTOMATIVE Spa, per i quali è stato stipulato in data 20 giugno 2011 un contratto di solidarietà per un numero massimo di 41 unità su un organico complessivo di 187 unità;
   per la società TOP PLASTIC RADICAR Srl, con sede in Leini (TO) appartenente sempre al Gruppo Selmat, è stato approvato il programma di cassa integrazione guadagni straordinaria finalizzato alla cessazione di attività, relativamente al periodo dal 14 gennaio 2013 al 13 gennaio 2014 per un massimo di 48 unità lavorative.
  Al fine, di approfondire la vertenza, pertanto il Ministero dello sviluppo economico, di concerto con le parti sociali, convocherà a breve un incontro, allo scopo di evitare il nascere di altri problemi al sistema produttivo ed occupazionale nazionale, già duramente colpito dalla recessione.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

FIAT

GEO-POLITICO:

TORINO,TORINO - Prov,PIEMONTE

EUROVOC :

industria automobilistica

conservazione del posto di lavoro

stabilimento

cassa integrazione

veicolo industriale